Come precedentemente anticipato, i rumors di mercato della Major League erano in fermento per sapere la destinazione dei due pezzi pregiati in attesa di trovare la loro ultima (?) casa di una favolosa carriera.
I free agent Bryce Harper e Manny Machado si sono sistemati a Philadelphia e San Diego a numeri stratosferici.
I Phillies hanno presentato il loro nuovo “franchise-face”, outfielder da 330M di dollari per 13 anni, nella conferenza stampa di Clearwater, in Florida, a fianco dell’agente Scott Boras e dell’owner John Middleton.
Quest’ultimo, ad onor del vero, aveva preventivato sin da Novembre una offseason infuocata da parte della propria dirigenza e ha mantenuto la parola, non solo per quel che concerne l’acquisizione dell’ex rivale divisionale, che ha speso i suoi primi sette anni di attività a Washington e che fin dalla chiusura della stagione regolare veniva affiancato a Phila, nonostante il numero di corteggiatori (gli stessi Capitals per un rinnovo da 300M) erano molteplici. La città dell’amore fraterno, già al top in altri lidi (76ers e Eagles), si ritrova ora anche nel baseball ad aver accresciuto il proprio appeal, con 220.000 tickets subito incassati dalla firma del nuovo idolo.
Il proprietario restituisce – almeno sulla carta – lo status di superpotenza a un club disperso da sette stagioni nell’oblio della National League, grazie all’aggiunta, oltre che dell’asso da Nevada, di elementi di spessore come il catcher Realmuto, l’interbase Segura, l’esterno McCutchen e il rilievo David Robertson!
Un lineup con anche Cesar Hernandez in seconda, Rhys Hoskins in prima, Odubel Herrera esterno centro e Maikel Franco in terza ha tutte le carte in regola per giocarsi la qualificazione in postseason.
La firma ai Padres di Machado, a cifre anche lì astronomiche (300M per 10 anni) è stata la scintilla finale con la quale le due parti si sono accordate e raggiunto l’intesa. Per l’esattezza tre giorni dopo (23 Febbraio), quando Middleton e consorte, in spedizione a Las Vegas, ebbero l’ok dal sei volte All-Star ed ex MVP.
Harper stesso si è dichiarato felice e soddisfatto di questa scelta, che considera definitiva visto che ha preteso di non avere la clausola opt-out nel suo contratto da 25 milioni annui, perché il suo desiderio è quello di legarsi a vita da queste parti e convincere altri free agent di lusso a raggiungerlo in futuro: ogni riferimento al tifoso Phillies Mike Trout è puramente casuale.
I Nationals, dal canto loro, avendo intuito il diniego al rinnovo da parte della loro ex punta di diamante, hanno sottoscritto un accordo da 140M per sei anni col miglior prospetto libero per quanto concerne il mercato dei lanciatori partenti, Patrick Corbin. Ora, insieme a Scherzer e Strasburg, possiedono un tridente in rotazione da far invidia a chiunque.
Meno aspettative ci sono nei confronti di San Diego, ma il contratto con cui il “villain” delle ultime Championship si è piazzato in casa loro, permette di rivitalizzare l’opinione su un club tra i cinque a non aver mai vinto le World Series.
Antecedentemente al big-deal tra Phillies e Harper era il suo quello più ricco firmato da un free agent e il secondo di sempre dietro a Stanton in Florida due anni or sono, prima che dalle parti del Bronx si alzassero per rilevarlo in corsa.
Mentre a Philadelphia, anche a seguito delle già accennate parole di stima e fedeltà in conferenza stampa del nuovo arrivato, sono sicuri di costruire una dinastia decennale, sulla costa del Pacifico questa certezza non c’è e il rischio che quanto successo al Giancarlo newyorchese possa capitare in corsa anche a Machado esiste eccome.
E’ dal 2010 che i Padres non raggiungono il 50% di vittorie e la stagione appena trascorsa è passata ad ammirare la bellissima sfida a tre che Arizona, Colorado e i cugini ed ex franchigia della loro nuova stella Dodgers hanno messo in scena per vincere la NL West.
Anche qui però dobbiamo considerare che per arrivare al buon Manny si è superata una nutrita concorrenza, tipo Yankees, Cubs e gli stessi Phillies e soprattutto quella dei White Sox che erano certi di affiancare ai loro giovani l’asso dominicano.
Evidentemente qualcosa di buono il nuovo arrivo deve averla scrutata a meno che non abbia pensato solo ad aumentare il conto in banca: noi puntiamo sulla prima ipotesi anche se il soprannome “Money” ha ormai fatto il giro del pianeta.
Le costose acquisizioni degli ultimi due anni tra gli infielders – Hosmer dai Royals in prima e Kinsler dai campioni Red Sox in seconda su tutte – possono essere un incentivo per il ragazzone di Hialeah di comporre con loro e, perché no, col prospetto futuro più interessante dalle Minor Fernando Tatis Jr, un quartetto niente male.
Nella sua prima “at-bat” dello Spring Training lo abbiamo visto felice e rilassato. Non ci resta che attendere l’imminente Opening Day e vedere quel che sarà.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.