L’appuntamento di Detroit, valido per il campionato americano della Indycar, ha avuto luogo con la speciale formula detta “doubleheader” che ha visto i piloti gareggiare in due differenti manches che si sono corse l’una il sabato, l’altra la domenica, entrambe sul tracciato di Belle Isle, Detroit.
In gara-1 è scattato a sorpresa dalla prima fila, dopo una superba qualifica, Ernesto Viso, che ha presto pagato nei primi giri la scarsa competitività della vettura unita a qualche errore di troppo del pilota, scivolando ben presto fuori dalla top 10.
Il comando della corsa è velocemente passato a Mike Conway, partito secondo, che ha imposto un ritmo piuttosto alto al gruppo alle sue spalle, riuscendo a mantenere la testa della corsa fino al primo passaggio ai box delle vetture.
A seguito dei pit-stops Conway si è ritrovato in terza posizione ma senza perdersi d’animo ha scavalcato Wilson prima ed Hunter Reay dopo, alle soglie del quarantaduesimo dei settanta giri previsti, andando poi a costruirsi a suon di giri veloci un vantaggio assai ampio sugli inseguitori.
Il calo delle prestazioni nel finale di gara non ha comunque impensierito il leader della corsa, che ha abilmente amministrato il proprio vantaggio tagliando il traguardo in testa con più di 5 secondi di vantaggio sul secondo classificato, Ryan Hunter-Reay.
A completare il podio di giornata vi è stato uno spettacolare Justin Wilson, che ha regalato un onorevole piazzamento al team Coyne, precedendo Dixon e Castroneves. A completare i primi 10 sono giunti al traguardo nell’ordine Franchitti, Newgarden, Power, Rahal e Jakes. Solo diciassettesimo il poleman E. J. Viso.
Resta da segnalare l’incidente che ha visto coinvolti Sebastian Saavedra e Marco Andretti al giro numero 33. Il colombiano ha avuto la peggio e non si è certo trattenuto dal esprimere i suoi sentimenti nei confronti dell’avversario con un gesto non proprio ortodosso ma che incarna perfettamente l’agonismo e lo spirito acceso delle corse americane.
Qui i risultati:
Gara 1
1 Mike Conway (Honda) Rahal 70 giri
2 Ryan Hunter-Reay (Chevy) Andretti 70
3 Justin Wilson (Honda) Coyne 70
4 Scott Dixon (Honda) Ganassi 70
5 Helio Castroneves (Chevy) Penske 70
6 Dario Franchitti (Honda) Ganassi 70
7 Josef Newgarden (Honda) Fisher 70
8 Will Power (Chevy) Penske 70
9 Graham Rahal (Honda) Rahal 70
10 James Jakes (Honda) Rahal 70
11 Tristan Vautier (Honda) Schmidt 70
12 Simon Pagenaud (Honda) Schmidt 70
13 Tony Kanaan (Chevy) KV 70
14 Charlie Kimball (Honda) Ganassi 70
15 James Hinchcliffe (Chevy) Andretti 70
16 Simona de Silvestro (Chevy) KV 70
17 Ernesto Viso (Chevy) Andretti 70
18 Ed Carpenter (Chevy) Carpenter 69
19 Takuma Sato (Honda) Foyt 68
20 Marco Andretti (Chevy) Andretti 67
Ritirati
67° giro Ryan Briscoe
33° giro Sebastian Saavedra
29° giro Alex Tagliani
20° giro Sebastien Bourdais
1° giro AJ Allmendinger
Nella giornata di domenica si è corsa invece gara-2, che ha trovato nel francese Simon Pagenaud il proprio dominatore assoluto. Il pilota del team Schmidt è riuscito ad evitare per tutta la gara ogni sorta di contatto e incidente, riuscendo a cogliere il primo successo in carriera nella categoria Indycar.
E’ riuscito a prevalere su Mike Conway, fresco vincitore di gara-1, nelle fasi centrali della gara e a contenere sempre quest’ultimo per il resto della corsa. Conway ha poi perso la seconda posizione proprio nel finale grazie ad un prezioso “push-to-pass” di James Jakes.
A completare la top 10 dietro ai suddetti tre hanno tagliato il traguardo nell’ordine Dixon, Franchitti, Andretti, Kimball, Castroneves, Rahal e Saavedra.
La gara è stata caratterizzata da numerosi incidenti e contatti che hanno aumentato lo già notevole spettacolo offerto dal circuito di Detroit. L’incidente più pesante ai fini del risultato finale è stato quello occorso a Bourdais ed ad altri 10 piloti coinvolti durante il giro numero 27, causato proprio da una manovra troppo avventata del francese che ha innescato alle sue spalle una carambola.
Di seguito i risultati:
Gara 2
1 Simon Pagenaud (Honda) Schmidt 70 giri
2 James Jakes (Honda) Rahal 5″6274
3 Mike Conway (Honda) Coyne 6″0616
4 Scott Dixon (Honda) Ganassi 21″2953
5 Dario Franchitti (Honda) Ganassi 23″4917
6 Marco Andretti (Chevy) Andretti 29″0629
7 Charlie Kimball (Honda) Ganassi 29″6681
8 Helio Castroneves (Chevy) Penske 37″6446
9 Graham Rahal (Honda) Rahal 40″5396
10 Sebastian Saavedra (Chevy) Dragon 51″4543
11 Sebastien Bourdais (Chevy) Dragon 1’13″105
12 Tony Kanaan (Chevy) KV 1’14″135
13 Ryan Briscoe (Honda) Panther 1 giro
14 Tristan Vautier (Honda) Schmidt 1 giro
15 Ed Carpenter (Chevy) Carpenter 4 giri
16 Josef Newgarden (Honda) Fisher 6 giri
17 Ernesto Viso (Chevy) Andretti 9 giri
18 Ryan Hunter-Reay (Chevy) Andretti 11 giri
19 James Hinchcliffe (Chevy) Andretti 13 giri
20 Will Power (Chevy) Penske 17 giri
Ritirati
28° giro Alex Tagliani
28° giro Justin Wilson
24° giro Takuma Sato
9° giro Simona de Silvestro
1° giro AJ Allmendinger
La classifica generale vede saltare in testa Helio Castroneves a pari punti con Andretti (206). Seguono più staccati Hunter-Reay, con 191 punti, Scott Dixon, a quota 186 ed il francese Simon Pagenaud, a 177 punti grazie alla vittoria di domenica.
Just your average NASCAR guy. 16 years old from Ferrara, Italy
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