Ormai nessuno ferma più Kyle Busch nella sua rincorsa verso le vittorie nelle singole gare e la sua possibile entrata nel Chase il settembre prossimo.
Il pilota del Joe Gibbs Racing ha battuto in volata Joey Logano, ancora una volta beffato come nella gara precedente in New Hampshire, e Kevin Harvick leader per quasi metà gara.
Le Toyota del Gibbs Racing hanno mostrato recentemente di essere molto competitive piazzando le loro auto nella top ten; infatti i primi giri di gara hanno visto Carl Edwards, neo arrivato nel team, prendere le redini della corsa fino al primo pit stop, dopo il quale è stato Harvick a prendere in mano la situazione con estrema comodità.
Le auto giapponesi però non si sono arrese e grazie ad un Kyle Busch assetato di vittoria e a Hamlin e Kenseth costantemente nella top ten hanno tenuto testa ad Harvick e Logano, decisamente le auto da battere per gran parte della prova.
Dopo la bandiera gialla dovuta all’ entrata di alcuni palloncini in pista, che hanno creato un mix di scalpore e divertimento tra i vari piloti, la sfortuna colpisce Jeff Gordon, alla sua ultima Brickyard in carriera che urta un’ incolpevole Bowyer scatenando una nuova caution di giornata.
Gordon chiude la carriera di Indianapolis con 5 vittorie, 17 top ten e 525 giri in testa per un totale di 22 gare disputate.
Oltre a lui, un’ altro possibile Chaser è stato toccato dalla sfortuna: Aric Almirola è finito a muro a 57 giri dal termine nel rettilineo opposto a quello principale. Da quel momento la gara si congela, colpita da continue caution che la renderanno monotona con tante ripartenze ravvicinate e culmineranno con un green-white checkered flag.
Kyle Busch, uno dei migliori del campionato nelle ripartenze ha bruciato Logano a tre giri dal termine senza permettere all’ alfiere della Ford la possibilità del sorpasso conquistando la quarta vittoria nelle ultime cinque gare.
Ora, Kyle a soli 30 punti da Gilliland si avvicina pericolosamente alla 30° posizione che spererà di cogliere a Pocono, il difficile triangolo situato in Pennsylvania.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare