Per il pilota di Rochester Hills è stata una serata perfetta. Ha condotto la gara per 115 giri su 160 complessivi aggiudicandosi la Coke 400 per la prima volta in carriera, il tutto condito da un posto nella la storia dei motori: si tratta della 100° vittoria in Nascar di captain Roger Penske dal 1991 diventando il solo settimo team di sempre a raggiungere tale traguardo.
Il successo di Keselowski gunge in concomitanza con la sua partenza numero 15 nel grande ovale americano aggiornando a tre le vittorie stagionali ( Las Vegas, Talladega e Daytona) e a 20 i successi totali in carriera. Un risultato che gli consente di eguagliare Speedy Thompson e superare cosi grandi nomi come Fonty Flock, Buddy Baker e Davey Allison; i prossimi sono l’ex Richard Childress Jeff Burton, Benny Parsons ed il primo campione Nascar del nuovo secolo Bobby Labonte fermi a quota 19.
La gara, lunghissima nonostante le poche bandiere gialle, si completa con un overtime che ha visto Keselowski rimanere in testa fino alla fine seguito da Kyle Busch mentre Kurt finiva in testa coda dopo essere stato “pizzicato” da Logano sul rettilineo d’arrivo.
La top ten si completa con nomi insoliti che non ti aspetti e che hanno reso la gara più interssante finendo davanti a nomi di grosso spessore. Dietro a Kyle Busch, secondo tornato alla ribalta dopo alcune gare opache, seguono nell’ ordine Trevor Bayne, Joey Logano, Ricky Stenhouse Jr., Kyle Larson, Austin Dillon, Greg Biffle partito dalla pole, Clint Bowyer e Michael McDowell. Per la prima volta negli ultimi tre anni figurano i tre piloti di Roush nel top ten, Bayne, Stenhouse e Biffle.
La prova è stata caratterizzata dal famoso the “Big One” che ha coinvolto ben 22 auto delle 40 presenti alla partenza. Al giro 90 l’incidente scatenato da McMurray, sfiorato da Johnson ha sbaragliato la concorrenza di gara mettendo fuori uso grossi nomi tra i quali Danica Patrick, Jimmie Johnson, Jamie McMurray, Kevin Harvick, Chase Elliott e Matt Kenseth. A loro si aggiungono Dale Earnhardt Jr Jr, Martin Truex Jr, Greg Biffle e Ryan Newman leggermente danneggiati.
Dopo di loro a farne le spese è stato il vincitore di Sonoma Tony Stewart in forte lizza per la vittoria, si è ritrovato con Casey Mears e Carl Edwards che lo hanno messo, in parte, fuori gioco.
Finita Daytona la Nascar si sposta nello stato centrale del Kentucky, dove l’omonimo ovale entrato a far parte del calendario nel 2011 attende i piloti su asfalto nuovo tutto da studiare.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare