Come cambierà il gioco dei Celtics dopo la trade?

Siamo arrivati a metà marzo e senza ombra di dubbio se c’è una Franchigia chiacchierata alle porte dei playoffs (escludendo i Miami Heat) quella è Boston.

Il perché è piuttosto prevedibile: ovvero la ricorsa alla vendetta verso i Los Angeles Lakers; legata a doppia mandata ad alcuni movimenti di mercato attuati a poche ore dalla deadline di mercato, post All Star Game. Ma andiamo con ordine, prima di approdare ad alcune analisi pre-Playoffs…

Partendo da qui è d’obbligo buttare giù, su carta, le mosse di mercato firmate Ainge, che in vista della post-season hanno completamente cambiato il volto dei Celtics: Perkins più Robinson per Jeff Green e Krstic ed una 1st round pick. Daniels a Sacramento. Harangody ed Erden a Cleveland per una 2nd round pick.

Poi dal mercato buyout sono stati presi Troy Murphy, Sasha Pavlovic, e Carlos Arroyo (tagliato da Miami per fare spazio a Mike Bibby).

Rivoluzione, questa è la parola più giusta. Una parola che ha messo in subbuglio i forum di mezzo mondo, e decisamente più interessante ha messo in moto la macchina mediatica di ESPN (e dei GM della Lega).

I Celtics in tutto ciò ci hanno guadagnato? Senza Perkins non si sono indeboliti nel pitturato? E Green che ruolo avrà nello scacchiere della squadra? Murphy potrà essere d’aiuto alla causa visto che non ha mai giocato in carriera una partita di playoffs?

Domande senza risposte. Domande a cui noi proveremo a dare un senso, analizzando come spesso capita i PRO e i CONTRO.

CONTRO: Inutile negarlo, da questo mercato i Celtics escono indeboliti a livello di intimidazione e difesa. Perkins sotto questi aspetti era una delle colonne Celtics, e la sua interrelazione nel campo e fuori con KG e Rondo lo rendeva uno dei pilastri assoluti del sistema Rivers.

Ma il problema non è solo legato al gruppo o alla chimica; i problemi reali potrebbero sorgere nel caso i Verdi di Boston dovessero incontrare nei playoffs compagini come Lakers o Magic, che a questo punto, vista l’assenza della “Bestia n.43” sarebbero avvantaggiate a livello di tonnellaggio e peso sotto canestro.

Inoltre c’è la questione rimbalzi… questione spinosa, e a Boston i tifosi non sono molto convinti che Murphy e Krstic in due possano sopperire ai numeri di Perkins. I Celtics sono una delle peggiori squadre a rimbalzo, e con questa mossa si rischia di aver acuito un problema che era stato alla base della sconfitta in gara 7 delle Finals contro i Lakers. Ma questo solo il tempo ce lo potrà dire.

Con Robinson ed Erden si perdono due ottimi cambi, ma in tutta onestà la loro salute ha fatto pensare che Ainge non abbia del tutto sbagliato in tal proposito. Con Harangody al contrario ci si lamenta, e non senza torto, di aver perso così, troppo alla leggera, un prospetto di grandi potenzialità, e i 18 punti messi a segno dal ragazzo contro NY, in maglia Cavs, rafforzano tali convinzioni.

Ne è valsa la pena per una 2nd round pick mandare via un giovane intrigante quale Harangody? Che tra parentesi stava beneficiando e non poco degli insegnamenti di KG? Anche qui, a posteri l’ardua sentenza.

PRO: Meno robusti sotto canestro… ma… ma… più lunghi, più sani (e qui in molti staranno incrociando le dita, o toccando ferro), più adatti a giocare in small ball, più pericolosi a livello offensivo con armi tattiche dalla panca quali Murphy, Arroyo e Krstic che possono fare davvero male.

E poi c’è Jeff Green, un ragazzo dal talento mostruoso, corpo da 4, movenze da 3, attaccante di grande qualità, nato e pronto per giocare al fianco di Rondo, KG e Ray. Diamante grezzo che in 2 partite ha già conquistato il Garden. Inoltre i Pro nascondono anche mosse di mercato a lungo termine, poiché Ainge già sapeva di non poter rifirmare Perkins, e così aprendo scenari impensati, si è liberato campo, in teoria, per far chiudere una era, ed avere abbastanza spazio salariale per far rimanere i Celtics competitivi nelle prossime stagioni (e per ora trovo sia inutile parlare del nuovo contratto collettivo).

Presente e futuro, a discapito del solo presente. So che è difficile crederci, ma forse Ainge ci ha visto più lungo della “maggioranza”, e proprio per questo gli va dato il beneficio del dubbio, gli va dato un minimo di credito (se lo è meritato vista la stagione 2007/2008) fino a Luglio, se non oltre.

Il discorso dei Pro e dei Contro, come detto nell’incipit ci riporta al discorso dei playoffs imminenti. I Celtics sono ancora i favoriti insieme a Lakers e Spurs? Da costa a costa tutti hanno una propria opinione in merito. Noi rispondiamo sentendo i venti che provengono dal Massachussets.

Favoriti forse no, ma di sicuro una squadra molto più temibile di prima nella realtà dei fatti, e non sulla carta. Una squadra più lunga e sicura di sé, che potrà sfruttare la poliedricità e i numeri di Green, Murphy, Davis o Krstic.

Certo ci sarà assoluto bisogno di Shaq e di JO, che ai playoffs dovranno stringere i denti, e non nascondersi dietro infortuni di vecchiaia. Ci sarà assoluto bisogno di un KG formato Anello. Ci sarà assoluto bisogno dei Ray e Pierce visti per tutta la stagione. E soprattutto ci sarà bisogno del Rondo che abbiamo ammirato negli scorsi PO.

Ma nel complesso Ainge, Rivers, e la stampa bostoniana non hanno alcun timore, i Celtics si sono rinforzati, ed eccetto alcuni patemi ipotetici contro Howard (che verranno sopperiti con altre tattiche ben congeniate, e strutturate nella preparazione del match) nessuna squadra può dormire sogni tranquilli contro una batteria di lunghi che preveda: Shaq, Jo, Murphy, KG, Davis e Krstic.

Certo poi rimangono le questioni dello specchio-tattico contro Thibodeau e quei Bulls che un po’ assomigliano ai Verdi delle passate edizioni, rimangono le questioni dei Celtics e l’eterna nemesi Lebroniana. Oppure l’eterna analisi di una sfida storica che ri-incorpora i Lakers, Gasol, Bryant, Artest, e compagnia.

Ma per questo c’è bisogno ancora di un mesetto, e un mesetto per quanto può sembrare poco, può portare molte novità con sé. Quindi prendete una bella boccata d’ossigeno, perché per certe questioni tecnico-tattiche (chi tiene Bryant, e la coppia Gasol-Bynum? Può Green tenere Lebron in single coverage? E’ più forte Rondo o Rose?) 20 partite di sbarramento sono un numero abbastanza sufficiente per cambiare le carte in tavola.

Intanto Doc Rivers è al lavoro sulla chimica, quella chimica prima citata alla svelta, e fidatevi se vi dico, che proprio la chimica, nello spogliatoio Celtics, è più importante di qualsiasi cosa, persino dei lunghi, dei rimbalzi, di Perkins, e dell’eterno confronto con gli “odiati” Lakers.

 

7 thoughts on “Celtics tra mercato e playoffs

  1. bella analisi! ti espongo rapidamente i miei pensieri sparsi:
    trade con OKC: inizialmente sembrava un disastro, poi ripensandoci e leggendo il tuo articolo non sembra così male, perkins era importante, però vale anche la pena dire che rispetto a bynum e gasol (inutile nascondercelo, pensiamo sempre a loro…) cedeva comunque 7-8cm, non pochi sotto canestro, forse l’arrivo di cm con kristic e murphy può dare il suo, e poi l’arrivo in estate di shaq e JO mi aveva già fatto pensare che, con tutto il rispetto, perk fosse “l’anello debole” del quintetto celtics, servivano (e serviranno ai PO) i cm e i chili di shaq, oh altrochè se serviranno… inoltre kristic ne sta prendendo una marea di rimbalzi, non è perk, però da sto punto di vista sta dando il suo…
    la perdita grossa in questa trade per me è nate, dare via anche lui e la sua “pazzia”, i suoi punti rapidi dalla panca per il secondo quintetto è stato secondo me un grosso errore, poi è arrivato arroyo, che è si più quadrato, ma non la vedo così bene…
    intendiamoci: per la RS e i primi tre turni di PO andava benissimo nate, forse per le Finals dove ogni errore lo paghi un casino uno più quadrato come arroyo ci sta meglio, però da quel punto di vista (e ripeto solo dal punto di vista del playmaking) vedo oggi più dura arrivare fino in fondo, ma ripeto solo per il play.
    scambio BOS-CLE: direbbe fantozzi “una cagata pazzesca!!”. non riesco proprio a capire dove voleva andare ainge, questa è forse si una bella fesseria, proprio non ci arrivo, se ti serve una seconda scelta, ok che a noi ci è sempre andata bene come 2° round pick, ma non bastava uno solo dei due???? erden era un corpaccione sotto al ferro, nelle gare con un pò di garbage time rendeva anche un 6p+6r, era preziosissimo, e harangody dava il suo, allargando spesso il campo con il suo buon tiro, non capisco perchè darli via entrambi… boh…
    troy murphy dai FA? bene, ma non benissimo, bene perchè è firmato al minimo, ma se vuoi vincere, non puoi pensare a risparmiare…
    ultima cosa, se poi non mi viene in mente altro: l’unica squadra a est che mi fa VERAMENTE PAURA? i bulls. gli altri non li temo, poi possiamo vincere e perdere con chiunque, chiaro, però in una serie sulle 7, i magic hanno il solo howard contro tutta la nostra frontline, che in pratica vuol dire poco contro tanti, gli heat coi nostri extra pass li asfaltiamo, fidatevi… i bulls mi fanno una paura pazzesca, sono organizzatissimi in difesa (eh bè, vedi chi li allena…) e hanno ottime armi contro tutti i nostri, forse vinceremmo il confronto ray-bogans e pierce-deng, ma non di molto, e per il resto sono ca**i amari, soprattutto lui, rose, quello ci fa a fette, poi il tutto peggiorerebbe ulteriormente se la serie fosse ospitata allo united center, speriamo bene… se ce li eliminano prima, ottimo, sennò sono un ostacolo impressionante, non penso che all’ovest ce ne sia una così temibile sulle 7, lakers esclusi ovviamente…
    in sintesi: voto al mercato: 5.5 (dare via erden e harangody così, pesa troppo…)
    voto al mercato per il finale di RS: 6.5 (siamo molto profondi)
    voto al mercato per i PO: non so, vedremo…
    ciao!!!!!

