La stagione NBA è ufficialmente iniziata e con essa la corsa al titolo e ai vari premi personali di fine stagione. Quello più prestigioso di tutti è ovviamente il trofeo di Most Valuable Player della stagione, o come comunemente chiamato, l’MVP.
A concorrere al premio come tutti gli anni c’è la crema della lega, con i soliti noti che nelle scorse stagioni si sono giocati il titolo ed alcuni outsider che possono partecipare alla corsa e trionfare in caso di allineamento planetario favorevole.
Vediamo dunque chi sono i maggiori pretendenti al trono che vedrà la sua incoronazione nella prossima primavera.
Ovviamente tra i favoriti non si può non inserire LeBron James. L’ala appena sbarcata a Miami è infatti il vincitore delle ultime due edizioni e nelle sue mire ci potrebbe essere quella di diventare MVP per il terzo anno consecutivo, impresa riuscita in passato solo a mostri sacri come Bill Russell (’60-’61, ’61-’62 e ’62-’63), Wilt Chamberlain (’65-’66, ’66-’67 e ’67-’68) e Larry Bird (’83-’84, ’84-’85 e ’85-’86). Per riuscirci però dovrà essere colui che trascinerà la propria franchigia tra i top team della lega nella Regular Season, impresa non semplicissima considerando che in estate il Prescelto ha deciso di unirsi ad altre due star del livello di Dwyane Wade e Chris Bosh e che si troverà quindi a convivere con due giocatori di altissimo livello il palcoscenico, limitando così il suo impatto sul gioco.
Proprio Dwyane Wade potrebbe essere uno dei rivali di Lebron nella corsa al titolo. Il numero 3, già vincitore di un titolo NBA nel 2006 ma mai vincitore del trofeo di MVP della stagione regolare, rimane presumibilmente il faro guida degli Heat, in virtù della sua quasi decennale permanenza all’interno della franchigia della Florida. Se dovesse confermarsi la prima opzione offensiva del team e
portarla al record vincente che molti pronosticano, allora l’ex Marquette avrebbe legittime possibilità di fare suo il premio a discapito del suo nuovo compagno di squadra.
Chi invece è probabile voglia vincere l’MVP per portarsi al pari di giocatori che lui stesso ritiene sulla carta inferiori ma che possono vantare due vittorie è Kobe Bryant, fermo a un titolo, quello del 2007-2008. Il suo ego reclama di arrivare almeno al numero di riconoscimenti personali che possono vantare giocatori come Steve Nash e Karl Malone, già suo compagno in una sfortunata stagione gialloviola conclusasi senza gloria in finale.
Uno dei requisiti fondamentali, quello di avere un buon record di squadra, è facilmente raggiungibile, il secondo requisito, quello di essere il giocatore principale del team, è altrettanto alla portata. Cosa si potrebbe frapporre quindi tra lui e la vittoria dell’MVP?
Principalmente due cose: gli acciacchi fisici con cui Kobe convive da tempo che potrebbero fargli giocare la Regular Season con le marce ridotte per presentarsi fresco per i Playoff e, paradossalmente, l’essere ritenuto da molti il miglior giocatore NBA contemporaneo. Questo status, se da una parte lo consacra nell’olimpo dello sport, dall’altra lo penalizza nel momento in cui si vannno ad analizzare le sue cifre e le sue prestazioni, che diventano quasi normali e abitudinarie per un giocatore della sua classe.
In rapida ascesa già da due stagioni a questa parte, propone la sua forte candidatura anche Kevin Durant.
Il 22enne giocatore dei Thunder già la scorsa stagione si era tolto la soddisfazione di racimolare diversi voti nella corsa all’MVP, portando la sua squadra al sesto record ad Ovest (al pari di San Antonio e Portland) e dimostrandosi il prototipo del giocatore NBA moderno, un lungo che può giocare tre posizioni ed è mortifero sia in entrata che nel tiro da fuori.
L’estate da protagonista ai mondiali in Turchia che ha visto trionfare la sua nazionale ha consacrato le sue doti di leadership e di giocatore all-around, accrescendo ulteriormente la fiducia nei propri mezzi. La difficoltà per Kevin consisterà nel ripetere la stagione di squadra dello scorso anno, elevando ulteriormente il livello di gioco dei suoi compagni. Da Russel Westbrook a Jeff Green passando per Serge Ibaka e James Harden tutti quanti hanno però ancora decisi margini di miglioramento e se anche quest’anno riusciranno a dare una mano sostanziale al numero 35, lo potrebbero aiutare a raggiungere l’obiettivo di diventare il più giovane vincitore dell’MVP della storia NBA.
