Fra circa un mese, con lo Spring Training, la stagione 2019 entrerà nel vivo. Il mercato è in fermento dal giorno dopo la fine delle World Series e ad oggi un buon numero di operazioni sono state già concluse: quasi 500.
Andiamo ora ad analizzare le più significative, tralasciando ovviamente quelle sulla carta marginali, come acquisizioni, re-assegnazioni o contratti depositati di profili secondari o mandati in Minor League.
I Cincinnati Reds sono una delle squadre più attive, impegnate finora con grandi investimenti a perfezionare i molti difetti emersi nel passato recente. Alla ricerca disperata di partenti affidabili, per ovviare alla loro ultima e penosa rotazione, con un ERA e un FIP al sestultimo e quartultimo posto, hanno acquisito due ottimi spot in Tanner Roark, destro da Washington e Alex Wood, il mancino dei Dodgers.
Il primo ha sempre dimostrato affidabilità e resistenza per un gran numero di innings mentre il secondo da opener possiede un’ottima media pgl a 3,33. Nonostante il fatto che entrambi andranno in free agency al termine del prossimo campionato, la scelta si è resa necessaria a causa anche delle precarie condizioni fisiche di Matt Harvey e della sempre minor fiducia in Sal Romano.
Calcoliamo che su 20 starter nel 2018 nessuno ha avuto un ERA sotto a 4,30!! Nella mega trade con L.A. giunti anche Matt Kemp, Yasiel Puig e Kyle Farmer per Homer Bailey (RHP), Jeter Downs (SS), Josiah Gray (RHP) e soldi.
Tampa affida al Cy Young Winner Blake Snell la collaborazione di Charlie Morton, pezzo pregiato tra gli starting pitchers.
I Mets, da subito impegnati in questa offseason, hanno a nostro avviso effettuato un colpo a sensazione, ingaggiando da Seattle il prodigio Edwin Diaz. Nessuno si scandalizza se lo definiamo il miglior rilievo della passata stagione con 1,96 di ERA, 57 salvezze e 124 strikeouts in 73 innings e 1/3. Un vero e proprio “hard throwing” di soli 24 anni che va ad affiancare Jeurys Familia, rientrato dall’esperienza ad Oakland e re firmato per tre anni.
Con i due destri nel bullpen i newyorchesi dovrebbero sistemare i drammatici vecchi problemi di categoria che ne hanno fatto una delle peggiori franchigie di tutta la Major per Earned Run Average, Fip e strikeout. A loro va aggiunto Luis Avilan, mancino dalle Minor. Come catcher battuta una numerosa concorrenza per arrivare a Wilson Ramos, nel 2018 in combo Phillies e Rays.
Eccezionale l’acquisizione di Yasmani Grandal per i Brewers, con 16 mln di base salary per un anno: uno dei migliori ricevitori a livello di batting average degli ultimi tempi (117 WRC+) e un grande pitch framer. Milwaukee migliora così uno dei pochi punti deboli del roster, mai salito di livello con Erik Kratz e Manny Pina.
Colorado compra i servigi di Daniel Murphy (dai Cubs), veterano per cui stravediamo che in carriera ha dimostrato una buona versatilità nel “girare” parecchio dentro l’infield. Il contratto per due anni dà il tempo giusto al trentaquattrenne di Jacksonville, desto di tiro e mancino con la mazza, per assestarsi nel ruolo di prima base dove Ian Desmond ha deluso le aspettative. Certo l’età e un pericoloso infortunio al ginocchio lasciano perplessità sulla tenuta fisica ma l’esperienza e la migrazione da second a first baseman attutiscono il rischio.
Proprio i suoi acciacchi, insieme a quelli di Howie Kendrick e le cattive performance di Wilmer Difo hanno spinto i Nationals ad acquistare per la seconda base Brian Dozier per un anno a 9/M. Una vita ai Twins e nel recente passato ai Dodgers, potrebbe, se sano, essere la soluzione a tutti i problemi sia in battuta che con il guanto, permettendo così ai due suoi colleghi appena nominati di allungare la qualità della panchina. Presi inoltre Kurt Suzuki e Yan Gomes come ricevitori. Washington è ovviamente in attesa di conoscere il futuro di Bryce Harper, ancora in standby e dato da settimane in flirt con Philadelphia.
