Dover, terza prova del Chase for the Cup valida per la Sprint Cup Series: il miglio magico e conosciuto anche come “The Monster Mile” ha avuto un vincitore che ha lasciato un marchio indelebile nella sua storia.
Jimmie Johnson ha mostrato il suo strapotere incolmabile per gli avversari in una gara fluida, con poche bandiere gialle e con il solo Earnhardt jr, come possibile avversario.
La messa punto dell’ auto, perfetta sin dalla prime battute, ha dato a Johnson la possibilità di mostrare uno show di sorpassi davanti al pubblico di Dover, scatenando il boato sugli spalti; si è capito sin da subito chi poteva vincere questa prova di 400 giri e rispettando ogni pronostico, “Five Time Champ” non ha deluso passando primo sotto la bandiera a scacchi per l’ennesima volta.
Per il californiano, non si tratta di una semplice vittoria aggiunta alla magistrale lista iniziata più di un decennio fa: si tratta dell’ ottavo sigillo in carriera sul tracciato andando a superare due grandi nomi come Bobby Allison e Richard Petty, diventando il primo per vittorie a Dover nella storia della Nascar.
Il vincitore non è il primo Hendricks a far festa: anche Earnhardt Jr sorride a fine gara con uno strepitoso secondo posto, forse la miglior gara da inizio anno in cui è riuscito a comandare per almeno 80 giri. Dietro di lui Logano ha chiuso il podio dopo una gara in rimonta; ancor meglio ha fatto Gordon, partito 16° ha seguito le orme del 48 sopravanzando auto in maniera pulita, giungendo poi quarto.
Giornata amara invece per il duo di Gibbs incapaci di essere all’ altezza delle Chevrolet causa problemi di messa a punto: Kyle per questioni di sovrasterzo, Kenseth per sottosterzo. Entrambi sono usciti con il viso abbastanza tirato davanti alle telecamere, mostrando tutto il disappunto nonostante un quinto e un settimo posto finale, rispettivamente.
Anche stavolta, tra in non contendenti per il titolo il migliore è stato Jamie McMurray, rimasto a lungo nella top ten con la Chevrolet di Ganassi per poi cedere a Bowyer e chiudere comunque con un rispettabile undicesimo posto.
La strepitosa vittoria di Johnson scombussola leggermente la classifica: Kenseth mantiene la leadership ma a soli 7 punti di vantaggio sul 48, Kyle invece tiene la terza posizione.
Gordon, Earnhardt Jr e Harvick compiono un balzo in avanti scalzando Edwards e Biffle dalla top 6; speranze ormai fievoli per l’ultimo pilota di Hendricks, Kasey Kahne, ad oltre 70 punti da Kenseth.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare
One thought on “Johnson domina il tracciato più amato”