Il Chase for the Sprint Cup è appena scattato e tra i 16 piloti presenti giunti fino a questo punto della stagione figurano nomi che possono dire la loro o meno, durante le prossime 10 gare che sanciranno il campione Nascar 2016.
I Favoriti
Sulla base dei numeri di stagione e di come la Toyota si sta comportando, con 16 successi in 26 gare Kyle Busch, Martin Truex jr sono le punte di diamante del motore nipponico, giunto dopo nove anni all’ apice del suo potenziale.
Kyle Busch è campione uscente non vorrà lasciare andare un secondo titolo, tra le altre cose consecutivo, che qualora accadesse sarebbe solo il terzo pilota negli ultimi 19 anni a farlo. Dalla sua ha il maggior numero di vittorie in stagione, 4 (come Keselowski) e la bellezza di oltre 1200 giri in testa.
Martin Truex Jr dal canto suo sta eguagliando i risultati della stagione scorsa con la differenza che corre con il motore nipponico anzichè la Chevrolet. Truex Jr avendo già due successi in stagione con oltre 1200 giri al fronte come Kyle, è destinato almeno sulla carta ad arrivare in finale.
Lasciando le Toyota si può aggiungere a questa lista Kevin Harvick e Brad Keselowski. Una Chevrolet ed una Ford. Per Harvick si tratta della terza stagione consecutiva ai massimi livelli, dopo il titolo del 2014 ed il secondo posto nel 2015. E’ il terzo pilota con oltre 1000 giri in testa e 21 top ten stagionali, due successi a Bristol e a Phoenix che la dicono lunga sulla sua costanza nei risultati. E’ di certo la miglior Chevrolet in campo ed è l’unico pilota ad aver raggiunto la finale nei due Chase precedenti. La finale sarebbe a portata di mano ma dovrà fare i conti con le Toyota.
Infine, Brad Keselowski ritornato dopo qualche annata opaca dopo la conquista del titolo 2012. Per lui con 4 successi può essere la vera opportunità per battere anche Kyle Busch che spesso, anche nella serie minore gli era davanti. Potrebbe essere il ritorno di Ford ai al top dopo 13 anni.
Gli Outsiders
Tra i restanti piloti del gruppo figurano tre piloti che potrebbero fare bene o dare sorprese in questo Chase. Chase Elliott, Jimmie johnson, Carl Edwards.
Per il giovane Chase Elliott è il debutto nella sua stagione da rookie ma mostra potenzialità che non si vedevano da Jimmie Johnson nel 2002. A bordo di un’ auto storica il 20enne di Dawsonville ha nelle mani la possibilità di arrivare almeno in semifinale. Ha già dimostrato grazie alle statistiche, con svariati top 5 ed un paio di secondi posti di avere la vittoria di gara dietro l’angolo, e se non si farà prendere dall’ emozione potrebbe essere un vero outsider per questo Chase.
Storia simile ma diversa per Jimmie Johnson, pilota dalle mille battaglie, vittorie e titoli, 77 vittorie e 6 titoli all’ attivo per la precisione, non ha digerito questa nuova modalità tanto da sprofondare nella classifica, ma se dovesse passare il primo turno sarà un cliente ostico nelle fasi successive. Sono 35 i successi tra Dover, Charlotte, Texas, Phoenix e Martinsville.
Un altro outsider è Carl Edwards. Su Toyota ha corso bene quest’anno, forse meglio di Hamlin. La costanza è la sua forza e se riuscirà a farla valere come ha fatto ad inizio stagione potrebbe essere il Ryan Newman del 2014 o il Martin Truex del 2015.
Le Mine Vaganti
Due nomi. Kyle Larson e Denny Hamlin: Larson il giovane pilota del Ganassi Racing è al top della forma nelle ultime gare. Una tempistica azzeccata se si considera che vincendo in Michigan a due gare dall’ inizio del Chase si è guadagnato il pass per la post season. E’ un pilota di grandi doti che a volte lo portano ad esagerare e rovinare così le sue gare ma giunge sempre quando meno te lo aspetti. E’ un pilota da semifinale.
Per quel che concerne Denny Hamlin si può certo dire che dopo Daytona si è “rilassato” per poi risvegliasi nelel fasi finali di stagione con le vittorie al Glen e a Richmond. Potrà certo contare sull’ affidabilità del motore Toyota e sul più veloce team ai pit stop, ma dall’altro dovrà fare i conti con il passato in cui perse il titolo nel 2010 a favore di Johnson nell’ ultima gara e sulla caterva di eccessi di velocità in stagione ben 12.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare