A metà stagione è tempo di bilanci, e la corsa per il Cy Young Award nella American League è particolarmente interessante.

Ben 6, a nostro avviso, i possibili vincitori a questo punto dell’anno, con la consapevolezza che c’è ancora molto da giocare e che tutto si deciderà a settembre.

Partiamo da Shane McClanahan, leader per vittorie (11) e ERA (2.53), e parte del miglior team della AL, i sorprendenti Rays. Ha subito appena 1 sconfitta, anche se il suo WHIP è un po’ elevato (1.17) e il suo WAR è di 2.9. 101 K con 38 BB ed un rapporto non esaltante di 2.7 (metà dello scorso anno). A suo sfavore anche il fatto di non aver mai lanciato più di 7 inning (cosa peraltro avvenuta in appena 3 delle 17 partenze) ed è reduce da due brutte uscite, contro KC e SEA, dove non ha chiuso nemmeno 4 inning.

Non lancia dal primo luglio, quando è stato messo in lista infortunati per un problema alla schiena, che non sembra al momento serio.

Passiamo poi a Nathan Eovaldi, autore di una stagione molto al di sopra delle aspettative, in linea con i suoi Rangers, in testa alla Division. 10 vittorie e 2.83 di ERA. 109 K, WHIP a 1.02 e WAR a 3.2.

Due i Complete Game in stagione: uno shutout contro gli ex Yankees il 30 aprile (2-0 il finale), ed uno a Pittsburgh il 24 maggio (6-1 il finale). E considerando che il primo mese è stato per lui molto difficile (ERA oltre il 5), i suoi numeri sono ancora più sorprendenti.

Il quasi certo MVP della stagione, Shohei Ohtani, che sul monte è a 139 K con una media di 11.9 per 9 inning, a fronte di appena 6.2 valide. Il record è abbastanza anonimo (7-5), ma ricordiamo che King Felix vinse con 12-11, quindi non è una statistica preclusiva.

L’ERA è 3.50 ed il WHIP 1.12, con WAR di 2.5. Anche lui non ha mai superato i 7 inning lanciati, ed ha perso mezzo punto di ERA nelle ultime due uscite, contro SD e HOU. Ben 6 le partenze con 10+ K (su 18).

Poi Kevin Gausman, leader per Quality starts (14) e K (153). Stesso record di Ohtani (7-5), ma 3.03 di ERA e 1.13 di WHIP. Il rapporto K/BB è di 5.3, anche se il WAR è più basso (2.2). Nessun CG, ma due uscite da 8 inning all’attivo, contro Detroit e Baltimore.

Molto simili le statistiche degli ultimi due: Valdez e Cole. Il primo ha la seconda miglior ERA (2.76) ed un WHIP migliore (1.07), ma meno K (129) e un record quasi in parità (7-6). Il secondo ha invece un bel 9-2, con ERA a 2.78, WHIP a 1.09 e 134 K. Il WAR premia Cole con 4.0, contro il 3.1 di Valdez, anche se quest’ultimo si fa preferire nel rapporto K/BB (4.6 a 3.8). Entrambi hanno messo a segno un CG SHO, il dominicano contro gli A’s il 21 maggio, mentre l’americano contro i Twins il 16 aprile.

Se dovessimo sbilanciarci ora in una ipotetica classifica finale, sarebbe la seguente: Eovaldi, McClanahan, Cole.

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