Era dal 1982 che un pilota non vinceva le due gare di Daytona lo stesso anno. Johnson con questa vittoria affianca Bobby Allison (vincitore nel 1982) in questa particolare classifica.
Siamo giunti al giro di boa con il ritorno a Daytona. La prova presenta una distanza minore rispetto alla magica Daytona di inizio anno, e precisamente 400 miglia in notturna.
Gara come al solito ricca di incidenti spettacolari, un plotone striminzito come come uno straccio pieno d’acqua e sorpassi al limite del contatto.
Uno strepitoso Jimmie Johnson prende la testa della gara intorno al cinquantesimo giro e con estrema tenacia e sicurezza sbarra la strada a coloro che lo seguono; infatti il californiano ha mantenuto la leadership per oltre metà gara, ovvero per 94 fermate.
Come dicevo ci sono stati parecchi incidenti e fra questi compare quello di Hamlin che ha coinvolto Truex Jr e Montoya. Continua dunque il suo calvario con un ennesimo pessimo risultato che lo relega alla 26° posizione in generale.
Poi la botta spaventosa di Kahne che in pieno rettilineo viene colpito dal “Canguro della Tasmania”, Ambrose spedendolo in un frontale pauroso contro le barriere. Prima di tutto ciò Hamlin ha creato un mega disastro che ha coinvolto Gordon, Kenseth, Biffle ed A.J Almendinger.
Ed infine, come di consueto e come se non bastasse, il maxi incidente all’ ultimo giro sul rettilineo finale partito da un tocco di Danica Patrick con J.J. Yeley e sul traguardo sono arrivati in rottami, Ryan Newman, Busch, Yeley, Gilliland, Casey Mears, Burton, Biffle ed ovviamente la Patrick
Alla bandiera a scacchi a festeggiare è il 48 che aggiunge un’ altro sigillo portandosi a 64 vittorie in carriera, rinforzando la leadership e dimostrando ancora una volta di essere il migliore.
Al secondo posto è giunto un redivivo Stewart, l’unico sopravvissuto del suo team incapace di sopravanzare Johnson all’ ultimo giro, mentre il solito Harvick continua a dare emozioni. Infine il mini eroe di giornata è Michael Waltrip che porta in tasca un ottimo quinto posto e a 50 anni suonati riesce ancora a sorprendere.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare
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