In un finale al cardiopalma Ricky Stenhouse Jr ha ottenuto nella lunga giornata di Talladega la prima vittoria in carriera dopo 157 partenze ufficiali.

Stenhouse, 29 anni in forza al Roush Fenway Racing dal 2013 ha resistito ai tentativi di sorpassi dei ben quotati Jimmie Johnson, Kyle Busch e Jamie McMurray dopo un Green-White-Checkered Flag scaturito precedentemente da Ryan Newman.

Spinto Busch contro la parete nell’ ultimo rettilieneo prima della bandiera a scacchi, Stenhouse ha superato il campione 2015 con una manovra da manuale (movimento esterno-interno-esterno) dopo la vigorosa spinta di Jimmie Johnson al retrotreno della sua Ford il giro precedente. L’arrivo forsennato di McMurray , anch’egli assetato di vittoria aveva rimesso in discussione il vincitore, ma Stenhouse ha tirato fuori la grinta necessaria per regalare a Roush un’ ulteriore successo nel suo magistrale albo giunto a 137 vittorie.

Se per Stenhouse Jr è solo il primo successo in carriera dopo 7 anni nella massima serie ( full time dal 2013), Jack Roush ha chiuso in questo modo la serie negativa di 101 gare senza vittoria ( 2014 Carl Edwards a Sonoma). Sempre in termini statistici la monoposto 17 del team non raggiungeva il victory lane dal 2012 con Matt Kenseth.

La gara però non ha visto solo Stenhouse avere una Ford rampante sulle pendenze di Talladega, bensì Kyle Busch, Denny Hamlin, Brad Keselowski, Jimmie Johnson e Joey Logano essere leader a tratti, in cui ogni errore poteva costare caro.

L’errore è costato caro a Larson nelle battute iniziali, a Ryan Newman colpito da un Bowyer quasi incapace di controllare la vettura in rettilieno, ma anche a Chase Elliott pizzicato da Allmendinger, dopo il quale ben una quindicina di auto sono rimaste involucrate nell’ incidente ( tra i tanti Kevin Harvick e Danica Patrick) e Dale Earnhardt Jr, colpito più per un caso isolato di foratura nelle battute iniziali.

Vincitori e vinti messi assieme su una pista dove giocare d’azzardo è più rischioso di scommettere in un casinò di Las Vegas, hanno dato vita ad una delle gare più spettacolari degli ultimi anni in cui Stenhouse ha fatto voce grossa nel finale, per una meritata vittoria, dopo tanta fatica, risultati sottotono e problemi meccanici.

A Talladega il ritorno di Roush al vertice è come una boccata d’aria a quei team che negli ultimi hanno dominato il circus nel momento in cui Joe Gibbs non vince una gara da 9 appuntamenti, un record negativo che non accadeva da 9 anni.

La vittoria di Stenhouse, lo mette in lista per la post season e apre le porte alla gara notturna  del Kansas, l’unico ovale degli Stati centrali del paese, in programma per il prossimo Weekend

 

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.