L’unica cosa che avrebbe permesso a una delle più gloriose squadre dello sport professionistico mondiale di far parlare ancora di sé e di accrescere il numero di haters e followers che parallelamente esistono da più di un secolo, era l’avvento nel Bronx di una “rock star” capace di dominare la scena a livello mediatico dentro e fuori dal campo. A questo è servito Alex Rodriguez per i New York Yankees!!

Un fuoriclasse che in carriera ha vinto tre volte l’MVP sfiorando i 700 home run e battendo i record per Rbi e Run segnate, ma che ha visto la sua reputazione essere minata dal legame con le droghe che ne migliorarono le prestazioni e a causa delle quali saltò un’intera stagione.

Nato proprio a New York City nel 1975 diverrà famoso per l’abilità all round con la quale disputerà ogni singolo match.

Il più giovane di tre figli con un pescatore professionista come padre, sconvolgerà proprio il genitore per la precoce bravura con la mazza e pallina già dai quattro anni, quando si trasferì con la famiglia prima nella Repubblica Dominicana e poi a Miami. Crebbe insieme ai fratelli con la madre, una volta separata, giocando al liceo nella Westminster Christian School a football nel ruolo di quarterback.

A baseball, nel suo anno da junior, colpì con .477 rubando 42 basi portando così la scuola al campionato statale del 1992. Durante il periodo da senior i suoi allenamenti divennero tappa fissa per molti scout, letteralmente estasiati dall’agilità di un giovanissimo interbase di 100 kg e alto più di 1,90.

Scelto come primo assoluto dai Mariners nel 1993 dovette rinunciare alla Miami University divenendo professionista a 1,3M per tre stagioni. Debuttò in Major a 19 anni con due annate in sordina prima di esplodere nel 1996 come vice MVP, All Star e Silver Slugger. Il seguito è storia: nel corso del decennio successivo Rodriguez ha messo su numeri da poter essere ricordato per sempre come uno dei più forti giocatori all time.

Nel 2001 firmò l’allora contratto più redditizio di sempre con i Texas Rangers (252M per 10 anni), dimostrando alla fine di questa esperienza di valere fino all’ultimo centesimo, guidando le stats offensive per tre campionati e vincendo il primo MVP nel 2003. La voglia di vincere fu fatale per il cambio di casacca nella città Natale, a cifre ancor più astronomiche.

Pur di primeggiare agli Yankees “emigrò” in terza base consentendo così alla stella Derek Jeter di rimanere e mantenere il ruolo di shortstop. A New York se possibile superò le medie precedenti trionfando ancora come miglior giocatore di lega nel 2005 col .321 in battuta e i 48 fuori campo e nel 2007 dove raggiunse il top con 54 homers, 156 Rbi e 143 punti che gli valsero il terzo trofeo individuale.

A 32 anni divenne il più giovane a raggiungere i 500 home run. Nonostante tutto la feroce critica newyorchese non lo risparmiò per qualche prestazione al ribasso in postseason e per l’ammissione di aver preso steroidi a inizio carriera, che mise in dubbio la validità dei suoi numeri. Successivamente la conquista delle World Series nel 2009 metterà tutto a tacere anche grazie alle sue prestazioni infuocate.

L’anno seguente divenne il settimo di sempre a battere 600 fuori campo e nel 2012 eguagliò sua maestà Lou Gehrig col 23° Grand Slam della carriera contro i Braves!

L’inizio del 2013 rappresenta un periodo difficile della sua storia, visto che ai problemi all’anca si aggiunsero nuove accuse sull’utilizzo illegale di farmaci, a seguito degli articoli del New Miami Times riguardanti un suo ricovero in Florida dal dottor Anthony “Tony” Bosch, suo fornitore.

Nonostante le smentite, affidate alla Sitrick and Company, l’ambiente attorno a sé si fece freddo e malfidato, con la dirigenza newyorchese pronta a chiudere il rapporto. Inoltre, indagini interne alla Major League, sembravano proprio confermare le transazioni col medico. Il 5 Agosto 2013 venne infatti sospeso per 211 partite senza paga.

A-Rod rispose per le rime accusando la MLB di azioni illecite nei suoi confronti e di non aver fornito prove evidenti e pertinenti prendendo ad esempio le pene minori (50 match) inflitte ad altri giocatori coinvolti negli scandali doping: questo portò a una riduzione di 49 incontri. Sempre in Florida il Miami Herald rincarò la dose rivelando secondo fonti anonime un’ammissione di colpa dell’ormai trentottenne verso gli agenti federali sfruttando l’immunità dai pubblici ministeri durante l’indagine.

Il ritorno in campo nello spring training del 2015 portò un’ovvia e abbondante partecipazione mediatica, alla quale fece seguito una stagione perfetta con Rodriguez apparso addirittura ringiovanito. Superò il grandioso Willie Mays coi 661 home run, divenne il secondo di sempre a completare 2.000 Rbi e il 29° a collezionare 3.000 valide!

Il 7 Agosto 2016, durante un campionato in sordina e con il club a puntare sui giovani, annunciò il ritiro che avvenne dopo una breve cerimonia il 12 dello stesso mese.

Lascerà il baseball con molti riconoscimenti: oltre ai 3 titoli MVP, 2 Gold Gloves, 14 All Star game, 10 Silver Slugger e 4 Hank Aaron.

Fuori dal campo la sua vita privata è stata una manna dal cielo per tutti i tabloid internazionali: dopo insistenti gossip su tradimenti verso sua moglie Cynthia, venne lasciato nel 2008 quando uscirà la liaison con Madonna. In seguito tra le sue prede andranno annoverate pure Cameron Diaz, Kate Hudson e più recentemente Jennifer Lopez.

Per riassumere la storia di Alex Rodriguez potremmo concludere descrivendolo come un fuoriclasse assoluto dentro il diamante e nel box di battuta ma anche uno sportivo dalla vita sregolata e un incorreggibile mondano. Quel che è certo è che sarà impossibile dimenticarlo!!

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