Nella notte di Daytona Ricky Stenhouse con una prova di forza conquista la Coke 400 in scena sull’ omonimo gigantesco ovale della Florida.
Nonostante una gara passata quasi inosservata, Stenhouse è apparso dal nulla dalle retrovie a meno di 10 giri dal termine e , quando una caution ha portato la gara all’ overtime ha avuto la prontezza di superare all’ ultimo giro un incerto David Ragan beffato come pilota alle prime armi con le stock car.
Ma il sorpasso effettuato da Stenhouse, sia con Ragan, sia contro Kasey Kahne a 10 giri dal termine sono stati una dimostrazione di puro controllo e dominio degli avversari, i quali non hanno potuto fare altro che restare nell’ ombra della Ford 17 del Roush Fenway Racing.
Ora, il pilota di Olive Branch ha in bacheca sia il succcesso a Talladega, sia a Daytona scoprendosi tutto ad un tratto un vero esperto dei restrictor plates che rimarca il ritorno ufficiale del suo team, che come sappiamo ha navigato in acque burrascose negli ultimi quattro anni.
Il palcoscenico della serata però non è stato solo del vincitore, ma anche di altri piloti capaci di fare bene a Daytona e di incidenti a catena che ormai, sono diventati d’obbligo nei restrictor plates.
Clint Bowyer secondo, ancora una volta ad un soffio del successo è l’unico pilota di spicco di questa top ten. Alle sue spalle giungono Paul Menard, Michael Mcdowell, Ryan Newman,David Ragan, Brendan Gaughan, A J Allmendinger, Erik Jones e Chris Buescher. Basti pensare che tutti questi piloti assieme hanno disputato 2591 gare, ottenuto solo 593 top ten ed un complessivo di 33 gare vinte durante la loro carriera. Statistiche imbarazzanti per una top ten simile in una gara di Daytona.
Se la fortuna è dalla parte di chi corre nelle retrovie, non si può certo dire lo stesso sui big del campionato: Brad Keselowski e Matt Kenseth in primis figurano vicino alla sufficienza in pagella grazie alla conquista della fase uno da parte del primo in cui ha letteralmente dominato, e alla conquista della fase due da parte del secondo dove Toyota ha monopolizzato la gara nonostante il brutto colpo incassato da Truex Jr e Kyle Busch coinvolti nel the Big One. Sia Kenseth che Keselowski sono rimasti coinvolti in incidenti che li hanno costretti al ritiro.
Tra i nomi importanti cadono sia Kevin Harvick, sia Dale Earnhardt Jr (a muro due volte) nella seconda fase. Nella terza è la sorte di Denny Hamlin, Kurt Busch, Danica Patrick, Erik Jones e Chase Elliott in una gara dove le caution hanno superato la doppia cifra.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare