Nella seconda visita stagionale all’ ovale più corto della categoria, il “paperclip” di Martinsville dove bisogna accelerare e frenare per ben 1000 volte Dale Earnhardt jr ha colto finalmente il primo successo in questo storico tracciato, l’unico rimasto dalla nascita della Nascar nel 1949.
Il figlio del grande Dale Earnhardt Sr ha tenuto testa alta a Gordon nel tratto finale della prova, dopo una gloriosa rimonta dal 23° posto iniziale. Un successo che va agli scomparsi del team Hendrick di 10 anni fa, quando tutti gli otto a bordo dell’ aereo in direzione di Martinsville morirono nell’ incidente. Proprio nel 2004 la gara fu vinta da Johnson, sempre del team Hendrick e a dieci anni distanza la storia si ripete in commemorazione a loro.
Ad ogni modo se non avesse vinto Jr, la gara sarebbe andata a Gordon semplicemente mostruoso nel suo rendimento: 130 giri in testa, nelle lunghe fermate la sua Chevrolet rendeva meglio di chiunque altro ed infine ha risalito il plotone per due volte con una semplicità e precisione di un veterano che di ritiri non ne vuole sapere. Anzi, alla sua età e dopo oltre 20 anni carriera il grande Jeff riesce ancora a far gioire i tifosi. Un Gordon che se avesse vinto avrebbe staccato il biglietto per Miami, ma ad ogni modo è il leader del campionato.
Tra i colpiti di Martinsville troviamo Jimmie Johnson, ormai fuori dalla lotta, ma tra i Chasers ci sono due grandi nomi: Kevin Harvick e Brad Keselowski.
Il californiano in forza allo Stewart-Haas ha dovuto compiere una rimonta a dir poco spettacolare nelle fasi iniziali, basti pensare che, scattato 32°, dopo appena 70 giri era già nel top ten tanto da metterlo come vero contendente per la vittoria della gara, ma com’è capitato spesso in stagione, la sfortuna ha colpito Harvick duramente. Il contatto con Kenseth lo ha forzato ad un temporaneo ritiro e al ritorno in pista senza cofano ha cercato di salvare il salvabile.
Per lui una 33° posizione che lo costringe già in Texas a fare salti mortali per vincere il titolo, cosa non semplice ma non impossibile.
Keselowski invece si ritrova a remare contro corrente per la seconda volta in questo chase: dopo aver saltato una marcia ha creato un tappo dietro di lui creando un vortice di auto accidentate. Brad però ha dovuto riparare il cambio e il risultato è un misero 31° posto. Chiamato ad uno sforzo supremo in due tracciati che non gli si addicono, Keselowwski rischia grosso e con lui anche Edwards giunto solo ventesimo.
Gli altri Chasers sono giunti nel top ten: Hamlin ottavo, Kenseth sesto, Logano quinto, Newman terzo e Gordon secondo. Se questa fosse stata l’ultima gara gli ultimi quattro citati andrebbero a Miami per il titolo, e al momento per loro, l’unico avversario è Denny Hamlin, salvo che i tre ritardatari non vincano. Anzi, sono quasi obbligati a vincere almeno una delle due prossime gare.
Ecco la classifica aggiornata al Goody’s Headache Relief Shot 500 di Martinsville
Jeff Gordon 4044
Ryan Newman 4041 (-3)
Joey Logano 4040 (-4)
Matt Kenseth 4049 (-5)
Denny Hamlin 4037 (-7)
Carl Edwards 4024 (-20)
Brad Keselowski 4013 (-31)
Kevin Harvick 4011 (-33)
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare