Era il 2011: per i Texas Rangers a coprire la terza base c’era Adrian Beltré, firmato durante la free agency, dietro al piatto c’era Mike Napoli, in campo esterno c’erano Josh Hamilton e Nelson Cruz ed erano guidati dal grande Ron Washington.

Quella stagione fu l’ultima volta in cui i Rangers riuscirono a superare le American League Division Series: non si fermarono perché vinsero anche le Championship Series contro i Detroit Tigers di Miggy Cabrera, con Nelson Cruz che colpì ben SEI fuoricampo in SEI partite.

Arrivarono alle World Series dove persero in gara 7 contro i St. Louis Cardinals di Tony LaRussa; anche se la partita più incredibile fu la sesta, in cui i Rangers arrivarono più volte a uno strike dal primo titolo e poi persero incredibilmente all’undicesimo inning grazie ad un fuoricampo di David Freese, poi eletto MVP di quelle World Series.

Torniamo al 2023: i Rangers, dopo aver vinto due partite su due al Tropicana Field contro i Tampa Bay Ray, decisamente più quotati secondo gli “esperti”, si sono spostati in Maryland per le Division Series in casa dei campioni dell’American League East, i Baltimore Orioles. I quali si sono dimostrati di essere una squadra completa, giovane e affiatata nel corso dell’intera stagione regolare guidata magistralmente dal manager Brandon Hyde.

Gara 1 vede la sfida sul monte di lancio tra Kyle Brandish, sophomore degli Orioles e Andrew Heaney, mancino dei Rangers: entrambi non concedono punti nei primi tre inning.

Al quarto inning Texas sblocca la partita grazie al suo rookie, Evan Carter, classe 2002, che con un doppio porta a casa Adolis Garcia. Nel turno successivo Jonah Heim incrementa il vantaggio grazie ad un singolo che permette a Carter di segnare il secondo punto. Nella parte bassa della stessa ripresa Ryan Mountcastle colpisce una palla verso l’esterno sinistro e manda a casa Anthony Santander per dimezzare lo svantaggio: 2-1.

Nel sesto inning l’altro rookie dei Rangers, Josh Jung, batte fortissimo verso l’esterno centro e la palla finisce sugli spalti di Camden Yards: 3-1. Nella stessa ripresa, come prima, gli Orioles recuperano un punto di svantaggio grazie ad un fuoricampo di Santander. Nella parte bassa del nono inning Gunnar Henderson, rookie degli Orioles, batte un singolo e quando tenta di rubare la seconda base viene eliminato grazie a un lancio perfetto di Jonah Heim da dietro il piatto.  Gara 1 si conclude con la vittoria della squadra di Bruce Bochy col punteggio di 3-2.

Gara 2 inizia subito in favore dei Baltimore Orioles che, grazie ad un singolo di Aaron Hicks, segnano due punti con Henderson e Mountcastle.

Nella seconda ripresa gli Orioles combinano la prima frittata di serata: doppio da due punti Leody Taveras per la parità e tre singoli consecutivi che portano ad altri tre punti. Il punteggio recita 5-2 per i Rangers solo alla seconda ripresa.

Nel terzo inning arriva la seconda frittata: dopo aver riempito le basi, Bryan Baker, rilievo di Baltimore, concede un grand slam a Mitch Garver per il 9-2 di Texas. Nella ripresa successiva gli Orioles accorciano, anche se di poco, le distanze mettendo a segno due punti, grazie a una valida e una volata di sacrificio: 9-4.

Nel quinto inning le due squadre segnano un punto per parte, i Rangers dopo un doppio gioco e gli Orioles grazie ad un fuoricampo di Henderson: 10-5. Al nono inning Texas segna un punto grazie ad una rimbalzante battuta da Marcus Semien, tuttavia nella parte bassa Aaron Hicks fa tremare i Rangers colpendo un fuoricampo da tre punti: 11-8. Ma è troppo tardi, Baltimore non segna più e Texas vince anche la seconda partita. I campioni dell’American League hanno perso due partite consecutive in casa e ora sono spalle al muro.

Per Gara 3 ci si sposta ad Arlington, casa dei Texas Rangers, che hanno il primo match point per vincere la serie. La partita si mette subito sui binari giusti per i padroni di casa perché nel primo inning Dean Kremer, partente degli Orioles, concede a Corey Seager il suo primo fuoricampo di questa postseason: 1-0.

Nella seconda ripresa il calvario di Kremer continua: prima concede un doppio al solito sospetto Mitch Garver, il Keyser Soze di questa postseason, che permette ai Rangers di segnare due punti. Subito dopo Adolis Garcia batte un fuoricampo da tre punti per il 6-0: c’è solo una squadra in campo si direbbe in altri sport.

Nella quinta ripresa Gunnar Henderson colpisce un singolo che permette la corsa a Jordan Westburg: 6-1. Nell’inning successivo Nathaniel Lowe batte il fuoricampo che chiude ogni discorso: 7-1. I Texas Rangers vincono la serie 3-0 e tornano alle Championship Series dell’American League dodici anni dopo l’ultima volta.

I Baltimore Orioles non subivano uno sweep (perdere tutte le partite di una singola serie) dal mese di maggio 2022: l’hanno subito nella prima vera e propria serie importante. Ciò non toglie l’incredibile stagione regolare che hanno disputato, raggiungendo le 100 vittorie per la sesta volta nella loro lunga storia. Hanno pagato l’inesperienza durante la postseason, ma li rivedremo sicuramente competitivi anche nei prossimi anni quando avranno acquisito la maturità giusta.

I Texas Rangers completano un altro sweep e sono a cinque vittorie in altrettante partite in questa postseason, ricordando che sono guidati da Bruce Bochy, un manager che qualcosina ha vinto nella sua carriera: chiunque passerà tra Twins e Astros non avrà vita facile con questi Rangers.

One thought on “I Texas Rangers tornano alle Championship Series dopo 12 anni

  1. Quella gara 6 tra Texas e St. Louis, nel 2011, è il mio più vecchio ricordo sul baseball. Guido Bagatta e Dan Peterson, all’epoca, tenevano una rubrica giornaliera su Sportitalia, chiamata “Nba news”, ma quell’anno la Nba era in sciopero e così si sono messi a parlare di altri sport americani, tra cui il baseball. Mi è dispiaciuto molto per i Rangers e da allora ho sempre sperato di vederli vincere le “World series”.

    Chissà se questo è l’anno buono: con Houston vedo una sfida molto equilibrata. Dall’altra parte, vedo favorita Philadelphia… e la vedo favorita anche per un’eventuale “World series”.

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