E’ Carl Edwards il vincitore della gara più lunga della stagione svoltasi domenica 24 maggio grazie ad una strategia azzeccata con l’aiuto del crew chief Darian Grubb. Dietro di lui è giunto un sorprendente Biffle su Ford e Dale Earnhardt Jr su Chevrolet.
Edwards, eccezionale nell’ amministrare le gomme e la benzina della sua Toyota per completare le 600 miglia, era con altri cinque piloti, Biffle, Earnhardt Jr, Almirola,Kenseth e Newman ma con una strategia di gara completamente diversa dai leader della sera, che gli ha permesso di avere il vantaggio di un giro al momento del pit stop di Truex Jr a 22 giri dal termine, ma un minor grip delle gomme con un conseguente calo di performance.
Infatti, il momento chiave è giunto a 38 giri dal termine, quando Hamlin ha effettuato l’ultimo pit stop “fuori programma” dopo che a 59 giri aveva preso in mano la gara ai danni Truex Jr , leader incontrastato per 131 giri.
Truex a quel punto è rimasto in testa per altri 16 giri seguito da Harvick ed altri sette piloti con la stessa strategia hanno dovuto rifornire, dando via libera ad Edwards, che a quel punto sperava di giungere al termine con la poca benzina rimasta.
Il controllo a distanza su Biffle ha portato Edwards ad incrementare il distacco da due a cinque secondi nell’ arco di pochi giri, ma il problema più grosso era rappresentato da Truex Jr quasi tre secondi al giro più veloce di lui .
Alla fine la rincorsa di Truex alla disperata ricerca del successo, dopo una stagione finora a dir poco favolosa, non è stata sufficiente per vincere la gara rimanendo staccato di cinque secondi. Basti pensare che ha 21 giri dal termine, quando Truex è uscito dalla pit lane per l’ultima volta aveva si e no oltre un giro di distacco, ovvero circa 32-33 secondi da Edwards, a dimostrazione del drastico calo delle gomme Goodyear.
Quindi, altro errore fatale di Truex dopo quello in Kansas e con lui Jimmie Johnson, maestro di questo ovale, finito in testa coda ben due volte nel corso dalla gara: la prima senza danni fisici alla vettura, mentre la seconda lo ha costretto ad andare al garage.
Ottimo ritorno di Busch Jr dopo dodici gare saltate causa l’infortunio di inizio stagione, alla fine undicesimo dietro a suo fratello Kurt Busch. Kurt, dal canto suo è semplicemente scomparso dopo 118 giri in testa nelle battute iniziali e centrali di gara, forse la notte ha giocato brutti scherzi alla sua sua Chevrolet.
Una gara intensa e ricca di emozioni che solo pochi tracciati sanno dare, soprattutto per il passaggio dal pomeriggio alla notte che cambia completamente il comportamento delle monoposto in gara.
Edwards ne esce così vincitore diventando il terzo pilota del team Gibbs Racing a iscriversi per la prossima post season.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare