Il quarto atto stagionale si e’ svolto sul veloce ovale di Fontana dove Kyle Busch ha saputo fronteggiare al meglio le curve del circuito. Infatti e’ riuscito a coronare un successo prestigioso, reso ancora più bello dalla vittoria in Nationwide il giorno precedente.
Il pilota del Gibbs Racing ha dovuto battagliare parecchio con i compagni di squadra, Hamlin e Kenseth ma soprattutto con un sorprendente Joey Logano, capace di tenere il suo Ford fianco a fianco con la Toyota dell’ avversario. Nonostante cio, Kyle e’ riuscito a rimanere in prima linea per la maggior parte della gara.
L’ unico “testa coda” di Kyle e’ stato nel rush finale da 20 giri nei quali sembrava non averne più; in testa c’erano Logano ed Hamlin che giravano con tempi fuori dalla norma, ma gli spettatori sapevano che questa battaglia era una rivincita di ciò che e’ successo a Bristol (Hamlin urtò Logano mandandolo a muro quando girava in seconda posizione).
In questo caso invece i due entrano appaiati alla prima curva dell’ultimo giro, si sfiorano e si toccano nel rettilineo opposto al traguardo e all’ ultima curva, Logano perde il controllo dell’ auto spedendo egli stesso ed Hamlin a muro favorendo il successo di Busch.
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In seconda posizione e’ giunto un grandissimo Earnardht Jr, capace di rimanere sempre o quasi nella top ten di gara e di certo può uscirne soddisfatto: posizione che gli garantisce la testa della classifica generale.
Edwards e Kurt Busch chiudono la top five: il primo, dimostra la solita costanza che aveva già mostrato anche a Las Vegas, il secondo invece con questo risultato resuscita dalla tomba infilando il secondo top five consecutivo.
Discorso a parte per Logano, che si ha salvato la macchina chiudendo in terza posizione, ma e’ autore anche di una lite con Tony Stewart, per averlo chiuso sulla linea bassa all’ ultima ripartenza. La miccia si accende se si ricorda che nel lontano 2004, Stewart dovette cedere a Logano la sua tanto amata auto numero 20, cosa che e’ andata un po di traverso al campione.
Un cenno obbligatorio e’ applicato alla voce Johnson, autore di una brutta gara nelle retrovie e che solo nel finale di gara ha ritrovato lo spunto giusto risalendo dalla 26esima alla 12esima piazza; a dimostrazione che il 48 continua a firmare presente anche nei momenti di difficoltà..
Infine devo citare una nota dolente in questa gara: il povero Hamlin e’ stato portato via in ospedale con l’ambulanza e sarà costretto a saltare almeno 6 gare. “Ho sentito uno scricchiolio alla schiena e ho capito che qualcosa andava storto” ha commentato il pilota.
Nella speranza che si riprenda il più presto possibile, mancherà ai tifosi un pilota capace di dare spettacolo. Nel mentre l’auto numero 11 sarà guidata dal veteranissimo Mark Martin.
Sono un grande appassionato di motori americani, che a 27 anni ha seguito le orme dei grandi campioni. Tramite la mia passione e le mie conoscenze cercherò di raccontarvi il mondo della NASCAR nel modo più dettagliato possibile. Possibilmente, cercherò di farvelo amare