Siamo al giro di boa della stagione 2023 e l’American League Central si conferma la division peggiore di questa prima parte dell’anno e una delle peggiori degli ultimi dieci anni.

Poco prima della pausa dell’All-Star Game solo una squadra, i Minnesota Twins, anche se al pelo, si trova con un record positivo (45-43), nonostante da marzo abbiano guidato la division anche con un record negativo, ogni tanto peggiore addirittura dell’ultima classificata dell’American League East.

I Cleveland Guardians sono leggermente indietro di qualche vittoria (42-44) e i soli a poter impensierire i Twins per la lotta all’unico posto della postseason che avrà questa division. Chi vincerà questa division giocherà con la peggiore wild card (con tutta probabilità proveniente dall’AL East), la quale rischia di avere comunque un record migliore.

A questo proposito sono sempre più critico con il sistema delle division perché vengono sfavorite squadre più meritevoli e favorite quelle meno meritevoli, e anche considerando che da questa stagione tutti giocano contro tutti, sarebbe più giusto un sistema da due division per lega. Bisogna accontentarsi del sistema di qualificazione alla postseason in vigore dallo scorso anno con l’aumento delle wild card e dell’eliminazione della partita secca (un abominio) in favore delle gare al meglio delle tre.

In seguito un approfondimento dei pochi pregi e delle tante difficoltà di ogni squadra dell’American League Central.

Minnesota Twins

Squadra senza dubbio più forte di tutta la division come roster e che ha sprecato le sue chance l’anno scorso, regalando il primo posto a Cleveland e che se continua così rischia di fare il secondo regalo consecutivo alla squadra guidata da Terry Francona.

Il roster non è per nulla male: Correa, Gallo e Kirilloff sono un ottimo trio di interni che però stanno vivendo una pessima prima parte di stagione, mentre due veterani come Michael Taylor e Byron Buxton sono sempre alle prese con guai fisici.

Non irresistibili sul monte di lancio, anche se in questo momento hanno Pablo Lopez in ottima forma (qualche giorno fa ha lanciato una partita completa subendo zero punti) e Jhoan Duran, al primo anno, a chiudere le partite con lanci quasi tutti sopra le 100 miglia orarie di velocità.

Hanno bisogno di continuità di vittorie se vogliono agguantare il tanto agognato primo posto e in questo momento, per il roster che hanno, ci sono più bassi che alti. Voto 6-

Cleveland Guardians

Nonostante gli infortuni di Triston McKenzie e Oscar Gonzalez, grandi protagonisti della cavalcata alla postseason dell’anno scorso, i Cleveland Guardians sono lì, con un record negativo, ma poco sotto il 50% di vittorie. Josè Ramirez non sta giocando la sua migliore stagione e Cleveland sta risentendo questa mancanza, mentre l’arrivo di Josh Bell da San Diego non sta dando gli effetti sperati.

Il monte di lancio, senza il già citato McKenzie, con l’infortunio grave capitato al rookie Peyton Battenfield e la probabile partenza alla Trade Deadline (08/01) di Shane Bieber rende le cose complicate. Ma Terry Francona ha già abituato gli appassionati di baseball che è capace di fare i miracoli (Red Sox 2004 e Indians 2016), quindi non bisognerà dare mai per morti i Cleveland Guardians. Voto 6

Detroit Tigers

Dopo i fasti del passato decennio, i Tigers sono ancora in un buco nero. L’ultima partecipazione alla postseason è datata 2014 e da quel momento uno zero assoluto. Solo un componente di quella squadra straordinaria è rimasto, una leggenda che sta giocando la sua ultima stagione di una carriera straordinaria, Miggy Cabrera, l’ultimo battitore ad aver vinto la Tripla Corona (avendolo fatto dopo 45 anni).

Tutti gli stadi avversari gli stanno rendendo omaggio ed è solo per quest’unica ragione che è bello andare a vedere i Tigers allo stadio, per l’ultimo ballo del venezuelano. Il resto è tutto negativo, a partire dalla parabola discendente inspiegabile di Javier Baez, fino ad arrivare al bullpen disastroso.

Nonostante tutti questi elementi negativi i Tigers hanno il 43% delle vittorie e sono terzi nella division. Voto 5.5

Chicago White Sox

Sono costretto ad andare giù pesantissimo. Nel 2021, sotto la guida di Tony LaRussa, hanno vinto la division agilmente ed erano addirittura candidati a giocarsi un posto nelle World Series. Da quel momento buio pesto: stagione 2022 da dimenticare e midseason 2023 da buttare. Nonostante sia andato via solo Josè Abreu, i Chicago White Sox sono lontani parenti di quelli del 2021: Tim Anderson irriconoscibile, 0 fuoricampo negli ultimi 300 turni in battuta; Luis Robert, che dovrebbe essere il faro della squadra, non pervenuto.

Non è bastato il ritiro di LaRussa, dopo il pessimo 2022, perché il 2023 sembra andare peggio. Voto 4

Kansas City Royals

Stanno partecipando ad una gara con gli Oakland Athletics a chi vince meno partite e in questo momento sono arrivati a 25 vittorie in 87 partite, contro le 24 vittorie degli A’s.

Una squadra senza capo né coda, in totale ricostruzione e che punta a prime scelte nei prossimi draft. Saranno una squadra cuscinetto per il resto della stagione, utile agli avversari per guadagnare vittorie.

C’è poco da dire su di loro: stagione totalmente disastrosa e utile solo per il draft. Voto 4

2 thoughts on “American League Central: midseason report

  1. Concordo sul fatto che sarebbero meglio due sole division per lega: pare sia abbastanza imminente l’espansione a 32 squadre e a quel punto sarebbe facile fare due division da otto squadre per ogni lega. Purtroppo, in giro per la rete, sento molti che prospettano quattro division da quattro squadre e questo peggiorerebbe ulteriormente la situazione.

    Si potrebbe anche ipotizzare la totale abolizione delle division, ma a quel punto il problema sarebbe l’aumento del chilometraggio negli spostamenti. Vero è che fino al 1968 le division non esistevano e i mezzi di trasporto erano meno agevoli di quelli attuali.

    • Io sarei per due division per lega e soprattutto per mischiare le due division centrali (le meno forti) con le altre. Ovvio che se non si aggiungono squadre una delle due division avrebbe una squadra in più. Ma fino a qualche anno fa gli Astros erano nella National League e in american c’era una division da sole 4 squadre. In questo momento è un obbrobrio vedere che una squadra dell’AL Central farà le Wild Card mentre una dell’AL East sarà esclusa nonostante un record migliore, è una cosa che va contro lo sport

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