Attesi al salto di qualità definitivo ci sono due giocatori che pur vedendo riconosciuto il loro status di All-Star ancora non hanno avuto modo di lottare seriamente per il trofeo inizialmente intitolato a Maurice Podoloff: Deron Williams e Dwight Howard.
Entrambi hanno un team in grado di garantire record vincenti e se il primo, partito Boozer, si vede costretto ad aumentare le sue responsabilità e di conseguenza i suoi numeri, il secondo, alla sua sesta stagione NBA, deve giocare costantemente da miglior centro della lega e fugare i dubbi degli scettici riguardo la sua capacità di dominare gli avversari, aumentando la sua varietà di movimenti offensivi e confermando quanto di buono dimostrato difensivamente le ultime due stagioni che lo hanno visto vincere il trofeo di miglior difensore dell’anno.
Chi tecnicamente avrebbe tutte le carte in regola per partecipare alla corsa all’MVP ma che trovandosi in un contesto difficile probabilmente non riuscirà nell’impresa di vincerlo è Carmelo Anthony.
La terza scelta assoluta 2003 ha iniziato la stagione dichiarando ai quattro venti la sua volontà di chiudere la sua avventura ai Denver Nuggets. In Colorado però non hanno ceduto alle pressioni della loro stella e hanno deciso di scambiare Melo solo in caso di offerta davvero vantaggiosa, al momento ancora non pervenuta. Il tempo passa e il numero 15 al momento rimane a Denver vivendo da separato in casa, condizione alquanto sfavorevole per costruire qualcosa di importante, vincolo necessario per portare a casa il trofeo.
Una sua eventuale cessione, inoltre, non garantirebbe un contesto abbastanza vincente da potersi mettere in mostra di fronte ai giudici (si parla da tempo insistentemente di una possibile trade con New York sponda Knicks). La situazione dunque non è delle migliori per l’ex stella di Syracuse che dovrà presumibilmente rimandare i propositi di vittoria alla prossima stagione.
Situazione analoga la vive Chris Paul.
Da molti considerato il miglior play della lega, il numero 3 degli Hornets è vittima di una condizione di generale incertezza sul suo futuro. All’inizio dell’estate pareva anche lui scontento della sua permanenza in squadra e da più parti si parlava di una sua cessione, con i Magic seriamente tentati dall’acquisirne i servigi.
Alla fine Paul è rimasto e la dirigenza ha provato a fare qualche mossa di mercato per cercare di accontentarlo. La squadra però pare inferiore agli anni passati e già arrivare ai playoff potrebbe essere un traguardo difficoltoso. Improbabile dunque per quanto Chris possa fare bene che la sua candidatura possa essere davvero presa in considerazione per la vittoria finale.
Tra quelli che dall’altra parte dell’oceano chiamano Underdog, cioè le possibili sorprese, bisogna menzionare Rajon Rondo.
Il play di Boston ha dimostrato lo scorso anno di essere giocatore chiave dei Celtics, con prestazioni da tripla doppia e da dominatore che anche durante la post season hanno fatto ricredere i suoi detrattori. Ormai Rondo sembra essere maturo per qualcosa di importante e se migliorasse un po’ gli aspetti del gioco che ancora lo vedono faticare (in primis il tiro da fuori) potrebbe davvero mettere in fila tutti quanti, anche alla luce del fatto che i Celtics sembrano nuovamente essere una squadra in grado di arrivare fino in fondo e di fare molto bene in Regular Season, quando gli altri Big Three giocheranno con le ridotte e lasceranno il proscenio al più giovane play.
Discorso simile vale per un altro grande play della lega. Tony Parker si trova infatti a guidare gli Spurs durante la stagione regolare cercando di alzare lui il livello del proprio gioco per preservare le altre stelle Ginobili e Duncan.
Qualche lumicino di speranza di vedersi assegnare l’MVP lo hanno, per motivi diversi, anche Dirk Nowitzki e Brandon Roy.
Il primo ha già portato a casa il premio nella stagione 2006-2007, quando ha portato Dallas al primo posto ad Ovest (salvo poi uscire al primo turno contro i Warriors) e per bissare quel successo dovrebbe davvero fare una stagione super, cosa ancora possibile a livello personale ma più difficilmente realizzabile a livello di squadra avendo ormai presumibilmente perso il treno giusto per la gloria.
Il secondo, invece, deve far fronte a una difficile situazione a livello di infortuni di tutta la squadra. Portland infatti da qualche stagione è in rampa di lancio, salvo poi rallentare la sua ascesa a causa di problemi fisici di molti dei suoi giocatori, Oden in primis. Guai che per la verità sul finire della scorsa stagione non hanno risparmiato nemmeno Brandon rallentandone la crescita dopo che si era giustamente meritato la convocazione alla partita delle stelle per la terza stagione consecutiva.
Alla difficile situazione sanitaria questa stagione si sono aggiunte scelte discutibili da parte della società che paiono allontanare i Blazers dalla lotta alle prime posizioni del seeding, condizione come detto più volte necessaria per rafforzare una candidatura all’MVP.
Di nomi possibili ce ne sono tanti come si può vedere, ma alla fine pochi saranno quelli che si giocheranno effettivamente il premio ad Aprile. James, Bryant e Durant sono i nomi più caldi al momento, anche in virtù di quanto successo lo scorso anno in primavera e quest’estate.
Tra i tre, Kevin Durant è quello che mediaticamente e tecnicamente vedo personalmente come favorito. In un’estate dove molti big hanno abbandonato la propria squadra di origine per cercare fortuna (e soldi) altrove, il ragazzo nativo di Washington ha deciso di firmare il prolungamento con i Thunder sposando in pieno il progetto disegnato da Sam Presti. Inoltre, la possibilità di avere il record di giocatore più giovane a vincere un MVP potrebbe far gola a un David Stern sempre in cerca di nuovi modi di far parlare della sua lega.
Sul discorso tecnico, invece, c’è poco da aggiungere a quanto già detto in precedenza. Kevin è il prototipo del giocatore moderno e potrebbe diventare il prossimo dominatore della lega. Tra qualche mese sapremo se anche i giurati la penseranno in questo modo e scopriremo chi sarà stato il Most Valuable Player di questa stagione appena iniziata.
Salve a tutti, è da tanto tempo che seguo questo sito, anche se non mi sono mai registrato e non ho mai commentato. Sono davvero felice che sia tornato a pieno regime dopo la sciagurata aggressione subita.
Ai vari nomi inseriti da showmehow2play nell’articolo, tra i papabili Mvp della regular season inserirei anche Pau Gasol. Mi sembra lui il faro dei Lakers, l’uomo decisivo per i loro successi attuali, data la convalescenza post-infortunio di Kobe che non gli consente di essere al massimo della condizione. Se il catalano continuerà sui livelli attuali, personalmente non me la sentirei di escluderlo, anche perchè credo che Bryant nella regular season non giocherà al massimo, ma cercherà di arrivare al 100% ai playoff.
In una mia graduatoria, per la corsa all’ Mvp non riuscirei a escludere Nash, lo adoro troppo, anche se i Suns quest’anno non credo che andranno oltre il primo turno dei playoff (sempre che ci arrivino).
Per concludere, vedo come favoriti alla vittoria Wade e Durant con James, Bryant e Gasol come principali rivali.
I nomi fatti sono tanti, ma voglio farne qualcuno anch’io: il vecchio Steve Nash che quest’anno oltre agli assists farà anche molti punti con i suoi Suns; il giovane Russell Westbrook che assieme a Durant porterà molto in alto i suoi Thunder; e infine Amar’e Stoudemire, che è vero che ha perso Nash, ma a New York ha ritrovato D’Antoni e potrebbe sorprendere positivamente.
Piccola annotazione: i Thunder non hanno ottenuto il terzo miglior record ad ovest l’anno scorso ma l’ottavo, altrimenti non avrebbero affrontato i Lakers testa di serie numero 1 al primo turno di playoff. Quindi i margini di miglioramento per la squadra di Oklahoma ci sono e sono anche tanti, ecco perchè Durant è tra i favoriti principali all’MVP, visto che il premio non va a chi ha più talento ma a chi lo mette maggiormente a disposizione per migliorare i compagni, la squadra e per giocare una stagione vincente.
