Il più vecchio tracciato della Nascar conosciuto anche come “the Paperclip”, il più corto e forse il più estenuante del circuito, ha regalato a “Outlaw” Kurt Busch la prima vittoria in stagione, la seconda per il team SHR ( Harvick a Phoenix).

Kurt risalito dalla 22° posizione, dopo aver fatto a sportellate con il campione 2012, Brad Keselowski, è stato il più grande rivale di Jimmie Johnson, dominatore assoluto della gara con 296 giri in testa.

Johnson fino alle battute finali non ha avuto problemi a rimanere in testa in un tracciato da lui amatissimo nel quale ha collezionato la bellezza di 8 vittorie in 24 partecipazioni, ben 20 top five rendendolo uno dei più grandi a Martinsville.

Kurt però da lottatore nato ha voluto fare a sportellate con quell’ “invincibile” 48, sfiancandolo negli ultimi 5 giri. Kurt sul traguardo festeggia come se avesse vinto il titolo, complimentandosi con il suo team, Harvick, Patrick e Stewart ponendo fine ad un periodo senza vittoria che durava da Dover del 2011.

“Outlaw” diventa così il sesto pilota in sei gare a vincere, dimostrazione di un’ equilibrio stagionale senza precedenti : Earnhardt jr, Harvick, Edwards, Kyle Busch e Keselowski gli altri vincitori, un campionato molto indeciso sin da queste prime battute.

Nella top ten finale sono da segnalare il quinto posto dell’ australiano Ambrose, leader per 22 giri ed autore di una prestazione mai vista finora ed il solito Harvick, ormai si sa, una certezza, una rara razza di piloti che forse non esiste più sempre in agguato per cogliere qualche sorpasso importante.

 

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