Nelle tre gare che hanno sancito il round del top 8 si è concretizzato lo strapotere di Martin Truex Jr vincitore senza rivali negli eventi di Charlotte e Kansas, che lo hanno proiettato nel round successivo; per Truex sono 7 le vittorie stagionali.
A Talladega, un ovale in cui la sopravvivenza è in mano agli dei, Brad Keselowski ha preso le parti del vincitore in un evento che come al solito è stato caratterizzato dagli incidenti, in cui ben 10 dei 12 piloti in lista per il titolo sono stati costretti al ritiro. Si salvano solo Keselowski, per l’appunto vincitore, e Denny Hamlin, quarto.
Tra gli sconfitti McMurray ha sancito la sua eliminazione con il ritiro di Talladega, mentre Larson, ritirato in Kansas, Stenhouse Jr e Kenseth colpito da un’infrazione regolamentare (7 uomini durante i pit stop quando ne sono consentiti al massimo 6) ai box è stato obbligato al ritiro: sono i quattro eliminati del round 12.
Con questi quattro piloti fuori causa, ne beneficia Kyle Busch a rischio in Kansas dopo i ritiri di Talladega e il 38° posto a Charlotte e Jimmie Johnson salvatore della sua Chevrolet ben tre volte andata in testacoda (Kansas). Si forma così il top 8 per le semifinali del campionato: Kyle Busch, Denny Hamlin, Martin Truex Jr, Jimmie Johnson, Chase Elliott, Kevin Harvick, Ryan Blaney e Brad Keselowski.
Kyle Busch è il primo finalista di questi playoff in programma per Miami Homestead grazie alla caotica vittoria della gara Martinsville ottenuta per la prima volta sotto la luce artificiale. Per Kyle si tratta del secondo successo nello storico ovale e della 43° vittoria della sua carriera. Bill Elliott è ad una sola lunghezza.
Busch però a parere di molti ha giocato un po’ sporco nelle fasi finali di gara mandando a muro un innocente Logano, il quale fuori dalla lotta per i Playoff si stava comportando come tale per ottenere una vittoria. L’impatto di Logano sul muro ha scaturito la bandiera gialla che ha mandato in fumo la grande possibilità di successo per parte di Chase Elliott.
La notte calata per gli ultimi 70 giri di gara ha visto Chase Elliott dominatore dell’ ultima parte prima della bandiera gialla (Logano) con 123 giri in testa degli ultimi 230 in programma. Infatti, con il doppiaggio di Johnson e Kahne, Elliott ha messo distanza tra sè e gli immediati inseguitori Keselowski e Busch sfruttando al meglio l’aiuto dei suoi compagni di team che hanno fatto da tappo, favorendone la fuga del leader.
Ma Elliott nelle battute finali si trova a tu per tu con un Keselowski agguerrito, forte dei due stages vinti (Stage 1 e Stage 2) nelle ore diurne dell’ evento. Entrambi danno vita ad una battaglia al limite della tenuta. Quando Elliott ottiene la prima posizione per l’ennesima volta, Keselowski apre le porte alle Toyota di Denny Hamlin e Kyle Busch. Hamlin in frenata, tampona pesantemente Elliott spedendolo contro la parete; in frantumi l’ennesimo tentativo di successo ed il passaggio diretto in finale.
I giri finali sono in mano a Kyle Busch e Truex Jr che regala a Kyle il successo e l’accesso alla finalissima per la seconda volta in tre anni. Nel 2015 si proclamò vincitore del campionato.
Sul traguardo un maxi incidente coinvolge i contendenti dei playoff, i quali chiudono la gara con le auto a pezzi. Nel post gara si accende la rissa tra Elliott ed Hamlin, con quest’ ultimo a ricevere i fischi del pubblico.
La classifica dopo la gara di Martinsville, quando restano solo due gare (Texas e Phoenix) per chiudere il round e sancire il top four per la finale è come segue:
1- Kyle Busch 1 vittoria
2- Martin Truex Jr 4117
3- Brad Keselowski 4079
4- Kevin Harvick 4053
5- Jimmie Johnson 4050
6- Ryan Blaney 4047
7- Denny Hamlin 4045
8 Chase Elliott 4027
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare