A Phoenix prima vittoria stagionale per Scott Dixon. Portatosi in testa al giro 96, il pilota neozelandese non ha mollato il comando per il resto della gara portando a casa il 39° successo in carriera, il 101° per il team di Chip Ganassi. Episodio chiave la foratura di Juan Pablo Montoya, vincitore della prima gara stagionale a St.Petersburg ed in testa fino a quel momento. Il colombiano ha portato a casa un nono posto a fine gara. Sfortuna anche per il compagno di squadra e polesitter Helio Castroneves, rallentato da una foratura dopo aver guidato in testa i primi 39 giri. Gli altri due piloti del Team Penske, Simon Pagenaud e Will Power, hanno invece occupato gli altri due posti sul podio, con il francese che adesso è anche leader della classifica con 83 punti, 4 in più di Dixon e 9 in più di Montoya.
Dopo il disastro in qualifica, l’orgoglio Honda è stato parzialmente salvato da Graham Rahal. Partito 19°, il pilota americano è riuscito a risalire fino alla top 5, attaccando nel finale pure il quarto posto di Tony Kanaan. Ryan Hunter-Reay avrebbe potuto essere il migliore tra gli Honda e puntare al podio se in due occasioni non fosse stato rallentato da una bandiera gialla uscita in un momento sfavorevole per la sua tattica di soste al pit. Alla fine il pilota americano ha chiuso decimo, migliore dei piloti dell’Andretti Autosport. Da segnalare il settimo posto del rookie Max Chilton.
Nella gara Indy Lights dominio di Kyle Kaiser (Juncos Racing). Partito dalla pole position, il pilota americano è rimasto in testa per tutti i giri della gara, precedendo Ed Jones e RC Enerson.
Sono un grande appassionato di sport americani, in special modo di basket NBA e football NFL, ma soprattutto di automobilismo. Considero la IndyCar la migliore categoria al mondo per spettacolo, sportività e completezza dei piloti. Ho assistito di persona alla 500 Miglia di Indianapolis 2008, uno spettacolo indescrivibile.