I Phillies stanno mantenendo le promesse di voler diventare la contender principale della National League interessandosi in pratica a tutti i migliori prospetti liberi e non, Machado incluso. L’acquisto di Jean Segura, interbase dominicano dai Mariners, ne è il più fulgido esempio!
La sua carriera parla da sé: batting average sopra la media e solidità difensiva. Il ruolo, quello di shortstop, ha fatto penare la franchigia della Pennsylvania lo scorso anno tra gli ultimi posti per WAR e WRC+ con J.P. Crawford (ora free agent) e Scott Kingey (passato a Seattle) a performare sotto media prima dell’avvento in deadline di Cabrera (anch’egli oggi in free agency).
La ricostruzione totale a cui stanno andando incontro i Mariners riguarda anche l’addio a Nelson Cruz, passato dopo parecchi rumors a Minnesota. Il suo contratto annuale a 14,3/M con club option, dimostra da un lato la forza di questo ancor grande giocatore trentottenne, leader di lega con 203 homers nei 5 campionati trascorsi e quinto con WRC+ a 145, e dall’altro la necessità di limare le difficoltà nel ruolo di designated hitter cha tanto male ha fatto nell’annata appena conclusa, col penultimo posto in Ops (.682) e nei fuori campo (15).
Lo spot di battitore designato, rispetto ai 14 elementi utilizzati nel 2018, con Morrison, Grossman e Mauer almeno per 35 start, dovrebbe essere ora esclusivamente ad appannaggio del bomber dominicano.
Seattle, dal canto suo, ha lavorato per migliorare gli esterni, affiancando alla stella nascente Mitch Haniger Domingo Santana e Mallex Smith, col primo che probabilmente sposterà Dee Gordon in seconda base e l’altro che sostituirà Denard Span. Siglato anche Jay Bruce dai Mets.
Un mix altamente esplosivo è quello a cui potrebbe andare incontro chi si vedrà di fronte i Braves nel futuro prossimo. Lo sbarco ad Atlanta di Josh Donaldson, tra i free agent più nominati e desiderati, aumenta il livello di un team ricco di giovani che si arricchisce di un fenomenale ed esperto campione. Il veterano e terza base potrebbe traslocare Camargo attorno al diamante; il contratto annuale a 23/M da l’idea di quali siano le intenzioni in Georgia.
Gli Yankees hanno visto accettare l’offerta di due anni a D.J. LeMahieu, 2B dai Rockies e quella di uno a Troy Tulowitzki, SS dai Blue Jays ma soprattutto hanno sbaragliato il campo degli estimatori di James Paxton scambiandolo con Sheffield, Swanson e Dom Thompson-Williams: ora, con la conferma di J.A. Happ (insieme al reliever Britton) e la cessione di Lance Lynn per tre campionati ai Rangers, la propria rotazione (vecchio tallone d’Achille) sale vertiginosamente di livello.
I campioni del mondo, come anticipato qualche articolo fa, si sono impegnati nelle estensioni: Eovaldi, Pearce, Sale, Price e Nunez restano a Boston da dove si allontana Ian Kinsler che raggiunge San Diego per due stagioni.
Michael Brantley, free agent, si accasa a Houston, anch’egli per due anni.
Chiudiamo con un altre grande colpo, quello dei Cardinals che acquisiscono una delle più forti prime basi del decennio e bandiera ad Arizona, Paul Goldschmidt; oltre a lui il rilievo Andrew Miller dagli Indians e l’esterno centro Drew Robinson da Texas. Confermato inoltre per un anno il lanciatore partente Adam Wainwright.
Restano da verificare le situazioni dei due Big da sempre nella lista dei desideri di molte squadre come Harper e Machado, col primo come detto vicino ai Phillies. Oltre a loro ancora in standby free agent di lusso come Dallas Keuchel, Adam Ottavino, Craig Kimbrell e A.J. Pollock: ci aggiorneremo più avanti!
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.