Nella notte è andata in scena una gara che per molti versi era decisiva per le sorti della serie. Si è tornati all’ American Airlines Center per disputare la Gara 5 della serie tra Portland e Dallas, i presupposti per una partita emozionante c’erano tutti visto che la serie vive di vicende alterne al punto tale che prima di questa partita si era sul 2 a 2 .
Il primo quarto si presenta come nelle partite precedenti un periodo in cui le due squadre si studiano o comunque tentano di imporre il proprio gioco e Dallas, forte del fattore campo, decide di far vedere subito i muscoli giocando un paio di ottimi palloni su un dinamico Chandler che per ben due volte di fila si trova a sfruttare il mismatch sotto canestro con Andrè Miller che si trova costretto a compiere due falli.
Lo stesso centro di Dallas inizia gara 5 col piglio giusto sia nella fase offensiva sia nella fase di rimbalzo nel solo primo quarto sporca tantissimi palloni arrivando a 7 rimbalzi in un lampo. Nonostante la verve realizzativa del centro dei Mavs la squadra di casa subisce un parziale di 8 a 0 figlio dei numerosi palloni persi(6) e di una buona difesa di Wallace che però finisce presto in panchina causa i 2 falli in pochissimo tempo.
Da segnalare un buon inizio partita di Matthews che sembra non soffrire la lontananza dalle mura amiche. Il quarto si chiude sul 20 a 15 per Portland
Nel secondo quarto s’inizia con un ottimo Brendan Haywood che nel breve periodo rifila due stoppate a Roy e Batum costringendo la squadra ospite più di una volta a tiri forzati allo scadere dei 24 secondi.
Tuttavia i Blazers, grazie ad un’ottima difesa riescono a rimanere in vantaggio costringendo Dallas al time out per invertire l’inerzia della gara. Al rientro in campo i Texani riagguantano subito i ragazzi di McMillan grazie ai canestri di Terry e in seguito passano in vantaggio grazie alle triple di Stojakovic e del sempre presente Jason.
La risposta della squadra dell’Oregon a questa pioggia di canestri è targa Miller che grazie alle sue scorribande tiene la squadra aggrappata alla partita ma nonostante questo, un parziale di 7 a 0 guidato da uno strepitoso Marion permettono a Dallas di chiudere il primo tempo in vantaggio per 43 a 44.
Il terzo quarto ripresenta quello che si è visto nelle precedenti partite, la squadra dell’Oregon inizia a perdere palloni a raffica e subisce in modo pesante la presenza a rimbalzo dei lunghi Texani che chiudono il terzo quarto in vantaggio per rimbalzi offensivi (12 a 6).
Il binomio rimbalzi offensivi più palle rubate generano per l’attacco dei Mavs una miriade di secondi tiri che Marion sfrutta a dovere portando il vantaggio di Dallas in doppia cifra. L’unica nota positiva di portland è l’unico Wallace che tenta di tenere viva la partita, il quarto si chiude con un tecnico per Nate McMillan e il vantaggio consolidato a 75 a 63.
Nell’ultimo quarto non si ripete il miracolo di gara 4 e i Blazers iniziano a forzare tiri in continuazione realizzando solamente 2 punti nei primi 4 minuti di gioco. Il distacco aumenta fino al -20 e Portland si scioglie completamente di fronte ad un costante Nowitzki (25 punti per lui 8/18 dal campo) all’ennesima prestazione di valore di Terry (20 8/18 dal campo) a un mostruoso Chandler autore di ben 20 rimbalzi di cui 13 Offensivi ! serata invece no per Kidd che chiude con solo 4 punti e un impietoso 0/5 da tre.
La partita finisce con un impietoso 93 a 82.
Volendo analizzare la partita in modo neutrale non posso non ammettere che Dallas grazie all’energia messa in campo dai suoi giocatori ha in sostanza dominato 3 quarti di gara e Portland non è riuscita a sfruttare un primo quarto di Dallas abbastanza sottotono.
Da segnalare che per più di trenta minuti i Mavs hanno proposto in campo Marion, Nowitzki e Chandler cosa che ha messo in seria difficoltà la squadra dell’Oregon sia nella fase difensiva (Vedi i rimbalzi) sia nella fase offensiva, infatti, la maggior parte dei canestri di portland sono frutto di jumpshot.
Su questa cosa McMillan dovrà molto lavorare perché a fine partita ha dichiarato:“We’ve got to rebound the ball. They had 17 second-chance points. We were giving them second and third opportunities. You can’t do that.”
Dello stesso avviso è anche Batum: “The team that rebounds wins this series”.
Altra cosa da segnalare portland non riesce praticamente più a correre e produrre i famosi alley oop che erano oramai un marchio di fabbrica, ma ciò era da aspettarselo poiché era ridicolo pensare che nei playoff delle squadre di livello permettessero dei tiri cosi semplici.
Analizzando la partita invece sotto l’aspetto un po’ più emotivo non posso non notare che i Blazers alla fine del 1 tempo avevano tirato 1 solo tiro libero rispetto i 14 dei Mavs chiudendo la partita con un imbarazzante rapporto: 35 a 19 Dallas.
Una squadra che tira quattordici tiri liberi in più di un’altra quando la partita è persa per undici punti fa pensare che forse qualcosa non vada bene. Io non amo tirare le conclusioni per gli altri ma guardando questo dato devo dire che la cosa ha inciso parecchio. Inoltre statistiche alla mano Dallas non ha mai perso quando Dirk tira più di 10 liberi.
Ovviamente ora si attende gara 6 e Portland dovrà disputare la partita della vita per evitare di tornare a casa prematuramente per l’ennesima volta. Ci si aspetterà molto da Wallace che nell’ultima gara è stato autore di 16 punti di cui 10 nel solo quarto quarto.
Marion ha già dichiarato alla stampa di essere pronto a fermarlo: “I’ve been watching Gerald, I know Gerald. He’s a competitor. But you can make it hard for them. You take away easy buckets and you make them take contested shots. You can make them have a rough night.”
Altro giocatore chiamato al riscatto è Aldridge che nelle ultime partite è sembrato particolarmente sotto tono e come fa ben presente Canzano nel suo articolo ci si aspetta che attacchi di più il canestro visto che in 5 ha tirato solo 20 tiri liberi (zero nell’ultima partita).
Ora ci attende il ritorno al Rose Garden con la speranza (ovviamente non per i tifosi di Dallas) di portare la serie a gara 7 per poi giocarsi il tutto per tutto.
Gioco a basket, seguo costantemente l’NBA, adoro il playground ma soprattutto il trash talking ;)