  2. Secondo me era meglio organizzarsi per vincere l’anello quest’anno (e fino alla deadline lo eravamo) e poi rifondare, tutti i tifosi, di là e di qua dell’Atlantico, avrebbero accettato qualche stagione “perdente”; vista anche l’età dei Lakers saremmo stati in buona compagnia.
    Invece Ainge ha fatto una scelta più….perdente, eh si, perchè manterremo (forse) un livello più alto in R.S. ma non saremo comunque (forse già da quest’anno) tra le contender per il titolo finale.
    Ai posteri l’ardua sentenza, anche perchè nello sport (è qui stà il bello) non c’è mai la controprova.

  3. ma J.O ha finito 3/4 anni fa di giocare..e shaq piu’ di 10 minuti non li puo’ fare.cmq si vedra’..

  4. Anche io penso che, vista l’età media del roster bisogna crederci fino alla fine con Perkins. Del resto è stato Rivers a dire che con Perk i Celtics erano imbattuti, l’anno scorso in gara sette di finale era infortunato. Almeno che non si ritiene la batteria di lunghi in grado di tenere botta fino alla fine ma io dubbi ne ho e anche tanti. Jeff Green è un bel prospetto ma allora si potevano cedere anche altre pedine pregiate, accumulare scelte pesanti e ricostruire,

  5. Ma io sinceramente credo che Ainge abbia fatto un buon lavoro:

    1- come sottolinea bene l’articolo perché comunque non avevi la possibilitá di rinnovare Perkins e quindi hai preferito puntare su una prima scelta e un paio di giocatori di buon livello. Green é un grande talento e a mio parere puó migliorare molto nel sistema Celtics.

    2- Sul discorso rimbalzi, io credo che non é mai stato un punto di forza dei Celtics e quindi seppure sia vero che con la perdita di Perkins acutizzi il problema d’altro canto é sempre vero che aumenti di gran lunga i tuoi altri punti di forza.

    3- Si é voluto provare a rinnovare il progetto celtics senza smantellare tutto e poi ripartire, iniziativa rischiosa ma che potrebbe portare i suoi frutti.

    La storia ci dirá chi ha ragione

  6. Io aspetterei a cantar vittoria. secondo me la scelta di Ainge è coraggiosa, e potrebbe fruttare da subito. Shaq l’ho visto in RS è può giocare tranquillamente 25 mins. E i lunghi con Shaq, Murphy, KG, Davis e Krstic (+ ipoteticamente JO) possono reggere. Tanto anche con Perk la sotto eravanos sfavoriti. E il Perk rivisto quest’anno non è nemmeno il fratello di quello del 2008.
    Inoltre dalla panca Arroyo e Green sono delle aggiunte molto migliori rispetto ad Erden o Robinson… io ci andrei cauto. Le mosse non sono state per ricostruzione, anzi direi più che altro a vincere già da oggi… con un leggero sguardo al futuro!

  7. Green è un bel prospetto, Krstic è decisamente inferiore a Perkins come rimbalzista ed intimidatore ma almeno sa cosa fare con la palla tra le mani. Lì sotto decidono i due o’neal: tornano? come tornano?
    Harangody non l’avrei fatto fuori, non x così poco. Però capisco Ainge: dentro veterani di qualità per pochi minuti (Pavlovic, Murphy, Arroyo). Saranno di qualità?
    Concludo: non scordate il rientro di delonte west, potrebbe essere utile. E rendere la panca di boston lunga e completa (se solo Wafer sistemasse la testa…)

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