I Knicks non ce l’hanno fatta. Dopo essere riusciti ad arrivare ai Playoff dopo sette lunghi anni ed essere riusciti ad avere un record vincente dopo ben 10, non hanno posto fine all’altro poco edificante primato. Sempre da 10 anni infatti New York non vince una gara di playoff.
Era il 29 aprile del 2001 e i bluoarancio batterono a domicilio i Toronto Raptors, che poi riuscirono a ribaltare la serie e a eliminare i Knicks al primo turno (si giocava ancora al meglio delle 5 partite).
Quasi dieci anni dopo, appunto, New York non è riuscita a chiudere la striscia, andandoci però molto vicina nella notte contro i Boston Celtics. La sconfitta è arrivata di misura, 85 a 87, grazie a una tripla del solito Ray Allen a 10 secondi dalla fine.
La Partita
Andiamo con ordine. Boston si presenta con Jermaine O’Neal in quintetto e Shaq in borghese a causa del problema al polpaccio rimediato sul finire della stagione. New York invece ha a disposizione Ronny Turiaf e lo mette ovviamente tra i cinque partenti. Dopo solo due minuti di gioco i Knicks devono far sedere la loro prima opzione offensiva Carmelo Anthony, autore di due falli. Al suo posto va in campo Bill Walker che trova un paio di canestri che permettono alla sua squadra di stare a contatto con i Celtics.
Nel secondo quarto Boston entra in crisi, principalmente quando i Knicks mettono in campo il quintetto basso con Melo da 4 e Turiaf da 5. Senza punti di riferimento in area è O’Neal a patire maggiormente in difesa e il vantaggio si concretizza alla fine del quarto quando con un parziale di 10 a 2 i Knicks si portano sul +12.
Nella terza frazione inizia il recupero dei vice campioni in carica e Carmelo Anthony, che nel secondo quarto aveva dato il la al parziale dei Knicks si lascia prendere dalla voglia di far canestro e inizia a sparacchiare troppo. Jermaine O’Neal, con 6 punti consecutivi (per lui saranno 12 alla fine con 6/6 dal campo) riporta i suoi a contatto.
Il quarto quarto si apre e si chiude con lo stesso film. Ray Allen che si alza da tre e segna il canestro del sorpasso. In mezzo, tanta buona difesa di Boston, un infortunio a Billups che mette in apprensione New York, e un attacco troppo poco strutturato dei Knicks, con il solo Stoudemire ad essere incisivo con 12 punti nella frazione e un Anthony a secco che segnerà solo un punto. Melo che fino a pochi secondi dalla fine capisce le difficoltà e si mette al servizio della squadra giocando da point forward e mandando i compagni a canestro, poi decide di volerla vincere lui, commettendo un errore imperdonabile. A 21 secondi dalla fine, infatti, con i Knicks avanti di un punto, commette fallo in attacco e dà il possesso ai Celtics che segneranno la tripla del sorpasso. Con 10 secondi da giocare poi si mette in proprio e tira un mattone senza ritmo che arriva solo sul primo ferro.
Play of the game
Non può che essere la tripla di Allen che a 10 secondi dalla fine dà il vantaggio decisivo ai Celtics. Anche in questo caso errore letale di Anthony che in marcatura su Allen lo lascia sul cambio prima che Douglas possa effettivamente prenderlo, con He Got Game servito da Pierce che si alza da oltre l’arco e segna la tripla della gara.
La tattica
Tra le due squadre quella che ti aspetteresti di vedere andare in campo aperto sarebbe quella allenata da D’Antoni. Invece ad andare in contropiede sono i Celtics e anche parecchio bene, con Stat e compagni che giocano a metà campo e fermando spesso la palla, come capita ormai sistematicamente da quando è arrivato Melo.
Non aiuta la fluidità l’utilizzo smodato che D’Antoni deve fare di Douglas. Il secondo anno infatti rompe spesso i ritmi dell’attacco tenendo troppo la palla e sparacchiando fuori ritmo.
Un simile attacco fa il gioco della difesa di Boston ovviamente che trova in O’Neal l’uomo-totem sotto i tabelloni. JO, in difficoltà solo in alcuni frangenti, negli oltre 22 minuti a disposizione oltre al già menzionato 6 su 6 dal campo piazza 4 stoppate e alcune giocate difensive di livello, con uno sfondamento preso da Stoudemire in un momento chiave della gara.
Altro aspetto chiave della vittoria biancoverde sono stati i rimbalzi offensivi e in generale l’apporto in attacco di Rondo, che ai 3 rimbalzi nell’area Knicks ha aggiunto 10 punti e 9 assist, ma soprattutto si è preso e ha messo qualche canestro importante dal gomito quando sistematicamente il difensore passava dietro il blocco e gli lasciava spazio per il tiro.
Looking Forward
Martedi notte andrà in scena, sempre a Boston, la seconda puntata della serie, con New York che cercherà di terminare il lavoro lasciato a metà nella notte e portare a casa la vittoria. Di certo non sarà facile, ci saranno da considerare le condizioni fisiche di Billups, da far aggiustare la mira e soprattutto le scelte offensive di Melo (per lui 5-18 al tiro ieri), ma soprattutto si dovrà cercare di coinvolgere di più la squadra nei primi tre quarti.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di restare in partita con la squadra fino al terzo quarto e poi provare a vincerla con le stelle. Se invece come stanotte si rimarrà in partita grazie ai singoli nei primi tre quarti, nei 12 minuti conclusivi non ci sarà più nulla da spremere.
Boston è più squadra e lo ha dimostrato ampiamente e una vittoria in Gara 2 potrebbe mettere una seria ipoteca sulla serie.
Quotes:
D’Antoni: “Abbiamo giocato bene e potevamo vincere. Per Gara 2 sono fiducioso Sarà un dog fight e noi ci saremo. Stat e Melo possono giocare meglio o peggio, ma l’importante è che giochiamo bene come squadra e che miglioriamo un paio di cose”.
Doc Rivers: “Abbiamo iniziato a giocare i playoff nel secondo tempo, all’inizio gli abbiamo lasciato troppi tiri facili”
“Abbiamo vinto grazie a Jermaine O’Neal. Dimenticatevi l’attacco. E’ stato fondamentale con la sua presenza in difesa, i suoi rimbalzi, le sue stoppate”.
Carmelo Anthony: “Ho sbagliato dei tiri che di solito metto. Siamo dispiaciuti ma i ragazzi non sono abbattuti, sono tutti carichi per Gara 2”.
Chauncey Billups: “Ho fatto un entrata e ho sentito allungarsi il ginocchio e il muscolo sopra il ginocchio. Domani faremo gli esami e vedremo cosa diranno. Spero di rientrare il più presto possibile”.