Iniziamo dal giorno 8, quando Nathan Eovaldi nello stadio dei Mets inizia l’incontro con 18 out consecutivi, per poi chiudere con 7 inning lanciati, 9 K, avendo affrontato solo 21 avversari (il minimo).
Due giorni dopo, il rookie Lauer, 23 anni, peggiore per numero di lanci per inning con 19, alla sua 15° partenza in MLB, affronta in casa (San Diego) i Dodgers: e per la seconda volta in stagione li lascia a secco… fino all’ultimo out, quando Max Muncy batte un HR al lancio numero 115 (massimo in carriera), e Lauer esce avendo concesso appena 3 valide in 8.2 inning.
Si passa al giorno 23, dove Daniel Ponce De Leon debutta nelle majors per i Cardinals. La sua storia è davvero singolare: il 9 maggio 2017, mentre lanciava in triplo A per Memphis, viene colpito alla testa dalla battuta valida di Caratini, di Iowa (il triplo A dei Cubs). Subisce una complicata operazione, e dopo oltre due mesi di ospedale la sua stagione è finita, ma nel 2018, a 26 anni, è di nuovo in pista in triplo A e il 15 luglio (ultima partenza prima del debutto) lancia il primo CG one-hitter della carriera con 110 lanci per Memphis.
A quel punto, per la scelta al nono round del draft 2014, si aprono le porte della MLB, e qui lancia 7 inning senza concedere nemmeno una valida!, con 3 basi ball e 3 K ma a 116 lanci viene sostituito.
Il giorno dopo Tanaka degli Yankees lancia a Tampa, dove dimostra che nonostante la sua fastball non superi le 91 miglia orarie, si può dominare un lineup MLB: solo due volte si trova in difficoltà, nel primo inning quando deve effettuare 16 lanci e si trova sotto nel conto con tutti e 3 i battitori affrontati, e nel quinto dove inizia l’inning con una valida e una base ball e chiude l’inning con 18 lanci. Il resto è molto facile, e con 9 K, 16 ground out ed appena 2 eliminazioni al volo chiude il CG SHO, con 3 valide e 105 lanci totali (il terzo shut out in carriera nelle majors).
Il 24 luglio gli A’s sono sotto 10-2 dopo 6 inning contro Texas, e vanno a vincere 13-10 nel decimo, con un comeback di 8 punti che non accadeva nelle majors dal 2012.
Il giorno dopo Pittsburgh si presenta a Cleveland con una striscia aperta di 11 vittorie consecutive (non accadeva ai Pirates da 50 anni) e con Starling Marte che batte valido da 17 incontri di fila (la più lunga striscia nella NL del 2018). Bauer vede bene di colpirlo nel primo inning con un lancio che lo costringerà a lasciare il match, e prosegue con 7+ inning, 2 valide e 10 K per il 4-0 finale a favore degli Indians.
Il 27 luglio Max Scherzer raggiunge i 200 K in stagione, per il settimo anno consecutivo: è appena il 4 lanciatore della storia con questa striscia (gli altri sono Tom Seaver, Roger Clemens e Walter Johnson). Da notare come i due leader ogni tempo per strikeout, Nolan Ryan e Randy Johnson, non ci sono riusciti, anche se quest’ultimo ha messo a segno almeno 290 K in 6 stagioni di fila, record che presumibilmente nessuno potrà battere.
Il 29 luglio Sean Newcomb, giovane stella dei Braves, affronta in casa i Dodgers, nel giorno del ritiro del numero 10, appartenuto a Chipper Jones, uno dei migliori switch hitter di ogni tempo. Newcomb lancia 5 inning perfetti, per poi proseguire il no hitter, nonostante l’alto pitch count, fino… all’ultimo out, anzi all’ultimo strike, quando Chris Taylor batte un singolo nel lancio numero 134. Bad luck!
Il giorno successivo James Paxton sale 3-0 contro gli Astros in stagione, con un’ERA inferiore all’1.00 e si candida al ruolo di bestia nera dei campioni in carica, mentre il giorno successivo, ultimo del mese, i Nationals battono i Mets 25-4, punteggio che entra nella storia di entrambi i club: è infatti la miglior vittoria della franchigia capitolina e la peggior sconfitta nella storia dei newyorkesi.