Era la gara ad eliminzione diretta di questi “quarti” di finale del Chase for The Sprint Cup Series, nel quale solo otto dei dodici piloti rimasti sarebbero avanzati. Dopo le vittorie di Johnson a Charlotte e Harvick in Kansas, a completare il trittico è stato Joey Logano su Ford, conquistando Talladega per la seconda volta in un anno.
Nonostante la penalizzazione subita nelle fasi iniziali di gara causa martinetto sollevatore incastrato sotto la vettura dopo un pit-stop, Logano è riuscito nei restart ad essere il migliore di tutto plotone nella parte finale di gara battendo il compagno della casa Ford Brian Scott del Richard Petty Enterprises e Denny Hamlin su Toyota del Joe Gibbs Racing.
La fortuna di Logano, se così si può chiamare, è arrivata sul filo di lana con la rottura dei motori del suo compagno di Team Brad Keselowski e di Martin Truex Jr fino a quel momento auto imbattibili in pista. Per questi ultimi due addio speranze per il titolo; due piloti che avrebbero meritato di arrivare alla finale di Homestead, ma come ben si sa Talladega è un terno al lotto, e la fortuna ha voluto ancora una volta Joey Logano sul gradino più alto del podio.
A completare il top five di giornata ci pensano Kurt Busch, anch’egli nel top 8 della classifica per passare al prossimo round e Kevin Harvick, il quale a fine gara se la prende con Kurt, suo compagno di team per una presunta strisciata nella fiancata della Chevrolet numero 4 di Harvick.
I restanti quattro piloti a passare il turno solo le quattro Toyota del Joe Gibbs Racing, tre delle quali hanno galleggiato tra la 40° e la 30° posizione; ovvero Matt Kenseth, Kyle Busch e Carl Edwards. L’ultima Toyota, quella di Denny Hamlin ha dovuto metterci più impegno per superare questo turno avendo Chase Elliott, che puntava alla vittoria e Austin Dillon pronti a fargli passare la gara un vero e proprio incubo.
Elliott, supportato dal suo compagno di team Jimmie Johnson, ha provato in tutte le maniere a riscuotere il tanto agognato successo, unica carta valevole per passare il turno, vista la caterva di punti da recuperare. Austin Dillon invece ha provato l’impresa o meglio ancora il recupero da metà schieramento.
Con Elliott tagliato fuori negli ultimi giri, Dillon ed Hamlin hanno sudato per recuperare ogni posizione disponibile in gara. Hamlin come detto in precedenza ha chiuso al terzo posto mentre Dillon figura al nono posto di gara. Alla fine dei conti i due piloti erano a pari merito in base al punteggio, ma le regole della NASCAR dicono che chi completa l’ultima gara del round nel miglior piazzamento possibile rispetto agli avversari passa il turno. Di conseguenza Hamlin si è salvato eliminando Austin Dillon.
Ora, il prossimo round include le gare a Martinsville il 30 Ottobre, in Texas il 6 Novembre e Phoenix il 13 Novembre. Questo round sancirà i quattro finalisti che si giocheranno il titolo a Miami Homestead il 20 di Novembre.
Infine, ricordo i piloti superstiti per il Round 8: Jimmie Johnson, Kevin Harvick, Kurt Busch, Joey Logano, Matt Kenseth, Kyle Busch, Denny Hamlin e Carl Edwards: 4 Toyota, 3 Chevrolet e 1 Ford.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare