Jimmie Johnson ha vinto per la terza volta di fila la prova di Forth Worth in Texas dopo aver comandato la gara per 191 giri dei 334 previsti.
Il sei volte campione Nascar, ormai fuori dalla lotta per il titolo ha dimostrato una volta di più di saper vincere con autorità e tenacia. Per Johnson la vittoria in Texas significa avvicinarsi a Dale Earnhardt con 76 vittorie, un grande di questa categoria. Al momento è ottavo nella classifica di tutti tempi e Jeff Gordon, suo compagno di team, nonchè proprietario della Chevrolet 48 di Johnson, è a sole 22 lunghezze. Vincere in Texas è stato un bel riscatto per lui, dopo tante prove opache e ben tre mesi digiuno.
Harvick, Keselowski, Gordon e Kenseth sono stati i rivali di Johnson: i quattro piloti che lottano con tenacia per le quattro posizioni disponibili a Miami dovranno aspettare la tappa di Phoenix per sapere se potranno essere contendenti finali per il titolo Nascar 2014.
La vittoria di Johnson, come quella di Earnhardt jr la settimana scorsa ha complicato le cose ai chasers i quali non hanno avuto la possibilità di successo per garantirsi il pass. Solo Gordon c’è andato vicino per la seconda volta di fila quando con un distacco rassicurante a pochi giri dal termine una caution ha rimesso tutto in discussione.
Poi, il successivo contatto con Keselowski, il quale ha causato all’ l’ex “wonder boy” Gordon la foratura della posteriore sinistra ha portato il californiano ad arretrare nella classifica chiudendo la gara con un misero 29° posto.
A quel punto si sapeva che Gordon non sarebbe stato zitto e, a fine gara è andato direttamente da Keselowski a chiedere spiegazioni ma notando l’indifferenza del campione 2012 (in quell’ istante si vede perfino Harvick da dietro che spinge Keselowski), i due sono arrivati alle mani.
Onestamente parlando Gordon è solitamente calmo in questo tipo di situazioni per cui la sua reazione è comprensibile; il problema è che Keselowski non ammette colpe, anzi vuole avere ragione, quando al giorno d’oggi tra fan e piloti è uno dei meno amati.
I chasers si sono “scambiati” le posizioni della gara precendente, ovvero coloro che hanno chiuso male nella prima prova del round, hanno chiuso bene in Texas: Harvick secondo, Keselowski terzo, Edwards nono e Hamlin decimo, gli altri quattro figurano un pò indietro dato che sono rimasti coinvolti in qualche contatto nelle fasi tardive della gara. Newman e Kenseth che si sono toccati in pieno rettilineo, hanno chiuso 15° e 25° rispettivamente, mentre Logano causa bulloni e forature varie si è salvato chiudendo 12°.
La situazione in classifica ora, in base ai risultati del Texas è stata in parte sconvolta e Phoenix sarà cruciale per determinare i quattro finalisti. Questo tipo di situazione, che forse in pochi si aspettavano, porterà nervosismo in pista.
Infatti, ora è Hamlin in testa a pari merito con Logano, Newman è secondo a soli due punti di lunghezza mentre Gordon, quarto mantiene il misero di vantaggio di 6 punti tra lui e l’ottava posizione. Per cui, la tappa in Arizona sarà una gara al cardiopalma fino all’ ultimo giro per decretare i magnifici quattro!
1 Joey Logano 4072 Leader
2 Denny Hamlin 4072 Leader
3 Ryan Newman 4070 -2
4 Jeff Gordon 4060 -12
5 Matt Kenseth 4059 -13
6 Carl Edwards 4059 -13
7 Brad Keselowski 4055 -17
8 Kevin Harvick 4054 -18
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare