Atlanta distrugge ogni pronostico e batte 4-2 i favoriti Dodgers, prendendosi quel pennant assente dal 1999.
Con due clamorosi walk-off i Braves porteranno a casa le prime due sfide casalinghe, nonostante l’assenza causa Covid di una pedina basilare come Soler. Saranno l’asso clutch Riley in gara 1 e una delle tante new entry indovinate nella deadline, Rosario, nella seconda gli eroi di giornata, mandando inaspettatamente avanti Atlanta 2-0 sui prestigiosi e favoriti avversari.
In Gara 1 il bullpen game losangeleno non ha successo, e le 10 valide a 6 con 7 uomini rimasti in base avranno alla fine l’amaro sapore dell’occasione persa. Knebel e le sue curve stavolta concederanno subito un singolo a Rosario, abile dopo a rubare la seconda, filare poi in terza sull’eliminazione di Albies ed infine a casa base su lancio pazzo.
Il pareggio avviene nell’inning immediatamente successivo, grazie al solito Taylor su un’altra curva (Fried), mentre Will Smith con l’HR nel quarto diventa il primo catcher NL dal 2015 con 3+ Hr in singola postseason, succedendo proprio a d’Arnaud. Riley replica dapprima marchiando col suo solito fuori campo la fastball di Gonsolin e dopo 5 inning sostanzialmente tranquilli (5 hit combinate) facendo esplodere di gioia il Truist Park sulla slider di Treinen: 3-2 Atlanta e 1-0 nella serie!
In gara 2 Corey Seager si confermerà autentica bestia nera per i rivali, con l’iniziale Hr su Anderson che equivarrà al sesto in 9 matchup in postseason per ben 13 Rbi. Non di meno farà “Joctober” Pederson contro i suoi ex compagni di squadra nel quarto inning di fronte ad uno scarico Scherzer, pareggiando l’incontro sul 2-2.
Freeman si prenderà una serata di riposo, andando K ben sei volte consecutive, a differenza di Taylor, il cui doppio in esterno destro permetterà i punti di Betts e Smith. Male Urias stavolta da rilievo adattato: incasserà infatti nell’ottavo parziale prima la valida di Albies che porta a casa Rosario per il 3-4 con 1 out e poi la doppia di Riley valevole la run dello stesso Albies.
Nei titoli di coda poi, la battuta di Rosario sfiorerà dapprima il guantone di Jansen e verrà dopo deviata da Seager: 5-4 Braves e serie sul 2-0.
Il baratro si avvicinerà in gara 3 per L.A., sotto 5-2 nel basso ottavo inning prima di esplodere con 4 run e ritrovare quell’ossigeno necessario a mantenere viva la serie ed evitare un quasi sweep clamoroso. Due ex MVP del calibro di Bellinger (3-run Hr su Jackson) e Betts – doppio contro Chavez – salveranno Roberts dall’oblio e rinvieranno i giudizi alla quarta partita, contribuendo assieme al glaciale Jansen a concludere 5-6 il match.
La partita inizia col 13° fuori campo in postseason per Corey Seager, ora all time leader assieme a Justin Turner fra i Dodgers, e prosegue qualche frame più tardi con i primi due Rbi di questi playoff per Duvall nel quarto e quinto – poi a segno con walk a basi cariche su Rosario – e le valide di Pederson e Swanson.
Buona – as usual – la performance di Morton (96 lanci per 5 K), mentre Buehler conferma le difficoltà di questo complicato ottobre, subendo 4 punti prima che il solito bullpen salvi la baracca.
Gara 4 viene decisa dalla clutch performance di Eddie Rosario, che a un passo dal cycle con 4 valide di cui 2 fuori campo, raggiunge il primato precedente di Ozuna e contribuisce in modo determinante al 9-2 Braves. Un back to back homer con Duvall nel secondo parziale permette loro di agguantare il record di Javy Lopez e Vinny Castilla delle Division Series 2002.
Gli unici punti per L.A. arriveranno grazie all’oggi pinch hitter Pollock nel quinto inning con due out. Un risultato senza storia, dominato al box da Atlanta (12 H a 4) e in collina da 5 rilievi, deciso già nel quinto frame e ottenuto fra l’altro con Urias sul monte, martellato da 8 hit e 5 run, incassate da Freeman e Pederson – home run e singola – e dalla volata di sacrificio del solito Duvall. Nel nono poi, il doppio ground-rule dello stesso Freddie e la seconda bomba in esterno destro di Rosario chiudono il conto!
Il ruolo di assoluto protagonista viene invece preso in gara 5 da Chris Taylor, che coadiuvato dal caldissimo AJ Pollock (2 hr per 4 rbi) diventa il primo ad effettuare 3 home run in un’elimination game e contribuisce alla netta vittoria dei suoi 2-11, prolungando la serie e mantenendo ancora in vita una Los Angeles quasi spacciata.
Da segnalare il rientro – sebbene come PH – di Soler per Atlanta e l’infortunio di Kelly nei Dodgers, poco dopo aver subito il fuori campo di Freeman nel primo inning per l’iniziale 2-0 Braves. Serata da dimenticare stavolta per il sempre ottimo Fried (5 run e 8 valide in meno di 5 frame), bombardato dall’home run di Pollock e quello di Taylor insieme alla singola per il 2-4, prima che Martin riceva lo stesso trattamento dall’esterno sinistro, mentre L.A. si affiderà per l’ennesima volta al bullpen game, a questo punto molto più affidabile dei partenti Buehler, Scherzer ed Urias.
Premiata la scelta di Pujols first baseman (2 importanti valide) con lo spostamento di Bellinger al centro, mentre passeranno in secondo piano un paio di assist miracolosi di Albies per le eliminazioni in prima base.
Atlanta chiude i conti in casa nella sesta battaglia, sconfiggendo Los Angeles 4-2. Il braccio stanco di Scherzer non lo farà presenziare sul monte, cedendo il ruolo di partente ancora a Buehler, mai così in difficoltà e in short rest come in questa serie, a differenza di Anderson e degli starter rivali, sempre glaciali e comunque supportati da un bullpen chirurgico.
Durante i suoi 77 lanci subirà infatti tutte le run avversarie, la doppia in ground-rule di Riley ad inizio partita e l’homer del solito Rosario nel quarto, dopo la singola di Bellinger per l’1-1. Pollock non demorde e col doppio del 4-2 accorcia le distanze, prima che Smith porti facilmente a casa l’ennesima salvezza di questi playoff.
I Dodgers escono a testa alta pagando le fatiche in WC e contro i Giants, dove i partenti si sono ritrovati d’improvviso corti, e le assenze di Kershaw e Bauer hanno pesato eccome.
Fare lo scalpo a Brewers e soprattutto L.A. porta in dote molta sicurezza agli uomini di Snitker, e l’ultimo fortissimo ostacolo è rappresentato dal più forte lineup MLB, quello di Houston, però a corto nella rotazione.
Morton, Fried, Anderson e un eccellente plotone di rilievi potranno quindi dire la loro cercando di limitarlo, puntando poi a colpire i rivali con le molteplici varianti al box. Ci prendiamo gli Astros come favoriti al titolo, ma con una postseason così sorprendente mai dire mai!
Chiudiamo con un paio di notevoli considerazioni che faranno storia per i Braves: Tyler Matzek pareggia il primato di John Rocker del 1999 come maggior numero di strikeout (11) con runners in scoring position ottenuti da un rilievo in singola postseason e l’MVP Eddie Rosario diviene l’unico di sempre nella franchigia a battere 14 valide nel Championship delle National League!
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.