Con due giri già completati, facciamo una rapida carrellata di tutte le prime scelte effettuate dalle 32 franchigie di Major League, cercando di capire il perché di tali preferenze.
1-Baltimore Orioles: Come preannunciato nelle previsioni di inizio anno la stagione per l’ultima squadra classificata nel 2018 partiva senza nessun particolare obiettivo ed ambizione, se non di ribaltare completamente il front office e cercare di costruire un futuro a lungo termine proprio con l’acquisizione al draft di Adley Rutschman, il catcher da Oregon State, hitter da .408: anticipazione azzeccata! I paragoni con Posey e Mauer si sprecano da mesi, vista l’abilità dietro al piatto e la potenza in battuta; le sue recenti performance NCAA giustificano la fiducia sul fatto che anche Baltimore negli anni possa aver trovato il suo franchise cornerstone.
2-Kansas City Royals: Kansas prende l’interbase da Colleyville (Texas) Bobby Witt Jr, che rappresenta con suo padre (nel 1985) l’unica combo father & son ad essere stata selezionata tra le top-five picks di sempre. Nonostante l’età avanzata rispetto ai colleghi di high school (19), i Royals hanno scommesso su un prospetto formidabile sia al box che in difesa, dall’ottimo istinto e con un braccio potente.
3-Chicago White Sox: Il miglior battitore dell’intero Draft è andato a Chicago, sponda Sox. Vincitore del Golden Spikes nel 2018, dove ha performato una media a .402 ripetendosi quest’anno con .381 ed effettuando 50 home run in tre anni, Andrew Vaughn, prima base, non avrà problemi a confermare a breve nella south side il suo portentoso swing destro. Attenzione al futuro di questa squadra, già giovane e ricca di talento, arricchita ora per gli anni a venire di un’altra possibile stella.
4-Miami Marlins: L’esterno JJ Bleday è una scelta particolare per Miami, che ha virato su un top prospect in battuta rispetto all’atletismo col quale ha costruito negli anni il proprio roster.
5-Detroit Tigers: Anche qui un outfielder, probabilmente a sinistra rispetto a Bleday; parliamo di Riley Green da Hagerty High School Oviedo, in Florida, altro elemento di spessore con la mazza, un prospetto all round da seguire e far crescere attentamente, difensivamente parlando però molto acerbo. Secondo gli analisti Espn è proprio dalla bontà del work in progress su questo settore che il ragazzo potrebbe fare il salto di qualità, divenendo tra i migliori giocatori in assoluto, grazie alla potenza ma anche al contatto che la velocità della sua mano gli permette.
6-San Diego Padres: L’atletismo e la velocità estrema – forse il più rapido in assoluto tra i prescelti – sono state le caratteristiche che hanno convinto San Diego a prendere da 6 CJ Abrams, le cui peculiarità appena descritte potrebbero mantenerlo nell’originario ruolo di interbase ma anche emigrarlo nell’esterno centro. Un prospetto con potenziale per buone medie in battuta ma finora insufficiente in potenza, che aumenta lo spessore di un club già proiettato verso un luminoso futuro.
7-Cincinnati Reds: Da TCU al numero 7 Nick Lodolo è il primo lanciatore scelto al round uno: pitcher senza molta resistenza ma con una slider mancina dagli effetti possibilmente devastanti. Potrebbe perciò integrarsi nel sistema Reds più come uno starter da mid-rotation oppure da rilievo lungo.
8-Texas Rangers: Altro battitore di spessore da Texas Tech per i Rangers, che si sono assicurati i servigi futuri di Josh Jung, terza base nei Red Raiders grazie al veloce tiro nell’infield con stats a .392 lo scorso anno.
9-Atlanta Braves: Shea Langeliers è il secondo miglior catcher del Draft da Baylor, non un hitter del livello di Rutschman, ma forte in difesa, come dimostrato al rientro da un serio infortunio.
10-San Francisco Giants: Dopo due stagioni anonime ad Arizona State, Hunter Bishop è esploso quest’anno da centerfield, facendo vedere potenza e velocità sublimi, anche se con un troppo elevato rating di strikeout da limare (23%). Per recuperare proprio nel settore degli esterni il gap negativo che San Francisco dimostra di avere verso le proprie contendenti, molte speranze sono riposte nel fratello minore del Mariner Braden.
11-Toronto Blue Jays: Alek Manoah da West Virginia, ex rilievo a Morgantown nelle sue prime due stagioni, è passato in rotazione nell’eccellente ultimo anno. Una scommessa per Toronto ma anche un profilo massiccio e potente con le caratteristiche adatte per imporsi in big league, in particolare per l’uso perenne di changeup e slider.
12-New York Mets: 19 anni passati per Brett Baty da Lake Travis ad Austin, prospetto tutto da formare per i Mets, soprattutto per la difesa in terza base e la costanza da power hitter.
13-Minnesota Twins: La versatilità nell’infield – shortstop o third baseman poco importa – dovuta ad atletismo e potenza, è il requisito principale per i Twins nella scelta di Keoni Cabaco da Eastlake HS, che va ad aggiungersi ad Alex Kirillof e Royce Lewis.
14-Philadelphia Phillies: Paragonato al Giant Brandon Crawford, l’interbase da UNLV Bryson Stott deve dimostrare a Philadelphia che le sue ottime statistiche non derivano solo dalla facilità a battere nella Mountain West Conference.
15-Los Angeles Angels: Ancora un interbase, stavolta per gli Angels; parliamo di Will Wilson da NC State, reduce però da partite in seconda nella Baseball’s Collegiate National Team estiva, per lasciar spazio nel suo ruolo d’origine proprio a Stott. Il suo biglietto da visita sono 31 fuori campo nelle due ultime annate.
16-Arizona Diamondbacks: La stazza minima di Corbin Carroll da Lakeside, è forse la causa di un numero di scelta così elevato (16) per Arizona che però si arricchisce di un profilo undersized rapidissimo e versatile nell’esterno, migliorabile in forza ed average. Nota a margine: i D-backs sono l’unica franchigia che si avvarrà di sette delle prime 75 picks, e ottenere al primo giro un prospetto simile sembra un grosso regalo.
17-Washington Nationals: Addirittura più pesante di Manoah, Jackson Rutledge (118 Kg) va ai Nationals grazie pure ad una fastball regolarmente sui 98 mph.
18-Pittsburgh Pirates: Altro lanciatore questa volta per Pittsburgh, che hanno scelto da Cary-Grove Illinois il destro Quinn Priester, uno strike thrower dalla efficace curveball.
19-St. Louis Cardinals: Sono 130 i battitori mandati in strikeout in 90 inning con Era a 2.40 per Zach Thompson, prodotto di Kentucky e pitcher southpaw per i Cardinals, con fastball e curveball nel proprio arsenale. Prospetto sicuro da top 5 ma penalizzato da molteplici problemi al gomito.
20-Seattle Mariners: Dopo un’estate di svendite, passate a diminuire il payroll e ad arricchire di giovani talenti il roster, i Mariners – che fra l’altro hanno cominciato le trade di mid season con Bruce mandato a Phila – scelgono la fastball a 95 mph di George Kirby da Elon. Giocatore tutto da costruire e da migliorare: la quasi totale assenza di basi ball va a sbattere con la sua curve e changeup sotto media e la veloce che ha subito ben 73 valide
21-Atlanta Braves: Una media mai sotto al .300 a Texas A & M per lo shortstop/terza base di 1 metro e 93 Braden Shewmake, 21ma pick per i Braves (oltre a Langeliers, la nona), hitter di contatto andato solamente 27 volte su 241 AB in strikeout.
22-Tampa Bay Rays: Uno dei migliori farm system dell’intera lega acquisisce un profilo rapido e veloce, forse per tappare i buchi nell’esterno centro dovuti agli acciacchi di Kiermaier. Greg Jones da UNC Wilmington, potrebbe perciò trasferirsi dall’originale impiego di interbase.
23-Colorado Rockies: Da UCLA sbarca in Colorado Michael Toglia, outfielder o first baseman, reduce da 14 Hr e 1.001 OPS.
24- Cleveland Indians: Un piccolo pitcher panamense è una novità assoluta: Daniel Espino va a Cleveland, martoriata dagli infortuni in questo settore, altrimenti eccellente, con buoni requisiti ed una velocissima fastball (99 mph)
25-Los Angeles Dodgers: Tornato a Tulane dopo la scelta al 35° giro lo scorso anno dai Royals, Kody Hoese, terza base, viene chiamato dai Dodgers dopo essere passato da una media in battuta di .291 e 5 fuori campo a .392 e 23. E’ uno dei meno giovani top 100.
26-Arizona Diamondbacks: Ancora loro al primo round: i D-Backs aggiungono un pitcher mancino molto atletico da New Hanover, Blake Wilson.
27-Chicago Cubs: Una eccezionale fastball dai 97 ai 99 mph ma nessun lancio alternativo dello stesso livello: ci sarà da lavorare nella windy city, lato Cubs, per “sistemare” qualche dettaglio in Ryan Jensen, starter destro di piccole dimensioni da Fresno, che qui verrà con tutta probabilità provato nel bullpen. Un reparto non proprio ben riuscito ed azzeccato al draft in epoca Epstein.
28-Millwaukee Brewers: Ethan Small da Mississipi è un nuovo lanciatore per Millwaukee, mancino privo di estrema potenza (88 mph di media) ma ottimo per ERA (1.88) e 160 K in 96 IP in SEC. I Brewers necessitano di partenti affidabili e mandare un prospetto simile nelle minor potrebbe produrre nuove rivelazioni alla Woodruff, Peralta e Burnes.
29- Oakland Athletics: Gli A’s vanno sull’infield, con Logan Davidson, interbase da Clemson, forte in fuori campo e rubate ma pessimo nelle medie recenti.
30-New York Yankees: Nel Bronx da Delbarton arriva Anthony Volpe, senza molte aspettative, se non nella versatilità a difendere l’infield sia da shortstop che da seconda e terza.
31-Los Angeles Dodgers: Da North Carolina sempre i Dodgers prendono i servigi di Michael Busch, prima base al college ma già in procinto di essere provato da seconda in California. Sono 16 i fuori campo ed è andato in base ball 20 volte più degli strikeout subìti. Un altro hitter dalle enormi potenzialità va ad aggiungersi in un team campione di categoria.
32-Houston Astros: Un ricevitore per Houston: si tratta di Korey Lee, semi sconosciuto ma dalle ottime referenze coi Golden Bears (.338/.419/.626).
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.