Gara 1: Yankees-Twins 10-4

Arraez da un lato ed Encarnacion dall’altro sono le piacevoli sorprese in gara 1, entrambi recuperati da infortuni preoccupanti. Il primo panchina Schoop in seconda base e il secondo sarà DH di un lineup martoriato in regular season, ma che presenta finalmente insieme la combo crack Stanton e Judge nei poli opposti dell’esterno, col primo sottotono e non al 100%. Delle riserve originali solo Gardner e Urshela mantengono lo spot, aggiungiamo meritatamente.

Per Minny – mai un incontro vinto di PO dal 2004 – formazione quasi completa. Sfida tra bomber e home runner, coi “Bomba Squad” a 307, uno più degli antagonisti del Bronx; i Twins hanno anche recuperato dopo la midseason il gap coi rivali nel bullpen, concludendo inoltre ad una sola partita di distanza la classifica. E’ stata questa la 14ma sfida in postseason tra team con 100+ vittorie.

La tattica è simile per entrambe: con una rotazione mai sicura e costante partire con gli starter annunciati (Paxton e Berrios), ma sostituirli alle prime difficoltà coi numerosi quality reliever a roster, per confondere i top hitter presenti. La differenza verrà fatta proprio da loro.

Infatti con lo stesso numero di lanci effettuati, 88 a 86 per il pitcher dei Twins, tutti e due subiscono tre run e vengono rimpiazzati intorno alla quinta frazione di gioco.

Da qui in poi però, a parte Kahnle che sarà lo stesso il casuale vincitore di giornata, nessun Yankees subisce punti e sebbene con un po’ di fatica, i vari Ottavino, Green, Britton, Happ riciclato rilievo e Aroldis Chapman, portano egregiamente a termine il loro compito, concludendo con una sola hit sul groppone.

A differenza di Littell (lancio pazzo, walk e hit by pitch), Duffey, Stashak e Gibson (anch’egli un partente), subentrati sul 3-3, che saranno la causa principale del 10-4 finale.

Per New York DJ LeMahieu ancora sopra le righe, a parte un primordiale drop, col 60% in battuta, hr e tre hit per 4 punti, mentre Torres romperà gli equilibri con due run-double; Judge ha risposto difensivamente con due prese in tuffo, la seconda delle quali su Rosario, nell’alto settimo inning, che hanno evitato guai coi Twins perfettamente in partita. Gardner è andato pure lui profondo nel sesto, su Stashak.

Minnesota chiuderà con 8 walk totali nelle 4 h e 15 di match e per Polanco, Cruz e Sano un fuori campo a testa, due dei quali per il precoce 2-0. Poi come detto, grazie ai successivi highlight dei tre Yanks, NY non si fermerà più, segnando 7 punti in 4 periodi.

Gara 2: Yankees-Twins 8-2

Gli skipper schierano per lo più gli stessi lineup in gara 2. Evento storico per New York, visto che sfortuna e acciacchi non lo avevano mai permesso durante l’anno! Anche qui, come per la sfida di Houston – imperniata lì più sulla difesa e le performance nel monte –, l’analisi era chiara: tra due team offensivamente importanti ma privi di una rotazione top, i rilievi che avrebbero contenuto meglio la forza in battuta degli avversari sarebbero risultati determinanti  per la vittoria di uno rispetto all’altro.

Nel primo incontro è andata così, stavolta invece i Bronx Bomber spazzano via le velleità altrui in tre miseri inning, siglando le otto run totali e lasciando ai rivali le briciole di due segnature durante il quarto periodo con Cruz, a seguito di una base ball e le singole di Rosario e Garver, e a fine match contro Loaisiga, grazie al doppio di Arraez.

Tanaka sarà pregevole, con soli tre hit incassati in 83 lanci, e il solito bullpen manterrà agevolmente il rassicurante vantaggio, con Ottavino, Kahnle e Lyons.

La scelta di Dobnak, per la quale Baldelli era infatti stato bombardato di domande alla vigilia, si rivelerà invece catastrofica, dato che subirà 4 punti in 6 valide, lasciando precocemente il posto nel monte a Duffey, anch’egli massacrato dai rivali, prima che poi Smeltzer, Stashak, May, Romo e Littell eviteranno che l’epic fail assuma proporzioni storiche.

La partita cambia agli albori, con la sigla di LeMahieu dopo una sua doppia, la walk a Judge e la singola di Encarnacion e prosegue nel terzo frame, dove gli Yankees segneranno ben 7 punti, con la volata di sacrificio di Stanton (2-0) a basi cariche, la valida di Torres e il fuori campo di Gregorius (7-0), per chiudere con l’hit di Gardner.

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