Gli Atlanta Hawks si sono presentati stanotte a Chicago, nella tana della squadra con il miglior record della Lega, con una striscia di 15 sconfitte consecutive al secondo turno di play-off. Nonostante questo, si sono imposti con il punteggio di 103-95 ed ora si trovano in vantaggio 1-0 nella serie.
Non solo. La prima brutta notizia era arrivata subito prima della palla a due, dato che il playmaker titolare Kirk Hinrich non è riuscito a recuperare dall’infortunio e quindi ha guardato la partita in borghese, seduto accanto ai suoi compagni.
Il coach Larry Drew ha deciso così di inserire nel quintetto titolare Jeff Teague, alla seconda stagione nella NBA.
I suoi compiti? Gestire i ritmi della squadra in attacco e, soprattutto, limitare il futuro MVP Derrick Rose in difesa: entrambi i compiti verranno svolti con autorità dal ragazzo.
Nel primo quarto l’allenatore dei Bulls (e fresco allenatore dell’anno) Tom Thibodeau è costretto a chiamare il primo time-out dopo appena 3 minuti, dato che i suoi ragazzi entrano in campo freddi e vanno subito sotto per 9 a 0.
I padroni di casa sbagliano i primi 9 tiri tentati, fino a che Deng non rompe il digiuno con un’entrata di potenza in area. Rose chiude il primo quarto con 0 punti e 7 conclusioni sbagliate, mentre Atlanta trova un buon contributo da parte di tutti e va avanti 28-18.
Ma i Bulls dei primi 12 minuti sono troppo brutti per essere veri, e infatti grazie al contributo delle loro riserve e ad una ritrovata precisione al tiro (soprattutto da 3) chiudono il primo tempo sotto di un solo punto. Gli Hawks sono avanti 51-50, con Deng (17 punti) e Joe Johnson (13) top scorer da una parte e dall’altra.
Nel terzo quarto Chicago continua a segnare e a difendere discretamente, aiutata soprattutto dall’inefficacia dei lunghi avversari. Josh Smith e Al Horford, infatti, non attaccano praticamente mai il canestro dal post basso, e i padroni di casa ne approfittano portandosi in vantaggio per la prima volta nel corso della partita.
Inizia qui lo show di Joe Johnson, che guida il contro-parziale degli Hawks. Questi ultimi recuperano lo svantaggio e chiudono il terzo quarto avanti di un punto (72-71), per poi piazzare un parziale di 8-0 all’inizio dell’ultimo quarto. Da quel momento in poi, Atlanta manterrà sempre un buon margine di vantaggio, grazie soprattutto ai canestri decisivi dello stesso Johnson e di Jamal Crawford.
Gara-1 si chiude con il punteggio di 95-103, e con Rose che nell’ultima azione difensiva prende anche una botta alla caviglia. Le sue condizioni sono da verificare, e perderlo sarebbe davvero una beffa clamorosa per la sua squadra.
QUI BULLS: COSA E’ ANDATO, COSA NO
Ancora una volta l’approccio alla gara è stato quello sbagliato per i Bulls, che hanno sbagliato i primi 9 tiri tentati ed hanno accumulato subito un’importante svantaggio. Essi sono riusciti poi a recuperare, ma le energie spese nella rimonta li hanno portati a disputare un ultimo quarto negativo, nel quale gli Hawks hanno dominato.
Si puntava molto su Rose, che ha sì segnato 24 punti con 10 assist ma non ha certamente dominato la partita. Anche Boozer e Noah sono stati troppo timidi, e pur segnando 25 punti complessivi (comunque non molti) non sono mai entrati veramente in partita.
Boozer si è reso autore di alcune giocate importanti nel terzo quarto, ma ha giocato un primo tempo anonimo e dopo quella piccola sfuriata è tornato a non incidere. Lo stesso dicasi per Noah, che non ha dato il contributo sperato in difesa.
Ecco, la maggiore nota negativa per Chicago è stata proprio la difesa. Va bene che gli Hawks erano particolarmente precisi al tiro stasera, ma concedere 103 punti in casa è decisamente troppo. Dalla propria metà campo dovrà partire la riscossa dei Bulls.
QUI HAWKS: COSA E’ ANDATO, COSA NO
La vittoria di Gara-1 porta due nomi ben precisi: Joe Johnson (34 punti per lui con un ottimo 12 su 18 al tiro) e Jamal Crawford (22). Il primo è stato letteralmente devastante per tutta la partita, e in particolar modo nell’ultimo quarto, mostrando finalmente di poter essere decisivo anche ad alti livelli.
