Dopo le prime 2 gare, la serie si sposta a Houston, dove gli Astros sperano di far valere il fattore campo, dato che sono 10-1 in casa nei playoff 2017 e 2018.
Gara 3 vede il mancino Keuchel sul monte per i padroni di casa, che in stagione ha subito molto nel primo inning, con un’ERA vicina al 7 in quel frame. Ed anche stavolta parte male, concedendo valide ai primi 3 battitori avversari, con Bogaerts che va out con una grounder che comunque vale l’RBI del 2-0.
Per Boston inizia Eovaldi, che subisce anch’egli un punto nel primo inning, e poi il punto del pareggio nella bassa del quinto. Comunque meglio di quanto fatto in stagione regolare, quando il 20 giugno, contro gli Astros, aveva subito 4 HR.
Nel sesto esordisce il side arm Joe Smith per Houston, che subisce l’HR di Pearce. Poi nell’ottavo un grande slam di Bradley arrotonda il risultato per l’8-2 finale a favore degli ospiti.
Gara 4 inizia con la notizia che la MLB sta investigando sulla possibilità che durante questa serie ci siano stati comportamenti illegali volti a “rubare” i segnali dei lanci che panchina e catcher fanno al pitcher. Sul monte si affrontano Morton e Porcello, che in stagione sono risultati primi a pari merito per battitori colpiti, con 16 ciascuno.
Ed entrambi non si smentiscono nel primo inning, colpendo un avversario a testa! E’ ancora Boston a segnare per prima, con il singolo da 2 RBI di Devers, preferito a Nunez in terza base. Ma la chiave del match potrebbe essersi verificata nella bassa del primo, quando un bel colpo di Altuve viene prima chiamato fuori campo (da 2 punti), poi West ci ripensa e lo dichiara “out” per interferenza di un tifoso, che tocca chiaramente il guanto di Betts, proteso nel tentativo di presa.
La questione è capire dove sia avvenuto questo contatto, se dentro o fuori dal campo. Ed il replay non risolve il dubbio, e la chiamata del campo rimane. L’incontro diventa presto uno slug fest, con punti in quasi tutti gli inning.
Gli Astros pareggiano nel terzo sul 3-3 grazie all’ennesimo HR di Springer, poi passano in testa nel quarto, ma nel sesto c’è un nuovo ribaltone, grazie all’HR da due punti di Bradley, vero eroe offensivo di Boston.
I partenti sono durati poco, ed i rilievi hanno anch’essi faticato. Brasier per Boston mette a segno 5 out cruciali, nel sesto e nel settimo inning, poi Cora, sorprendentemente, decide sull’8-5 di chiedere a Kimbrel una salvezza da due inning, lui che mai in carriera ne ha chiusa un superiore ai 4 out.
E nell’ottavo un grossolano errore, stavolta di Kemp, salva i Red Sox: batte un leadoff single, ma vuole sfidare il braccio di Betts e raggiungere la seconda, dove viene eliminato!
Dopo di lui Bregman viene colpito, Springer batte un doppio, e l’inning avrebbe prodotto molto più del solo punto dell’8-6. Nel nono Kimbrel continua ad arrancare concedendo 3 basi ball e Bregman ha l’opportunità di ribaltare l’incontro con uno swing, ma viene messo out da una presa in tuffo di Benintendi. I due team hanno lasciato in base ben 24 uomini totali, ma ovviamente è Houston a recriminare per le occasioni mancate.
Gara 5 è un elimination game per gli Astros, ed allora chi meglio di Verlander può salvarli: lui che ha vinto le ultime 4 partenze nella medesima situazione e negli ultimi 24 inning di tali gare non ha subito punti! D’altronde il match sul monte lo vede grande favorito rispetto a Price, che oltre ad essere in short rest, la notte precedente aveva passato tutto il nono inning a scaldarsi visti i problemi sul monte di Kimbrel.
Ed invece estrae dal cilindro una prestazione fantastica, con 6 scoreless innings in cui concede appena 3 valide senza basi ball. Verlander invece viene penalizzato da un mancato terzo strike dell’arbitro con al piatto Martinez, che batte la pallina successiva sugli spalti per l’1-0 nel terzo inning.
Poi nel sesto inning è Devers a battere un HR da 3 punti per il 4-0. Barnes nel settimo concede un punto ai padroni di casa, e allora entra Eovaldi che chiude la porta per 1.1 innning. Nel nono Cora dimostra molto coraggio nel riproporre Kimbrel, dopo i 35 lanci del giorno precedente, ma stavolta concede solo una base ball, per la prima volta in questi playoff non subisce punti, per il 4-1 finale.
Boston giunge così alle WS per la quarta volta in quindici anni, e partirà favorita contro chiunque emergerà dalla National League.