In un secondo libro sulle dinastie delle quattro leghe nordamericane sarà obbligatorio citare gli Houston Astros. Perché per il settimo (!) anno consecutivo la franchigia texana si è qualificata alle Championship Series dell’American League. Dal 2017 ha vinto quattro pennant e due edizioni delle World Series, una nel 2017 e l’altra nella scorsa stagione.
Quest’anno la squadra di Dusty Baker era partita molto a rilento, a causa anche di alcuni infortuni, poi nella seconda parte di stagione è tornata la macchina da guerra che conoscono tutti e ha vinto, anche se all’ultima partita, il titolo di division dell’American League West.
I Minnesota Twins, dopo l’incredibile vittoria nella mini serie Wild Card contro i Toronto Blue Jays, non sono riusciti a stare al passo dei campioni in carica, ma sono usciti a testa altissima dopo una stagione regolare non eccellente (si sono qualificati perché erano nella division più scarsa dell’American League). Tuttavia la vittoria di una serie di postseason dopo 21 anni non si può buttare via e Minnesota, sotto la guida di Rocco Baldelli, ha dimostrato che può battere anche corazzate come Toronto.
Il format delle Division Series, per entrambe le leghe, è al meglio delle cinque partite e le prime due si giocano al Minute Maid Park di Houston, protagonista delle ultime sette edizioni della postseason di Major League Baseball.
In gara 1 Justin Verlander è sul monte di lancio per i padroni di casa e non concede punti, lasciando sei battitori sul piatto in sei inning. Bailey Ober, partente dei Twins, concede invece subito un fuoricampo a Jose Altuve al primo lancio e si tratta del 24esimo giro tra le basi per il venezuelano in carriera in postseason.
Nella parte bassa del terzo inning, con Alex Bregman in base, Yordan Alvarez colpisce la palla fortissimo verso l’esterno destro e realizza il secondo fuoricampo di serata per i texani: 3-0. Nel quinto inning le valide di Jose Abreu e Chas McCormick permettono agli Astros di aggiungere altri due punti nel tabellino: 5-0. Nella parte alta del settimo inning Verlander viene sostituito sul monte da Hector Neris, che subito concede un fuoricampo da tre punti a Jorge Polanco con due uomini in base: 5-3 e partita completamente riaperta.
Non contento del suo pessimo inizio, Neris concede un altro fuoricampo ai Twins, battuto da Royce Lewis che avvicini di un punto solo i suoi: 5-4. Nella parte bassa della stessa ripresa gli Astros recuperano uno dei quattro punti persi grazie al secondo fuoricampo di serata di Yordan Alvarez che, quando arriva il mese di ottobre, si trasforma in Barry Bonds. Negli ultimi due inning i rilievi di Houston, Bryan Abreu e Ryan Pressly, non lasciano nulla a Minnesota che viene sconfitta per la prima volta in questa postseason.
Gara 2 vede sul monte di lancio una sfida tutta latina: Framber Valdez, mancino dominicano che ha lanciato una no-hitter durante la stagione regolare e Pablo Lopez, venezuelano e al primo anno ai Twins. Valdez parte subito malissimo concedendo al grande ex Carlos Correa un doppio che porta in vantaggio i Twins. Nel secondo inning continua la serata storta di Valdez con Kyle Farmer che colpisce un fuoricampo da due punti per il 3-0 di Minnesota.
Nella parte alta del quinto Correa colpisce un singolo che porta due punti e che ricorderà per molto tempo: questi due punti battuti a casa sono rispettivamente il 62esimo e il 63esimo della sua carriera nella postseason e gli hanno permesso di superare due giganti come David Ortiz e Derek Jeter, piazzandosi al terzo posto all-time.
Nella parte alta del settimo i Twins incrementano il loro vantaggio grazie a un singolo di Edouard Julien: 6-0. L’unica consolazione per i padroni di casa è il fuoricampo da due punti del solito Yordan Alvarez, utile solo per le statistiche individuali. Ci si sposta a Minneapolis sul punteggio di 1-1 nella serie.
Target Field è teatro di gara 3 con gli Houston Astros che non hanno digerito la sconfitta in casa e partono fortissimo: dopo un singolo di Kyle Tucker che porta a casa Alvarez, Sonny Gray, uno dei migliori lanciatori dell’intera American League, concede anche un fuoricampo con due uomini base a Josè Abreu.
Quattro punti nel solo primo inning per la squadra di Dusty Baker. Nella parte alta della quinta ripresa Bregman colpisce il fuoricampo del 5-0 e nella ripresa successiva un singolo che manda a casa Jeremy Pena: 6-0. Nella stessa ripresa Willi Castro sblocca i Twins con un singolo che permette a Correa di arrivare a casa. Nel nono inning Yordan Alvarez colpisce il quarto fuoricampo personale di questa postseason e lo segue a ruota un ispiratissimo Jose Abreu: 9-1, che è anche il punteggio finale. Una partita senza storia.
Gara 4 è l’ultima possibilità per i Minnesota Twins di allungare la serie fino alla decisiva gara 5, Royce Lewis lo sa e spara subito la palla fuori al primo inning. Tuttavia, nella seconda ripresa, Michael Brantley lo imita e pareggia i conti sul tabellino: 1-1. Nella parte alta del quarto inning, con Yordan Alvarez in base, Jose Abreu conferma di essere tornato l’MVP del 2020 e colpisce un fuoricampo che dà il doppio vantaggio ai texani: 3-1. José Urquidy, partente degli Astros, concede un secondo fuoricampo agli avversari, battuto da Julien che dimezzano lo svantaggio: 3-2. Da quel momento verrà sostituito dai due soliti rilievi, Neris e Bryan Abreu, e dall’espertissimo closer Ryan Pressly, che non concederanno nessuna valida ai Twins.
La partita si chiude 3-2 e gli Houston Astros volano alle Championship Series per giocarsi un pennant interstatale contro i Texas Rangers. Queste due franchigie non si amano e l’hanno dimostrato durante la stagione regolare: la prima battaglia, quella del titolo di division, l’hanno vinta gli Astros, chi si aggiudicherà quella più importante che vale l’accesso alle World Series?
Si parte domenica 15 ottobre al Minute Maid Park di Houston. Enjoy The Show! Anche perché non c’è niente di più bello della postseason MLB.
Orso per gli amici. Amo il passatempo preferito degli americani: il baseball. Tifoso da sempre dei Boston Red Sox, ma prima di tutto tifoso del Diamante. Innamorato della fastball di Pedro Martinez, dello swing di Mookie Betts e dei fuoricampo di David Ortiz. Sogno nel cassetto: guardare una partita dal Green Monster di Fenway Park. Su Instagram racconto di baseball con la page @mediabattuta