I Mets dominano Philadelphia 3-1 e vincono con 24 anni di ritardo una serie casalinga di playoff: l’ultima, la NLCS 2000, si disputò nel vecchio Shea Stadium e non dentro l’odierno Citi Field, al 16* anno di storia. Prossimo step il Pennant, lontano 9 anni, per poi sognare quel titolo tanto agognato dal 1986!

Il 3 run hr di Alonso, latitante fino ad allora, e la doppia eliminazione nell’infield di Lindor, candidato MVP che si è caricato i Mets sulle spalle per tutta la stagione, hanno portato NY a superare Milwaukee e raggiungere Phila alle Division Series, in una sfida inedita per i PO nonostante l’acerrima rivalità, vista già nel 7-6 Phillies di regular season.

A loro si oppone uno squadrone senza apparenti crepe a parte il bullpen, che difatti li tradirà, con la rotazione ricca di all star da anni pregevole e resiliente per più inning sul monte fra tutte e capeggiato da Bryce Harper e Kyle Schwarber, devastanti negli 11 fuori campo delle ultime due postseason, miglior primato di sempre.

Pure Severino, Manaea e Quintana sponda Queens, rispetto alle preview di inizio anno si sono comportarti egregiamente, divenendo poi assieme al dream team lineup, a Peterson e al redento Edwin Diaz il segreto della resurrezione Mets, ad un passo dallo smembrarsi in deadline! Wheeler e Nola sono invece gli assi di Rob Thomson, mentre Sanchez ha superato nelle gerarchie Ranger Suarez, calato dopo un inizio da Cy Young.

Gara 1 proporrà equilibrio sul monte fra un bullpen game misto a due opener sponda Mets – Senga, Peterson, Garrett, Maton, Stanek – e l’ormai leggendario Zack Wheeler (9K, 111P, 30 Swing and Misses), che manterrà in bilico la partita per 8 inning, col solo punto Phillies grazie al solito leadoff home run di Schwarber al primissimo lancio di Senga, giunto così a 5 in postseason, un record.

Uscito il partente, Hoffman subisce nell’ottavo 2 volate di sacrificio, ben 5 valide e altrettanti punti da Bader, Lindor, Vientos, Iglesias e Nimmo, che porterà nel frame successivo a cinque le lunghezze di vantaggio NY contro Banks. A poco serve il doppio di Clemens, dentro per Rojas, per il definitivo 2-6 Mets, che entrano così nella storia dopo aver rimontato due volte di fila dall’ottavo inning ai playoff.

Fuochi d’artificio nella seconda gara, dominata dai battitori. Il match, che vede Sanchez partente, si sblocca nell’alto terzo col 2 run hr di Vientos, prima della replica di Alonso con Ruiz sul monte nel sesto, per l’allungo Mets (0-3). Vicini al baratro i Phillies si aggrappano al clutchness di Harper, che nello stesso parziale e con 2 out manda fuori campo la fast ball del sin lì perfetto Severino; stesso risultato avviene pochi istanti più tardi con Castellanos (3-3). Tocca poi a Nimmo rimarcare le difficoltà odierne dei bullpen, con un ulteriore home run su Kerkering.

A questo punto Mendoza si gioca di nuovo la carta Diaz prima del nono inning, ma il closer capitola dinanzi alla tripla di Stott dopo la base su ball concessa ad Harper e la singola a Castellanos; il 6-4 Phila è a responsabilità di Megill, battuto da Realmuto che porta lo stesso Stott a casa. Sembra finita ma l’ennesimo rilievo appannato prende le sembianze di Strahm, che subisce il doppio punto da Lindor e ancora Vientos (hr da 2). Sul 6-6 il ruolo dell’eroe di giornata spetta a Castellanos, grazie al walk-off che manda a segno Turner e sancisce la sconfitta di Tylor Megill e il 7-6 Phila.

In gara 3 Sean Manaea, predestinato ad Oakland per poi crollare sempre in California lato Padres e Giants, trova finalmente la serata della vita e la prima W in postseason, resistendo 7 completi inning per 91 lanci, 6K e 65 strike, vedendosi assegnata l’unica run nell’ottavo con Maton sul monte per la singola di Harper, prima che Castellanos replichi nel lancio successivo.

Nel frattempo i Mets avevano però già preso il largo dopo un grandioso gioco difensivo di Tyrone Taylor, stanando Nola e il solito deludente bullpen dei Phillies coi fuori campo di Alonso a fine secondo e Winker nel quarto, la valida di Marte che porta a casa Alonso e Nimmo durante il sesto ed infine il singolo di Iglesias contro Ruiz. Immancabile il doppio di Lindor nel basso ottavo che chiude la partita sul 2-7 Mets.

E’ lo stesso Lindor che decide gara 4, raggiungendo così Victorino e Jim Thome quali unici nella storia MLB a due postseason grand slam: l’altro era datato 2017 nelle DS fra Yankees ed Indians. Il suo crash arriva nel basso sesto frame con Estevez al lancio, dopo che il dominio Mets aveva però lasciato in base 9 uomini e l’errore di Vientos portato a casa Harper nel quarto.

Finisce 1-4 Mets con l’ottima prova degli starter newyorkesi, stavolta Quintana, mentre gli all star reliever o certezze Hoffman, Alvarado e Straham saranno fra le cause della debacle dei Phillies in questa serie.

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