Ogni volta che gli avversari si facevano sotto, infatti, Johnson li ha ricacciati indietro a suon di canestri dalla media. E nell’ultimo quarto ha trovato un validissimo scudiero in Crawford, che ha piazzato delle zampate veramente importanti.
Buonissimo anche il contributo di Jeff Teague, che ha sostituito dignitosamente Hinrich. Anche il suo allenatore Larry Drew si è reso conto che il ragazzo era pronto, tanto è vero che lo ha tenuto in campo per ben 44 minuti. Teague ha risposto con 10 punti, 5 assist e una sola palla persa.
Nonostante l’entusiasmo comprensibile per la vittoria, Atlanta deve stare attenta ad alcuni fattori. Innanzitutto ha attaccato poco e male sotto canestro, con Horford che ha tentato appena 7 tiri e Josh Smith che non è praticamente mai andato in post basso. La sensazione è che entrambi abbiano paura di Boozer e Noah, che fisicamente sono tosti, ma non ci si può affidare per tutta la serie al tiro dalla media.
Paradossalmente il miglior lungo per gli Hawks è stato Zaza Pachulia, che pur giocando soltanto 8 minuti ha messo a referto 6 punti e 5 rimbalzi. Può essere lui l’arma in più nel caso Smith e Horford continuino ad essere troppo timidi in area.
DICHIARAZIONI POST-PARTITA
Derrick Rose (Chicago Bulls): “Il mio infortunio a fine partita? Sto bene. Adesso dovrò farmi vedere e magari interverrà il nostro staff medico, ma devo soltanto andare a casa e prepararmi per Gara-2 di mercoledì. Spero che non ci sveglieremo troppo tardi come è successo oggi, e che inizieremo a giocare bene fin dai primi minuti”
Tom Thibodeau (Chicago Bulls): “Non abbiamo giocato con la giusta intensità, e abbiamo iniziato la partita in modo scialbo. Niente andava come volevamo: la circolazione di palla, la nostra difesa sul loro attacco, gli aiuti difensivi…non c’è stato un aspetto della nostra difesa che mi abbia soddisfatto. I miei ragazzi sono molto più bravi di così”
Joe Johnson (Atlanta Hawks): “Fin da quando sono iniziati i play-off ci siamo detti che dobbiamo giocare ogni partita con intensità. Ci stiamo riuscendo, e io in prima persona mi sono detto che oggi dovevo essere aggressivo ed incisivo. Fino a che manterremo questo spirito di gruppo e non ascolteremo le critiche che provengono dall’esterno, faremo un buon lavoro”
Indirizzo e-mail: cesc_999@libero.it
“La vita è una metafora del basket” (Phil Jackson)
A giocarla la prossima la gioca salvo imprevisti, ma non credo. Di sicuro se la porta dietro per l’intero torneo. Per recuperare bene (se non erro la stessa contro i Pacers) devi rimanere fermo e non rigiocare dopo poche ore. Ma credo che in questo momento sia “difficile da proporre”.
Bravi Hawks. Concordo sul discorso Horford-Smith anche se in questo caso, a differenza del primo turno dove sono stati giustamente scalati, possono far meglio con più convinzione. L’importante è la gestione di queste possibilità da parte del coach.
bhe Joe Jo su un lato del campo e Jamal sull’altro è un bell’andare sopratutto se sono quelli di ieri
c’è stata un’azione nel finale in cui chicago su joe ha difeso ha difeso ha difeso ha difeso!!! cambio di lato per Jamal…canestro eh così non vale hehe
cmq chi-atlanta è molto imprevedibile non tanto nel risultato ma proprio sul lato tecnico, perchè è fatta da molti giocatori discontinui, che vanno a corrente alternata,
sulla partita di ieri ad esempio si può dire solo che atlanta ha indovinato un paio di mosse difensive ma per il resto dire come l’ha vinta booooo…l’ha vinta punto questo si può dire
chi ci capisce qualcosa in questa serie mi fa un fischio, possibilmente prima che sia finita.
lakers-dallas
questa invece si è anche dimostrata ieri notte come la serie più bella come accoppiamenti
è e sarà uno spettacolo tattico ancor prima che tecnico
chandler non è okafor, prima lo capiscono i lakers meglio è
forse non conviene molto andare in post ad ogni possesso