Domenica scorsa nel miglio arido di Avondale è andata in scena la seconda gara stagionale della Sprint Cup Series, dove Kevin “the closer” Harvick ha stracciato la concorrenza avversaria.
Il neo arrivato in casa Stewart-Haas ha comandato senza alcun problema la bellezza di 223 giri, numeri che non si vedono da novembre, quando Six-time Jimmie Johnson dominò in Texas per oltre 300 giri.
Harvick, in pochissimi giri ha sopravanzato ogni auto, mettendo in chiaro sin da subito le sue intenzioni di vittoria; d’altronde era anche nel circuito più amato.
Questa vittoria e dominio gli conferiscono qualche dato storico di rilievo: attualmente con 5 vittorie a Phoenix è il maggior plurivincitore del tracciato con il secondo back to back della carriera ( nel 2006 vinse la prova autunnale e e quella primaverile, come in questo caso).
Inoltre tralasciando la parentesi Edwards, che vinse nel marzo del 2013, Harvick ha conquistato la bandiera a quadri tre volte nelle ultime 4 gare e per l’aggiunta con due team diversi: Il Childress Racing (2012,2013) e per l’appunto, lo Stewart-Haas (2014).
Se consideriamo solo le prime due gare, il californiano è come al solito una certezza, dato che è l’unico del quartetto Stewart-Haas (Busch, Patrick e Stewart) ad aver finito le prime due gare stagionali, garantendosi per il momento, il pass per la post season.
Earnhardt Jr, leader del campionato è stato l’unico a provare ad impensierire più volte il californiano e le migliorie sulla sua Chevy, non sono bastate per sopravanzarlo. E’ stato più un inseguimento eterno, nervoso, impensierito dalle Ford del team Penske di Logano e Keselowski, rimaste all’ altezza delle Chevrolet per tutto l’arco della gara.
A chiudere il top 6 non potevano non essere che due grandi di questa categoria: Jimmie Johnson, putroppo mai all’ altezza del vincitore e Jeff Gordon, autore di un lento e costante recupero.
Alla fine la gara di Avondale sorride a Harvick che ha agguantato il primo successo in tenuta Stewart- Haas.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare