È Scott Dixon il campione 2015 della Verizon IndyCar Series. Il pilota neozelandese disputa la solita eccellente gara fatta di un compromesso tra velocità e controllo dei consumi e vince la gara finale della stagione a Sonoma, mentre Juan Pablo Montoya si rende protagonista di un contatto con il compagno di squadra Will Power e chiude soltanto al sesto posto. Con questo risultato Dixon e Montoya chiudono appaiati a quota 556 punti, ma il titolo va a Dixon per il maggior numero di vittorie stagionali.
Al via Power tiene bene il comando dalla pole e sfila primo davanti a Josef Newgarden, Ryan Hunter-Reay e Montoya, mentre Graham Rahal parte male e da sesto scende nono. A causa delle temperature elevate le gomme degradano in fretta e costringono quasi tutti ad anticipare le soste, con Tony Kanaan e Dixon che aprono le danze tra i big al giro 13 e 14. Power, Newgarden e Rahal si fermano al giro 15, con Simon Pagenaud che si ferma in pitlane per far ripartire liberamente Power ma quasi rischia il contatto con Newgarden. Chi invece va più lungo nelle soste sono Sebastian Saavedra e Marco Andretti, che si portano brevemente in testa. Quando la situazione si stabilizza, Power guida davanti a Newgarden e Dixon, con Montoya quinto e tranquillamente in zona titolo.
Al giro 33 arriva la prima caution, per la vettura di Luca Filippi che procede lentamente in pista. Praticamente metà del gruppo, e tutti i primi, ne approfittano per la seconda sosta, mentre fuori restano chi l’ha già compiuta e chi la deve ancora effettuare. Al restart il momento clou della gara e del campionato: Power cerca di superare Newgarden, arriva un po’ lungo e rientrando in traiettoria chiude su Montoya che lo tocca. Power finisce in testacoda e Montoya danneggia l’ala anteriore, col risultato che entrambi devono rientrare al pit scivolando in fondo al gruppo. Al restart al giro 42 il più in palla è Kanaan, che supera prima Andretti e poi Saavedra e si porta in testa. Ma col passare dei giri anche chi è restato fuori rientra al pit, e Dixon si ritrova in testa davanti a Newgarden, Rahal, Charlie Kimball e Ryan Briscoe, mentre Montoya dietro è impegnato in una disperata rimonta. A circa 25 giri dal termine arriva la terza ed ultima sosta per il gruppo di testa, che è fatale a Newgarden che perde un giro a causa dello spegnimento del motore.
Al giro 64 nuova caution per un botto di James Jakes. In testa è sempre Dixon davanti ad Hunter-Reay, Kimball e Briscoe, che al restart viene superato da Kanaan, mentre Montoya è dodicesimo. Nuova caution al giro 69 per un contatto Jack Hawksworth e Carlos Munoz, che erano nono e decimo. Al restart Montoya è ottavo, ed ha bisogno di arrivare quinto per vincere il titolo. Una mano d’aiuto gliela dà Sebastien Bourdais, tamponando Graham Rahal e mettendo fuori gioco entrambi. Montoya è così sesto a cinque giri dalla fine, deve passare Briscoe per vincere il titolo ma non riesce ad avvicinarsi mai abbastanza da sferrare un attacco. Dixon vince così gara e titolo, il quarto personale e l’undicesimo per il Chip Ganassi Racing, che a Sonoma vince anche la sua gara n.100.
Sono un grande appassionato di sport americani, in special modo di basket NBA e football NFL, ma soprattutto di automobilismo. Considero la IndyCar la migliore categoria al mondo per spettacolo, sportività e completezza dei piloti. Ho assistito di persona alla 500 Miglia di Indianapolis 2008, uno spettacolo indescrivibile.