Secondo me è davvero troppo presto per un pronostico, cmq vado con CP3. Se gli Hornets manterranno questo rendimento lungo tutto la RS, il 90% sarà merito suo e questo andrebbe premiato. Gli altri, da KD a Lebron a Wade a Bryant a Gasol ecc, hanno un roster di contorno molto forte che cmq facilita un minimo le cose…
Hai ragione, in realtà volevo scrivere che in tre hanno raggiunto a pari merito il sesto record ad ovest e mi è uscito terzo posto. Ora ho corretto.
Per i nomi fatti provo a dire la mia:
Gasol: vero che forse è l’uomo più importante per i Lakers, soprattutto in RS, però la stagione è lunga 82 partite e credo che nel complesso il proscenio lo prenderà come sempre Kobe, soprattutto quando ci sarà da provare a vincere una partita. Se premiano un Lakers credo sia probabile che sia di nuovo il numero 24.
Nash: vale più o meno lo stesso discorso fatto nell’articolo per Dirk, però Dallas ha una squadra migliore e potrebbe avere un record più papabile per una candidatura ad MVP. Però è più che altro una menzione, per entrambi il treno è già passato.
Westbrook: a me piace molto, ma è netta la differenza con Durant. Non vedo come possa vincerlo lui e non KD se Oklahoma dovesse fare una grande stagione.
Stoudemire: è in un contesto perdente al momento, difficile anche che i Knicks arrivino ai Playoff e il premio è sempre andato a chi porta la squadra a un record positivo.
Piccola annotazione. Al momento della scrittura dell’articolo Parker non aveva ancora firmato l’estensione. Ora che l’ha fatto decade la motivazione del contract year. Però la vedevo come una cosa molto secondaria, gli altri motivi rimangono per cui lo vedo ancora tra i papabili.
Quest’anno la lotta per il premio è davvero appassionante. Io vedo molto bene Wade, dal momento che gli Heat avranno un ottimo record e che lui potrà emergere come protagonista. Al tempo stesso, tale discorso si può fare anche per LeBron (ma sarebbe il terzo in fila, forse un po’ troppi…).
Kobe e Durant chiaramente sono tra i papabili, più il secondo che è in attesa di ulteriori investiture come stella della NBA che verrà. Chiude la mia personale Top 5 Howard, che quest’anno ha aggiunto miglioramenti in attacco.
Durant, Gasol e CP3 su tutti, Lebron non lo vince statene certi, se lo daranno ad un Heat quello sarà Wade soprattutto se gli Heat dovessero avere il miglior record della lega, Kobe per quanto lo ami per me ha ancora meno possibilità di Gasol perchè quest’anno il suo minutaggio calerà parecchio visto chi c’è in panchina e di conseguenza anche le sue statistiche, peccato penso finirà la carriera con quell’unico MVP vinto nel 2008 che paradossalmente non è stato nemmeno il suo anno migliore, 2003 e 2006 gridano vendetta…..
Ovviamente sarà da valutare Gasol quando rientrerà Bynum ed è per questo che ad oggi direi Durant favorito numero 1, comunque alla fine se Heat o Lakers sfondano quota 65 W è probabile che il nome esca tra Wade e Gasol, Kobe ribadisco se volesse potrebbe anche sbattersi ma non gli conviene, l’anno scorso fino a dicembre aveva giocato una pallacanestro stellare, poi la sua testardaggine nel giocare con dita rotte e problemi al ginocchio gli ha fatto giocare uno dei finali di stagione peggiori della sua carriera arrivando ai playoff in condizioni precarie quindi penso voglia risparmiarsii in vista dei playoff e queste prime partite sono già indicative, Kobe sta giocando appena 30 minuti a partita, fate conto che in carriera viaggia sui 37 di media….
Buongiorno a tutti,
credo molto dipenderà dall’andamento della RS.
Se gli Heat macinano vittoria, probabile MVP Wade (lo vedo più “guida” di LBJ).
Se i Lakers continuano come hanno cominciato, attualmente MVP potrebbe essere Gasol, a meno di un suo calo di cifre al rientro di Bynum.
Durant altro papabile.
