Nell’American League un solo team è rimasto al vertice sin dall’opening day: sono gli Yankees di Aaron Boone, timoniere dal 2018 e garanzia di record sopra il 50% e postseason, fallita difatti soltanto lo scorso anno.

Le ultime serie perdute con Boston, Orioles, Mets e Reds e lo split a Toronto hanno portato un po’ di malumore, oltre ad aver ritoccato in negativo le sin lì magistrali performance di Gil e Rodon, vero comeback player della rosa, e imbronciato il debuttante Cole, comunque ripresosi con la vittoria al cospetto di Gausman.

Nulla ha tuttavia ridimensionato le ambizioni annuali in questo lato di New York, primo team a raggiungere le 50W e vicino all’olimpo di quasi tutte le categorie offensive e difensive.

Un gruppo finalmente amalgamato, dove alla bombers era si aggiunge un’inedita attitudine ad arrivare in base con maggiore facilità.

Non tutti i meriti sono loro ovvio, ma se ciò sta accadendo non possiamo esimerci dall’esaltare la coppia dei sogni Judge/Soto, che in pratica, e confermando il nostro prologo, domina ogni inning che li vede al piatto da secondo e terzo spot!

Judge infatti si sta confermando pure quest’anno incontrastato MVP in American League, ai vertici di ogni stats e pienamente in media per raggiungere ancora la clamorosa cifra 60 nei fuori campo; leader indiscusso di truppa in Avg, Rbi e valide, è praticamente una tassa costante per chiunque lo scruti sul colle.

La scintilla che però sta facendo sognare gli Yankees è avvenuta per l’appunto la scorsa offseason, quando una blockbuster trade da San Diego lo ha accoppiato a Juan Soto, generando il miglior one two punch di lega.

Soto è semplicemente colui che mancava per “incattivire” l’immagine dei pinstripes, il villain da affiancare al volto buono di Judge: NL batting champion 2020 e tre volte All Star, il dominicano arringa la scalmanata folla vicina all’esterno, mentre al box alterna le celebri danze provocatorie ad una incredibile disciplina che, come disse Mike Rizzo, rimanda a sua maestà Barry Bonds.

Inutile dire che il caloroso Bronx apprezza eccome personaggi come lui o Marcus Stroman, più volte nemici in passato ma ora simboli di una nuova era, che dunque appaia tecnica a grinta feroce e una generosità estrema con cui scendere in campo persino se acciaccati.

Ed è così che se il pitcher è uno dei tanti partenti affidabili (ERA 3.58/76K/7 quality start) del plotone, l’hitter segue soltanto lo stesso Judge nelle cifre d’attacco; i suoi meriti maggiori tuttavia arrivano dalla predisposizione e correre e dal rigore al piatto di cui accennavamo prima, abbinato al timore che incute, caratteristiche grazie alle quali i newyorkesi ottimizzano finalmente la penosa e cronica abitudine a raggiungere le basi senza home run.

Il primato AL in Obp è infatti esplicativo nonché clamoroso, se rapportato al 12° della passata tornata.

Inoltre, e cosa non da poco, la spericolata difesa del diamante di Soto porta i suoi frutti, dato che fra gli outfielder è quello che ha più eliminazioni ed assist: un profilo two way oramai fra i più importanti in MLB.

Basilare ai fini di questo discorso poi il recente rientro di LeMahieu, jolly dell’infield sebbene ancora in rodaggio con la mazza, l’acquisizione di Verdugo e la bella rivalità fra Volpe e Torres.

Con tanta merce a disposizione viene quindi centellinato il fragile fisico di Stanton, che risponde con medie pregevoli nonostante l’età e un contratto infinito che lo parcheggerà qui ancora a lungo.

Dicevamo infine di Boone e della sua lunga permanenza nel Bronx, dovuta principalmente alla gestione del monte, vera primizia della propria gestione e tuttora top.

Il lavoro di Blake ed Harkey anche quest’anno è difatti egregio, specialmente nella rotazione, vera pietra miliare prima delle già accennate scricchiolanti ultime serie, con i 6 partenti che stanno lanciando un numero di inning superiore al recente passato.

Se Schmidt si giocherà le sue carte con Rodon e Cortes su chi cederà lo spot a Cole, visto che il Gil versione 2024 sembra intoccabile, alla prima difficoltà ecco che lo skipper allerta immediatamente un bullpen affidabile: ERA 3.60 e WAR 1.7 secondo FanGraphs.

Fra le rivali i formidabili Orioles sono forse ancora troppo inesperti, la Central nonostante tutto appare sempre di livello inferiore e i Rangers pagano la sbornia del 2023; non ci sorprenderemmo quindi se gli ostacoli principali verso un viaggio alle World Series arrivassero ancora una volta da Houston, coi redivivi Astros in pericolosa rimonta!

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