Campioni di costanza con Craig Counsell skipper e presenza ormai fissa da postseason, i Brewers hanno staccato la concorrenza nella ferocie e sempre equilibrata NL Central grazie a una striscia recente di 11 W.

Tuttora specialità della casa, motivo principale delle circa 15 partite sopra il 50% su 90 disputate e presente nell’All Star Game con tre atleti, è il monte guidato da Chris Hook e Steve Karsai, in vetta per K e Shutout e limitrofo al podio in ERA (3.50) e salvezze, merito quest’ultimo soprattutto di Josh Hader, miglior closer al mondo. Devin Williams paga un po’ lo scotto della magistrale campagna da rookie (5.9 BB/9), Suter è lo specialista anti mancini per inning multipli e il setup veterano Boxberger si conferma usato garantito.

Fenomenali i Big Three della rotazione, ognuno candidato Cy Young: Woodruff è leader MLB in Whip (0.78) e quarto Pgl (2.10) per soltanto 25 basi ball, seguito a un tiro di schioppo da Freddy Peralta (2.23), inizialmente quinto partente dietro Lindblom e mostruoso nei 129 strikeout in 93 inning e vertice di lega a 4.0 H/9, per concludere con Corbin Burnes, numero 1 nel 13.1 K/9 ratio e recordman in 58 K prima di un walk! Attardati ma comunque affidabili per resistenza e maturità Houser ed Anderson, mentre Lauer è in ascesa su ogni statistica.

Ottima pure la difesa del diamante con .985 Fp, 2,296 Putouts e soltanto 46 errori.

Diversa invece la valutazione del box di Andy Haines, fanalino di coda in contatto e fiaccato dai continui problemi fisici del lineup nonché di uomini franchigia e profili MVP quali Yelich e Cain, che non permette perciò di appaiare ancora Milwaukee alle powerhouse della West Coast come Dodgers, Giants e Padres.

Esempi chiarificatori la new entry Jackie Bradley Jr, Manny Pina e Keston Hiura (mandato in AAA), egregi nella protezione del field ma in crollo verticale al piatto. Rumors su CJ Cron e il ritorno clamoroso di Braun e Aguilar sono dunque all’ordine del giorno!

Fanno parte delle note liete la stagione da Silver Slugger cleanup di Avisail Garcia, fit in esterno dopo un travagliato 2020 e fonte primaria in Avg, fuori campo, Rbi e valide, il catcher Orman Narvaez che batte .297 a 134 Ops+ e il bomber Vogelbach, DH ora injured list ma accasatosi di forza in prima base.

Le mire egemoniche di David Stearns e dirigenza sono state ratificate allo scoccare della mid season trade, quando si è individuato in Adames l’altro profilo stellare con cui assaltare l’olimpo e salvaguardare l’infield dopo Wong, approfittando dell’abitudine Rays di dare spazio al proprio farm system, che difatti nonostante la cessione copre lo stesso l’interbase coi prodigi Walls e Franco, senza contare l’esordiente Brujan.

Le molte occasioni non sfruttate da Arcia, mandato in Georgia, e la posizione non consona ad Urias, insicuro nei 9 errori su 310 inning da shortstop prima di emigrare egregiamente in terza (.271/.338/.386/wRC+102), ruolo scoperto in origine dall’opzione declinata di Gyorko e poi dalla spalla infortunata di Shaw, giustificano una mossa rivelatasi eccellente, e che con l’arbitrato permette di sorridere fino al 2024.

Difatti, alle rinomate statistiche difensive delle ultime tre stagioni sulle Outs Above Avg (3), Def Runs Saved (12) ed Ultimate Zone Rtg (1.6), dal giorno dell’acquisto (22 maggio) Adames ha cambiato faccia anche all’attacco Brewers, passando da .200 Avg/.625 Ops a .285/.869 e performando spesso nel clutchness 8 Hr, più di 30 Run e 15 doppi: con lui il team ha ottenuto il primato di 27-10!

Doloroso ma doveroso il sacrificio dei rilievi Feyereisen e Rasmussen, mentre l’altra pedina di scambio Trevor Richards è in viaggio verso Toronto per Rowdy Tellez!

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