Con la cifra record di 324 milioni di dollari in nove stagioni, battendo il primato di Mike Trout (35.5 per 12 tornei agli Angels), gli Yankees si assicurano il free agent più ambito dell’intero panorama MLB, successivamente alla firma di Strasburg, rimasto a Washington a “soli” 245 in ulteriori sette campionati.
Parliamo di Gerrit Cole, insieme allo Stephen dei Nationals miglior pitcher 2019, se si analizza l’andamento sempre al top sia in regular season, playoff e World Series. L’arrivo del fenomenale 29enne assomiglia ad un all in da parte di Cashman, intento a riportare nel Bronx quel titolo assente dal 2009, soprattutto dopo aver individuato nella rotazione l’anello di congiunzione mancante per ottenerlo.
L’addio di Sabathia e la possibile sospensione per violenza domestica di Domingo German, lasciano ad oggi come partenti Severino, Tanaka, Paxton e Happ, col primo reduce da problematiche fisiche e l’ultimo spesso in crisi e relegato a rilievo medio! Da qui l’idea di completare un ottimo scacchiere, carente però di una superstar, con l’asso californiano.
Il giovane core di stelle in battuta – Judge, Sanchez e Torres in primis – e un quality bullpen, ripartiranno da dove si erano fermati, proprio al cospetto degli Astros del nuovo compagno, convinti che i favori dei pronostici saranno ora tutti per loro, nonostante qualche cessione eccellente tra gli hitters per “limitare” il cap sarà necessaria, oltre a Gregorius, già accasatosi a Philadelphia.
Cole venne scelto proprio da NY alla 28° scelta del primo round 2008, scegliendo poi di andare a UCLA, prima di venire annesso al roster dei Pirates tre anni più tardi. La trade 2017 ne consacrò l’alone da stella, grazie all’esperienza a Houston, nella quale dominerà la strike zone, preferendo lo spasmodico uso di fastball e curva a discapito della sinker, finendo in forte progressione con 35-10 totale e pgl a 2.88 nel 2018 e quest’anno 2.50, 326 K e secondo posto Cy Young.
A cifre inferiori ma di importanza similare l’arrivo di Anthony Rendon ad Anaheim, andando a formare con Mike Trout una coppia MVP da far rabbrividire chiunque.
Sono 245 i milioni per 7 anni che percepirà il formidabile ex Nationals, che rafforza dunque un lineup già al top ma oggi secondo a nessuno, pure per la presenza della two-way star nipponica Shoei Ohtani.
Il payroll dei californiani è 15M più gonfio del passato recente ma ancora sotto la luxury tax per più di 30.
Il ventinovenne texano, sesta overall pick 2011, è reduce da una stagione monstre con statistiche a .290/.369/.490, 34 fuori campo, 44 doppi e 126 Rbi, vincendo il secondo Silver Slugger della carriera e risultando determinante per il cammino verso la conquista delle WS.
L’affare sorprende – oltre perché in terza base è esploso David Fletcher, adesso probabilmente destinato ad emigrare in seconda se non addirittura esterno vista la presenza di La Stella – più che altro per le esigenze al lancio dei californiani, una pecca immane delle ultime stagioni e un reparto assolutamente non paragonabile a quello in battuta.
Presumibilmente si avvieranno scambi per ottenere starter di spicco, come i già adocchiati Price, Kluber e Carrasco o i free agent Bumgarner e Ryu, sacrificando extra infielder tipo Rengifo o il giovane Matt Thaiss.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.
Che dire? da tifoso Astros notizie pessime. Purtroppo è stato evidente che Houston non poteva rifirmare Cole e che solo i più ricchi potevano farlo ed infatti gli Yankees erano dati per i principali indiziati. Cole nelle stagioni a Houston è stato stellare e nei p.o.grandioso, con lui gli antipaticoni degli Yankees mettono in squadra un fenomeno(mi auguro però che il meglio lo abbia già dato, per quanto sia molto giovane)e coprono un buco nel roster non da poco e con tutte le star che hanno in battuta e un bullpen forte si candidano fin da ora al titolo. Anche gli Angels sembrano fortissimi, il loro roster pare completo e con pochi elementi non al top, ma comunque di enorme qualità.
L’unica speranza è che gli Atros trovino un partente che faccia una bella stagione e che il resto della squadra si esprima a livelli di quella passata e se poi Jordan A.crescerà ancora, allora potremo pensare di ripetere le ultime ottime stagioni.
Su NY caro Tarpley ti do ragione e me lo auguro da accanito yankee trentennale..sugli Angels non mi trovi d’accordo dato che il lineup era stellare già di suo e il problema in rotazione li è diverso dato che di affidabile non hanno nessuno mentre Boone ha molti prospetti di valore e un bullpen tra i più forti in AL..
Sì, forse come partenti gli Angels non sono al massimo.