I D’Backs iniziano gara 4 con la sensazione che avrebbero potuto essere in vantaggio 3-0 nella serie, e certamente almeno 2-1. Invece si trovano a rincorrere, con il bullpen game che è potenzialmente il più pericoloso, dato che è stato il loro reparto più debole nella stagione regolare, anche se dal primo settembre ha un ottimo 2.31 di ERA.

Mantiply è l’opener, mentre dall’altra parte c’è Andrew Heaney, che Bruce Bochy spera gli possa dare 3-4 inning, quindi una specie di long opener.

I primi a segnare sono i Rangers, nella parte alta del secondo, su un wild pitch di Castro, che poi subisce il triplo di Semien per il 3-0, e Seager contro il mancino Nelson batte l’HR del 5-0.

La partita è già indirizzata, ma nella alta del terzo i Rangers segnano altri 5 punti per il 10-0.

I padroni di casa segnano un punto nella bassa del quarto, con Heaney che riesce a chiudere 5 IP, con 80 lanci ed 1 punto subito.

L’attacco casalingo si scatena negli ultimi 2 inning, con 4 punti nell’ottavo, per l’11-5 ed altri 2 nel nono, con il closer Leclerc sorprendentemente in campo per l’11-7 finale.

Arizona alla fine batte più valide dei Rangers (12 a 11), ma si trova sotto 3-1, e la storia dice che l’86% delle serie con questo punteggio sono finite in favore della squadra in vantaggio.

I Rangers continuano a sorprendere: sono 10-0 in trasferta e 10-0 quando hanno segnato per primi in questi playoff, ed ora hanno 3 matchpoint, i primi due con Eovaldi e Montgomery sul monte, che hanno dominato nelle serie precedenti.

Arizona però spera, grazie al fatto di averli colpiti sonoramente nelle prime due gare, ed avendo Gallen e Kelly in campo.

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