Stasera inizierà il round Eliminator, il round che comprenderà Martinsville, Texas e Phoenix prima della gara finale a Miami che sancirà il vincitore del campionato tra quattro contendenti il prossimo 16 novembre.
In base alle statistiche degli otto piloti superstistiti nel Chase andiamo a vedere chi potrebbe avanzare alla fase successiva e chi no.
Partendo dal più esperto, Jeff Gordon ha in Martinsville il suo miglior tracciato con 8 vittorie,27 top 5, 34 top 10 in 43 partenze includendo la bellezza di 15 top ten consecutivi. In Texas invece le statistiche calano dove ha ottenuto finora, “solo” 1 vittoria, 9 top 5, 12 top 10 in 27 partenze. Alternativamente qualora dovesse andare male, Phoenix è la “via di mezzo” con 2 vittorie,11 top 5 e 21 top ten in 31 partenze.
Kevin Harvick, che partirà dalla 32° posizone quest’oggi dovrà impegnarsi un pò di più per arrivare a Miami. Certo a Martinsville ha gia vinto una volta, alla quale aggiunge 3 top 5 e 10 top 10 in 26 presenze. Sfortunatamente però in Texas non ha mai visto il victory lane e in 23 partenze ha ottenuto solo 3 top 5 e 11 top 10. Il miglior tracciato per il californiano è proprio quello di Phoenix l’ultimo del round, dove è vincitore uscente ma detiene il maggior numero di vittorie tra i piloti con 5 (4 nelle ultime 5 fermate), aggiunge 8 top 5 e 12 top ten in 23 partenze. Probabilmente Harvick punterà molto sulla tappa in Arizona ma con una stagione come quella odierna, suppongo che farà di tutto per conquistare anche le due gare precedenti.
Passiamo al duo Penske: Logano e Keselowski. A differenza dell’ ottima stagione che stanno avendo questi due ragazzi, le statistiche non sono dalla loro parte anzi, sono tra i peggiori degli otto contendenti. Il 22 (Logano) può contare con la recente vittoria in Texas quest’anno alla quale vanno aggregate 4 top 5, 5 top ten in 12 partecipazioni. Statistiche che fanno di questo, il miglior tracciato per il pilota del Connecticut. A Martinsville ha al momento, 2 top 5, 3 top 10 in 11 partenze, mentre a Phoenix con altrettante partenze ha colto 2 top five e 5 top 10. Il compagno di squadra invece, non ha vittorie in tutti e tre i tracciati, l’unico tra tutti i contendenti. Complessivamente in carriera in questi tre ovali ha ottenuto solo 4 top 5 e 12 top ten in 31 partenze. In base a questo Brad dovrà dare il mille per mille nonostante la caterva di gare vinte quest’ anno.
È’ il turno di Carl Edwards alle sue ultime apparizioni con Roush e spera di regalargli un titolo che non arriva dal lontano 2003. Edwards che ha chiuso due volte secondo in campionato, a Martisville si è sempre ritrovato con le gomme affossate all’ asfalto e in 20 presenze ha ottenuto una sola top five e 5 top 10 a dimostrazione di risultati scarsissimi. Ma passato il “paperclip” di Martinsville, Edwards dovrebbe macinare qualcosa di meglio: In Texas ha colto 3 vittorie ( massimo tra i piloti attivi insieme a Johnson), 6 top 5 e 8 top 10 in 19 partenze. Anche a Phoenix le sue statistiche sono positive: 2 vittorie, 7 top 5 e 12 top 10 in 20 presenze. Un Edwards che finora ha contato sulla regolarità me che ora dovrà tirare fuori quelle unghie da leone se vuole sperare per il titolo.
Altro pilota da tenere d’occhio è Ryan Newman, il laureato del gruppo o meglio ancora, come tutti lo conosciamo: “The Rocketman”. Ha vinto sia Martinsville, sia in Texas, sia a Phoenix e gli ovali corti, in questo caso gli sono a favore. A Martinsville ha colto 1 vittoria, 7 top 5 e 11 top ten in 25 partenze. Forth Worth è il peggior tracciato e all’ attivo ha 1 vittoria, 3 top 5, 5 top 10 in 22 partenze. A Phoenix le cose vanno meglio e oltre alla vittoria ottenuta aggiunge 8 top 5 e 10 top 10 in 24 presenze. Un Newman che prima di Talladega figurava tra i primi 4 della classifica e chissà, quest’anno magari è la sua annata.
Infine abbiamo i due di Joe Gibbs, Denny Hamlin e Matt Kenseth. Il numero 20 ha nel Texas il miglior tracciato e le statistiche surclassano quelle di Martinsville e Phoenix: due vittorie, 13 top 5 e 17 top 10 in 24 partenze nelle lande dei cowboy. Facile dire che questo sarà il tracciato in cui Matt darà il tutto per tutto, anche perchè Martinsville soprattutto è tutt’ altro che certezza: zero vittorie, 4 top 5 e 10 top 10 in 29 presenze. Phoenix invece è l’opzione intermedia con 1 vittoria, 5 top 5, 9 top 10 in 24 partenze. Kenseth che è ancora a seccco di vittorie quest’ anno considerato che l’anno scorso ne vise sette. questo la dice lunga sulla sua regolarità ed una vittoria lo potrebbe lanciare verso il suo secondo titolo della carriera.
Hamlin invece, è uno di quelli messi meglio: Martinsville è l’ovale più quotato, ed è anche il tracciato di casa dato che è un virginiano di Chesterfield. ad ogni modo ha 4 vittorie, 9 top five e 13 top 10 in 17 partenze. Texas e Phoenix per lui si equivalgono: 2 vittorie, 5 top five e 9 top 10 in 17 presenze per il primo, 1 vittoria, 8 top 5, 9 top 10 in 18 presenze per il tracciato dell’ Arizona.
Alla fine in base a queste statistiche solo tre piloti hanno ottenuto vittorie in tutti e tre i tracciati: Gordon, Hamlin e Newman. Vittorie che si rivelerebebro importanti già che si possono avere un massimo di tre vincitori in questo round e i finalisti saranno quattro.
Quindi le vittorie contano, se tre dei chasers vinceranno in ogni gara, solo uno potrà aggregarsi alla fase finale per punteggio. E detto ciò, ne vedremo delle belle.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare