Le London Series 2024 sono state spettacolari, sia dentro che intorno al Diamante: lo scorso fine settimana al London Stadium, impianto del West Ham United, si sono sfidati i Philadelphia Phillies e i New York Mets in una serie al meglio delle due partite per il pubblico europeo.
Io ho la fortuna di essere presente ad entrambe le partite, insieme ad Andrea di MLB Italia, per godermi uno spettacolo mai visto prima d’ora. Con una Londra invasa da cappellini e divise di Phillies e Mets sin dal venerdì sera, sotto il Big Ben, sul Tower Bridge e soprattutto a Trafalgar Square, dove si trova l’MLB Gate.
La prima partita è sabato alle 18 locali: i cancelli aprono alle 15 e io sono uno dei primi ad entrare, non voglio assolutamente perdermi i batting practice di entrambe le squadre.
Per gara 1 ho un posto dietro l’esterno centro e mi posiziono in prima fila durante il practice dei Mets: dopo una serie di tentativi andati a vuoto, Mark Vientos, terza base di NY, mi lancia la palla direttamente nel guantone, la mia prima presa (e probabilmente ultima) in Major League.
Prima che inizi la partita ho la fortuna di fare un altro incontro bellissimo: due ragazzi reggono una bandiera del Regno Unito con il simbolo dei Boston Red Sox. Fanno parte del Red Sox UK Supporters Club e non posso esimermi da scambiare due chiacchiere e una foto.
The Star-Spangled Banner e God Save The King introducono la partita: i partenti sono Ranger Suarez per i Phillies e Sean Manaea per i Mets. Dopo un inizio ottimo di entrambi, il primo a cedere è il secondo: i Phillies segnano sei punti nel quarto inning, aperti dal fuoricampo di Bryce Harper, l’uomo più atteso da me e da tutti allo stadio e chiusi da quello da tre di Whit Merrifield.
I Mets lasciano tantissimi uomini in base senza mai concludere nulla, nel frattempo Take Me Out to the Ball Game è cantato da 58,000 persone nel Seven Inning Stretch, come anche Sweet Caroline di Neill Diamond (inno dei Red Sox) nell’inning successivo. I Phillies non hanno problemi a chiudere gara 1: 7-2 e decima vittoria in stagione per Suarez.
Il giorno successivo è già tempo di gara 2: la vivo in maniera diversa anche perchè quella del giorno prima era la mia prima partita di MLB vista allo stadio dal vivo ed è stata già un successo. Tuttavia, per gara 2 ho i biglietti proprio dietro la prima base, ovvero proprio dietro Bryce Harper, uno dei migliori giocatori della lega. L’emozione è enorme.
Prima della partita Chase Utley, ex Philly odiatissimo dai tifosi dei Mets per aver procurato un infortunio a Tejada qualche anno fa, si prende una bordata di fischi prima di lanciare a Bryce Harper in prima per una cerimonial double play. Tutto ciò a 20 metri da me.
Compro il programma, alla modica cifra di 10 sterline, dove all’interno c’è anche lo scoreboard che compilerò durante la partita insieme ad Andrea. Sono proprio dietro al dugout dei Mets e sono circondato da tifosi della squadra del Queens, qualche fila più indietro di me c’è David Wright, ex capitano e leggenda dei Mets coi quali ha giocato per 14 anni.
La partita inizia alle 15 locali, i partenti sono Taijuan Walker per Philadelphia e Josè Quintana per New York: i Phillies sbloccano subito il punteggio, con il doppio gioco di Alec Bohm che manda a casa Kyle Schwarber.
La squadra di Rob Thomson incrementa il vantaggio nel quarto inning: un doppio di Edmundo Sosa e un singolo di Whit Merrifield, autore del fuoricampo da tre punti nel quarto inning di gara 1, portano il punteggio sul 3-0. Sembra la fotocopia di gara 1, con i Phillies superiori sia sulla carta che sul Diamante.
Tuttavia, questa volta i Mets sfruttano i propri uomini sulle basi: al sesto inning Brandon Nimmo batte un doppio che porta a casa Luis Torrens, subito dopo J.D. Martinez porta a casa altri due punti con un singolo, 3-3. Nell’inning successivo i Phillies tornano subito in vantaggio: David Dahl, che ha esordito in MLB da una settimana, batte il fuoricampo del 4-3 da pinch-hitter.
Nel nono inning sale sul monte Josè Alvarado come closer per Philadelphia: il venezuelano è sempre un’incognita, la può chiudere in dieci lanci come può combinare un disastro. Per mia fortuna, da tifoso neutrale e dello spettacolo, succede la seconda opzione.
Alvarado commette un errore dietro l’altro: Mark Vientos manda a casa Tyrone Taylor per il pareggio e dopo l’ennesima base su ball, le basi si riempiono. Alvarado colpisce Pete Alonso: 5-4 Mets, che incrementano ancora di più il vantaggio dopo una palla passata di JT Realmuto, 6-4 e finalmente si chiude la parte alta.
I Phillies hanno un’ultima possibilità nella parte bassa del nono, dove Reed Garett è il closer per i Mets e lancia sulla falsariga di Alvarado: riempie le basi e con l’ennesima base su ball, i Phillies segnano il 6-5. In battuta va Nick Castellanos, le basi sono piene e c’è un solo out. Il giocatore dei Phillies colpisce una palla che si pianta proprio davanti a lui ed è buona.
Luis Torrens, il catcher dei Mets, fa la giocata del weekend: raccoglie la palla, tocca il piatto di casa base per eliminare il corridore che arriva dalla terza e poi lancia in prima ad Alonso per eliminare Castellanos. Doppio gioco, partita che si chiude 6-5 per i Mets. L’ultima azione è l’essenza del baseball, in cui una sola battuta apre milioni di universi: da un possibile walk-off di Castellanos a un doppio gioco incredibile.
Il mio spicchio impazzisce di gioia, l’intervista di ESPN è per il nostro Brandon Nimmo, che ci saluta dopo aver visto la bandiera italiana proprio dietro di lui. Il weekend si chiude con una vittoria per parte, come a Seul tra Padres e Dodgers, e credo sia giusto così per quello che si è visto, per tutto il contorno spettacolare.
Grazie Baseball, grazie Londra. Emozioni così le ho vissute molto raramente.
Orso per gli amici. Amo il passatempo preferito degli americani: il baseball. Tifoso da sempre dei Boston Red Sox, ma prima di tutto tifoso del Diamante. Innamorato della fastball di Pedro Martinez, dello swing di Mookie Betts e dei fuoricampo di David Ortiz. Sogno nel cassetto: guardare una partita dal Green Monster di Fenway Park. Su Instagram racconto di baseball con la page @mediabattuta