Se lo dovessero dare a uno degli heat,lo vincerebbe lebron,perchè da sempre wade “attira” meno di lebron o kobe,cosa inspiegabile visto che e dello stesso livello…
non credo che in regular season ci possano essere differenze di rendimento tra i due…
ma lo stesso discorso vale per kobe e gasol.
anche se dovesse giocare meglio lo spagnolo,se lo devono dare ad uno dei lakers lo daranno a kobe…
comunque il mio favorito resta howard.
quest’anno probabilmente avrà statistiche ancora migliori,soprattutto offensive.
per me i magic non sono da titolo,però in stagione regolare possono vincere le loro solite 55/60 gare…
occhio a rondo,se i celtics vinceranno molto partite sarà grazie a lui,questo mentre i big three si “riposeranno” per i playoff…
durant vincerà a mani basse la classifica marcatori,però per l’mvp ha bisogno che i suoi thunder volino,più dello scorso anno.
vincere l’mvp con un massimo di 50 vittorie e impensabile…
Dopo le finals del 2006 non ha mai avuto una squadra dello stesso livello di Kobe o Lebron, è per quello che attira di meno, puoi fare il fenomeno finchè vuoi ma se fai fatica ad arrivare a 45 vittorie in stagione o esci subito nei playoff ovvio che la risonanza mediatica sia inferiore rispetto a chi porta la sua squadra alle finals o comunque molto avanti nei playoff.Quest’anno Wade farà sicuramente più punti di Lebron, è l’uomo franchigia degli Heat, non ha mai vinto l’MVP a differenza di James che l’ha vinto negli ultimi due anni, non penso proprio sia scontato lo diano a James se dovesse vincerlo un Heat, anzi per me è esattamente l’opposto.
mamba22
mica vero.
nel 2006 wade portava gli heat a vincere il titolo,kobe usciva al primo turno dei playoff,eppure si parlava sempre più di kobe…
kobe gioca nei lakers,lebron e da quando era al liceo che viene esaltato da mezzo mondo e visto come un messia.
probabilmente i due sono anche più personaggi…
però a conti fatti,in campo wade vale i due,l’ha dimostrato sia quando ha avuto compagni forti e sia quando ha avuto un supporting cast mediocre.
vorrei ricordare la regular season che disputò due anni fa,oppure la serie che fece contro i celtics lo scorso anno…
fenomeno vero questo.
sono onesto,in un eventuale finale contro gli heat avrei più paura di lui che di lebron.
forse anche perchè su lebron ci metti artest o barnes,ma su wade onestamente non vedo risposte…
gallo
Wade era appena al terzo anno nella lega, Kobe veniva dalla stagione dei 35 di media, degli 81 coi Raptors, della serie coi Suns portati a gara 7 praticamente da solo, era ovvio che si parlasse sempre più di Kobe che ha spaccato l’opinione pubblica come pochi nella storia, se ci sono 200 milioni di persone che lo amano ce ne sono altri 200 che lo detestano tanto per rendere l’idea, idem per Lebron.Io ricordo dopo le finals coi Mavs in cui Wade ribaltò la serie in modo clamoroso (42,36,43,36 in sequenza…)che i paragoni con Jordan si sprecavano e d’altronde da molti quella di Wade viene considerata la miglior performance individuale nelle finals degli ultimi 15 anni,una delle migliori di sempre, lo stesso MJ in una intervista forse esagerando disse che quello che fece Wade in quelle finals lui non l’ha mai fatto, e parliamo di uno che all’epoca aveva 24 anni scarsi, poi tra problemi fisici, rapporto con Shaq inclinato e squadra poco competitiva ha avuto poco impatto mediatico rispetto agli altri due ma era normale, James nel 2007 arrivava alle finals dopo aver distrutto i Pistons, Kobe l’anno dopo con l’arrivo di Gasol aveva portato i Lakers nuovamente allo status di contender, insomma per Wade c’era poco spazio però ora ha la squadra per vincere e sono perfettamente d’accordo con te, in una eventuale finale contro gli Heat ci sarebbe da preoccuparsi più di Wade che è abituato a certe pressioni e possiede un fattore clutch nettamente superiore all’ex 23, però se noi non abbiamo risposta contro Wade loro ne hanno poca contro Kobe il quale ha sofferto di più i confronti con Lebron, Wade non è un grandissimo difensore se non nell’aspetto delle rubate, contro di lui Kobe spesso ha sfornato prestazioni magistrali, anche quando i Lakers non erano contender.
Io vedo bene Durant, e poi Howard, Antony e Wade
Complimenti per il blog, se volete date un’occhiata anche ai miei pronostici
http://balbalu9.wordpress.com/2010/10/27/e-iniziata-lnba-i-premi-individuali/
Gallo=Bird
Per la questione dell’appeal superiore di James nei confronti di Wade, avrei potuto darti ragione fino alla scorsa stagione. Ad oggi, dopo il trasloco a Miami, Lebron ha perso molto del gradimento che aveva ottenuto negli anni trascorsi ai Cavs.
Se Wade fosse andato a Cleveland avrei condiviso la tua opinione, ma se gli Heat faranno una stagione da 60 vittorie e Dwyane terrà le cifre solite, credo che il candidato all’Mvp di Miami sarà lui.
A riguardo dei Lakers, per lo stesso discorso, il favorito alla candidatura sarebbe Kobe, ma come ho scritto nel mio posto precedente penso che nella regular season risparmierà un pò di cartucce da sparare nei momenti cruciali della stagione (ma gioca lo stesso in maniera celestiale, anche senza forzare troppo). Perciò potrebbe essere l’anno buono per Gasol come principale candidato dei Lakers, e personalmente ne sarei molto felice perchè un settepiedi con una tecnica e una mente pensante basket come lui si vede raramente.
*post precedetente :)
Secondo me non vinceranno nè Wade nè Lebron. Se l’MVP è un giocatore che oltre a mostrare il proprio talento migliora sensibilmente i compagni e il rendimento della squadra, come può vincerlo un giocatore che inevitabilmente dovrà spartire il merito dei successi della propria squadra almeno alla pari con un compagno?!?
L’MVP dovrebbe andare al giocatore faro e simbolo di un team. Howard, Paul, Williams, Durant, Nowitzki, Nash ecc. Anche Bryant se vogliamo, perchè per me resta comunque nettamente superiore ai compagni. Lebron e Wade ormai sono nella situazione in cui ad esempio si è trovato negli ultimi anni un Pierce, che pure nn ha lo stesso talento dei primi due: compagni troppo influenti per poter prendersi i meriti tipici di chi vince l’MVP…
enzo86
io credo che lebron ha perso popolarità,ma non valore(come e giusto che sia) agli occhi della gente.
sarà diventato più antipatico per qualcuno,ma certamente non sarà diventato meno bravo…
quindi il punto e questo.
scelta o non scelta,ancora oggi,per quasi tutti,i due giocatori più forti al mondo restano kobe e lebron,mentre wade viene visto più distante.
per questo dico che se dovessero dare l’mvp ad uno degli heat,lo daranno a lebron.
sempre partendo dal presupposto che i due avranno più o meno lo stesso rendimento…
continuo a dire che difficilmente gasol farà una stagione così clamorosa da farlo preferire a kobe…
Ciao a tutti! A parer mio LBJ quest’anno non bissera i due titolo di MVP, è vero che è presto per poter esprimere un giudizio sulle gerarchie in casa heat però sembra che sia wade a prendersi (giustamente) il palcoscenico e di conseguenza a far lievitare le proprie statistiche! Dovesse finire la RS come sembra secondo me the flash la spunterà anche perchè non ne ha mai vinto uno! Kobe quest’anno a causa dei vari acciacchi calera ancora e Pau non è abbastanza personaggio per ambire a vincere un riconoscimento così importante! Come possibili rivali di Wade vedo bene Durant, ma molto dipenderà da cosa faranno i suoi thunder, stesso discorso vale per Rondo! Molto improbabile che l’MVP vada ad Howard, adirittura impossibile a Melo, CP3, Dirk, Roy e compagnia bella! Per come la vedo io sarà gara a due tra Wade e KD!
vincerà di sicuro durant, ma occhio a john wall un fuoriclasse, è un trascinatore è un leader
john wall iio lo escluderei dalla corsa all’mvp,è un rookie e i wizards non sò nemmeno se raggiungeranno i PO.
certo è un talento pazzesco,il futuro è dalla sua parte,per l’mvp io vado con uno tra durant e howard
Ok, il favorito è KD davanti a CP3, ma attenti a Stat, Rondo e Nash. Per me Wade e Lebron si annulleranno a vicenda e così faranno Gasol e Kobe. Mi pare che stranamente nessuno ha nominato Rose o Tyreke Evans e i consensi per Deron Williams siano scarsi… Certo che sarà un anno interessante!
KB24 assoluto dominatore di questa lega e spero che vinca anche il suo sesto anello,unico erede di MJ !! Altrimenti spero vinca KD