A poco più di un mese dall’ inizio della stagione, NASCAR ha deciso di modificare alcune regole delle tre serie che rappresentano questa categoria, a seguito di un accordo unanime tra piloti, management e proprietari.
In presenza di Denny Hamlin, Dale Earnhardt jr, Brad Keselowski e degli ex piloti Jeff Burton e Jeff Gordon, il NASCAR Executive Vice President and Chief Racing Development Officer Steve O’Donnell ha annunciato i cambiamenti.
1) Le gare saranno divise in tre segmenti: Fase 1, Fase 2 e fase finale.
Le prime due fasi garantiranno punti ai piloti presenti nella top ten di gara al termine di ogni fase: 10 punti al primo, 9 punti al secondo, 8 punti al terzo e così a scendere fino ad un punto al decimo posto di tale fase; punti valevoli per la stagione regolare.
I vincitori della fase 1 e 2 prenderanno un ulteriore punto o punti bonus, mentre i vincitori della terza fase, o meglio ancora della gara prenderanno 5 punti bonus ulteriori. Questi punti bonus conteranno all’ inizio del primo round del Chase a Chicagoland con la 27° gara della stagione. Alla fine di ogni gara si potranno ottenere al massimo 7 punti bonus (1 punto nella fase uno, 1 punto nella fase due, 5 punti bonus come vincitore della gara stessa).
La lunghezza di ciascuna delle prime due fasi corrisponderà a circa il 25-30% dei giri da completare (percentuale che varia a seconda del numero dei giri previsti e della lunghezza del tracciato).
La terza fase sarà composta dal 50% dei giri circa e porterà la gara al risultato finale. Ad esempio, il Pocono Raceway ha già rilasciato una foto che determinerà le fasi della sue gare stagionali: 40 giri per la fase 1, 40 giri per la fase 2, 80 giri per la fase finale per un totale di 160 giri e 400 miglia da percorrere. La fine di ogni fase sarà scandita dalla bandiera a scacchi la quale ricompatterà il gruppo, in attesa della bandiera verde nei segmenti centrali.
2) I punti extra ottenuti durante le prime 26 gare stagionali faranno cumulo e non azzererano il punteggio nella post season o nella Chase, che rimane invariato: 16 piloti, 10 gare, 4 piloti eliminati ogni round fino ai Faboulous 4 di Miami Homestead, gara finale del campionato. Miami-Homestead è un eccezione, i punti bonus per la gara finale non ci saranno e vincerà chi completerà l’evento davanti ai rispettivi contendenti per il titolo.
3) Alla fine della regular season a Richmond, che coincide con la 26° gara del campionato avremo un campione della stagione regolare al quale verranno dati 15 punti bonus che si trascinerà nei playoff. Inoltre, in ogni round della Chase i punti verranno pareggiati a 2000 nel primo round, 3000 nel secondo, 4000 nel terzo, ai quali vanno aggiunti la somma di tutti i punti bonus accumulati nelle gare precedenti dalla prima alla 35° gara. Non ci saranno più punti extra per chi completerà un giro in testa e chi rimarrà leader per il maggior numero di giri per gara.
4) I punti a fine gara verranno distribuiti nel seguente modo: 40 punti al vincitore, 35 punti andranno al secondo, 34 punti al terzo classificato, 33 punti al quarto fino ad un punto per chi finirà dalla 36° alla 40° posizione.
In poche parole, almeno da quanto si è capito, si è voluto “complicare” il format dei vari campionati NASCAR puntando a dar peso non solo alle vittorie ma anche ai punti. Questo significa che verrà premiata la costanza dei piloti oltre ai vincitori delle singole gare o segmenti.
Magari per i piloti cambierà poco fin tanto che saranno all’ interno dell’ abitacolo, ma tutti coloro che seguiranno le gare dall’ esterno dovranno usare carta e penna per fare un calcolo più che preciso per il pilota preferito.
Daytona non è lontana e il 26 di Febbraio avremo un primo test di questo format apparentemente poco convincente, ma che dovrà essere testato alla prova dei fatti.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare