A Richmond si giunge ad un terzo di stagione regolare, ovvero la nona prova delle ventisei in programma prima del Chase.
A fare il guastafeste della gara è il vincitore dell’ Unlimited Sprint Cup di febbraio, Kevin Harvick, che cambia completamente la sua strategia di gara a 70 giri dal termine montando gomme fresche.
La tattica gli ha permesso con un’ eccellente tranquillità di recuperare le posizioni perdute giro dopo giro, fino a cominciare a slittare per agguantare la prima posizione, in quel momento occupata dall’ ex Formula 1 Montoya, autore di una strepitosa prova.
Montoya era vicino a vincere la prima gara in Sprint Cup su un ovale, ma una bandiera gialla a cinque giri dal termine ha distrutto le sue speranze di vittoria. Ad Harvick rimaneva poco tempo per superarlo e quando Vickers urta il muro della curva quattro del tracciato, tutto è cambiato.
Entrambi piloti ritornano in pista dopo il pit stop, Montoya parte al fianco di Harvick, ma per sua sfortuna si ritrova sulla linea esterna e non gli resta che subire il sorpasso dell’ avversario; Harvick vola verso il leader Jeff Burton, compagno di scuderia, andandosi a prendere una selvaggia bandiera a scacchi.
“Really, Really??” ha detto Montoya al giornalista della Fox quando è uscita la bandiera gialla seguito da una risata scherzosa. In ogni modo il Bogotano, che non vince da 94 gare chiude in quarta posizione dietro a Bowyer e Logano.
“Abbiamo avuto un’ ottima auto e un ottimo week-end. I ragazzi si sono comportati benissimo nei pit stop, quindi abbiamo fatto un ottimo lavoro tutto il giorno, nessun errore. Era di quello che avevamo bisogno” chiude Montoya.
Montoya agguanta il primo quinto posto da Martinsville nel 2011 e il primo Top ten dell’ anno. Con ancora 18 gare prima del Chase ha tutte le carte in regola per migliorare, continuando l’avventura per cercare di arrivare a quel strepitoso ottavo porto agguantato nel 2008.
Per Harvick invece, è l’ennesima gioia portata ad una squadra che manca di collettività, una vittoria sorprendente dato che il portacolori di Childress ha vacillato tra il dodicesimo e il nono posto per il tre quarti di gara. Questo dimostra inoltre l’esperienza e l’importanza di “The Closer” nella squadra, su questa rampa di lancio da Richmond cercherà in tutti modi entrare nel Chase, posto francobollato da lui, ormai da tanti anni.
C’è chi sorride e chi no: tra questi figurano Jimmie Johnson, Tony Stewart e Kyle Busch finiti in un incidente partito dal campione 2011: il primo ha chiuso dodicesimo dopo un lento recupero; un risultato che consolida il suo primato in classifica; il secondo ha nuovamente litigato con Kurt Busch a fine gara per una spinta al suo retrotreno della vettura nel finale di gara.
Kyle invece, vincitore ben 4 volte a Richmond, ha chiuso in 26° posizione.
Qui di seguito la classifica generale dopo 9 gare:
1 — Jimmie Johnson 343 –
2 +4 Carl Edwards 300 -43
3 -1 Kasey Kahne 297 -46
4 +1 Dale Earnhardt 297 -46
5 +3 Clint Bowyer 290 -53
6 -3 Brad Keselowski 284 -59
7 — Kyle Busch 278 -65
8 -4 Greg Biffle 272 -71
9 +2 Kevin Harvick 271 -72
10 -1 Paul Menard 271 -72
11 +1 Aric Almirola 258 -85
12 -2 Jamie McMurray 245 -98
13 +1 Matt Kenseth 241 -102
14 +1 Jeff Gordon 235 -108
15 -2 Martin Truex Jr. 231 -112
16 +1 Ryan Newman 229 -114
17 +3 Joey Logano 228 -115
18 — Ricky Stenhouse 224 -119
19 +4 Jeff Burton 218 -125
20 +2 Kurt Busch 216 -127
21 -5 Mark Martin 207 -136
22 -1 Tony Stewart 207 -136
23 -4 Marcos Ambrose 195 -148
24 +3 Juan Montoya 183 -160
25 -1 Casey Mears 183 -160
26 -1 Danica Patrick 169 -174
27 +1 Bobby Labonte 152 -191
28 -2 Denny Hamlin 145 -198
29 — Dave Blaney 145 -198
30 +1 David Ragan 145 -198
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare