Il passaggio da Chevrolet a Ford da parte dello Stewart Haas Racing si è rivelato vincente sia per la casa dell’ ovale blu, sia per Kurt Busch, il quale conquista per la prima volta in carriera la Daytona 500 e altrettante vittorie nei restrictor plates dopo 64 tentativi.
In un certo senso, Ford è stato il motore da battere nella giornata della “The Great American Race” in cui Team Penske, Stewart Haas, Petty Motorsports e i Wood Brothers hanno dato del filo da torcere alle rivali. Infatti, il vero leader della gara è stato Kevin Harvick con 50 giri in testa, mentre Kurt Busch, Ryan Blaney, Aric Almirola, Joey Logano, Matt di Benedetto e Trevor Bayne, tutti su Ford hanno completato la top Ten di gara.
Per quel che concerne Kurt Busch, leader di gara solo nell’ ultimo giro, la vittoria a Daytona è forse la più significativa della sua carriera dopo che che per ben tre volte era arrivato alle spalle del vincitore. Busch ha superato Kyle Larson a secco sul rettilieneo opposto al traguardo seguito a certa distanza da Ryan Blaney per compiere un mezzo giro trionfale nonostante i danni sulla vettura targata Haas e Monster Energy. Avere 29 vittorie in carriera significa eguagliare Denny Hamlin nella lista dei maggiori vincitori NASCAR, ormai prossimi a toccare quota 30; il grande Dale Jarrett dista solo tre vittorie.
La gara ha inaugurato il nuovo format divisa in fasi nelle quali Kyle Busch ne è uscito vincitore nella prima, Kevin Harvick nella seconda e per l’appunto Kurt Busch nella terza ed ultima fase di gara. Segmenti che gli hanno dato punti bonus sia per il campionato che per i playoff.
Nella top ten dei tre segmenti prendono punti svariati piloti tra cui Brad Keselowski, Joey Logano, Jimmie Johnson, Danica Patrick, Denny Hamlin e la top ten finale di gara, giusto per citarne alcuni. Di seguito i risultati della Fase 1 e 2 della Daytona 500.
Finish | Driver | Team | Race points |
---|---|---|---|
1. | Kyle Busch | Joe Gibbs Racing | 10 |
2. | Kevin Harvick | Stewart-Haas Racing | 9 |
3. | Ryan Blaney | Wood Brothers Racing | 8 |
4. | Brad Keselowski | Team Penske | 7 |
5. | Dale Earnhardt Jr. | Hendrick Motorsports | 6 |
6. | Kyle Larson | Chip Ganassi Racing | 5 |
7. | Jamie McMurray | Chip Ganassi Racing | 4 |
8. | Denny Hamlin | Joe Gibbs Racing | 3 |
9. | Jimmie Johnson | Hendrick Motorsports | 2 |
10. | Danica Patrick | Stewart-Haas Racing | 1 |
Finish | Driver | Team | Race points |
---|---|---|---|
1. | Kevin Harvick | Stewart-Haas Racing | 10 |
2. | Joey Logano | Team Penske | 9 |
3. | Kurt Busch | Stewart-Haas Racing | 8 |
4. | Brad Keselowski | Team Penske | 7 |
5. | Danica Patrick | Stewart-Haas Racing | 6 |
6. | AJ Allmendinger | JTG Daugherty Racing | 5 |
7. | Clint Bowyer | Stewart-Haas Racing | 4 |
8. | Kyle Larson | Chip Ganassi Racing | 3 |
9. | Ryan Newman | Richard Childress Racing | 2 |
10. | Ryan Blaney | Wood Brothers Racing | 1 |
L’evento, come spesso accade è stato caratterizzato dal “The Big One” scatenato da Jamie McMurray, molto aggressivo sin dalle gare precedenti a Daytona, tamponando Jimmie Johnson e a sua volta toccato da Blaney dando vita ad un maxi incidente di ben 18 auto, tra le quali Kevin Harvick, Clint Bowyer, Kyle Larson, Danica Patrick e Chris Buescher, costretti quasi tutti al ritiro della gara. Prima di loro questa sorte era toccata a Kyle Busch, Erik Jones, Dale Earnhardt Jr, al rientro nelle piste e Matt Kenseth. Mentre al giro 140, l’aggressività di McMurray paga caro coinvolgendo Ty Dillon, Daniel Suarez, rookie in sostituzione al ritirato Carl Edwards e Brad Keselowski. Tutti questi piloti, fatta eccezzione di Kyle Larson non hanno terminato la gara a pieni giri.
Più che una gara è stata una corsa di sopravvivenza mai vista finora considerato che, anche nella Xfinity Series e nella Truck, entrambe serie minori gli incidenti hanno caratterizzato di gran lunga gli eventi di Daytona.
Di seguito riporto la top ten della Daytona 500:
- Kurt Busch
- Ryan Blaney
- A.J Allmendinger
- Aric Almirola
- Paul Menard
- Joey Logano
- Kasey Kahne
- Michael Waltrip
- Matt Di Benedetto
- Trevor Bayne
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare