New York asfalta Oakland 7-2 nel Wild Card game dell’American League incrinando leggermente quel che di buono la squadra californiana, Bob Melvin e lo storico “mago” Billy Beane erano riusciti a fare durante la stagione; arrivare cioè a pareggiare il record di Houston nella Al West prima e a sfiorare il vantaggio nel “win or go home” contro i newyorchesi dopo.
È stato un anno in cui oltre a sfornare ottimi attaccanti come Chapman, Khris Davis e un bel rookie come Laureano sono riusciti a rattoppare i molti buchi nel mound dovuti ad infortuni e sfortune varie con la loro abituale rivoluzione di mercato e utilizzando rilievi in qualunque situazione di gioco, anche come openers (15 diversi).
Arrivando ad oggi gli Yanks presentano Severino, la certezza, contro Liam Hendriks, la scommessa!
Si riassume così la stagione al lancio delle due squadre: Boone è arrivato a questo match coi partenti stabiliti all’inizio o con i nuovi arrivati in deadline mentre i californiani si sono adattati alla moria di starters sconvolgendo la rotazione e compiendo decine di “pitching changes” a partita.
Eppure con queste “magie” Oakland è riuscita ad “arrangiarsi” sul monte (undicesima) e a primeggiare come bullpen (terzi).
Anche Hendriks, da sempre un rilievo, si è “prestato al gioco” abituandosi ormai ad iniziare i match (8 volte solo a Settembre) non subendo nessuna Run nelle ultime sette uscite lanciando per solo un inning.
Gli Yankees hanno schierato Severino per il secondo anno consecutivo come partente per il WC Game con Tanaka in roster pronto a subentrargli nel caso di un’eventuale uscita veloce, memori della sua precoce dipartita dopo 1/3 di inning disastroso contro i Twins.
Cashman e Beane, amici da una vita, se la ridono nel pre gara; ma nemmeno la scaramantica e solita “uscita” dallo stadio di Billy potrà far molto contro questi Yankees, giunti alla prima e decisiva partita stagionale al completo ed in gran forma: anche Gregorius, infortunato al polso, è regolarmente presente nel lineup in sesta posizione come interbase.
Leggendo l’ordine in battuta vengono i brividi e si capisce quanto avrà da penare chi se li ritroverà davanti. Oltre a Didi, McCutchen (leadoff), Judge (2) e Hicks (3) sono gli esterni, Stanton cleanup e battitore designato, el Papa Andujar (7) e Gleyber Torres (9) terza e seconda base, Sanchez il catcher e Luke Voit quinto in battuta e prima base.
E’ proprio Louis l’ultima “bomba” di una franchigia famosa nei secoli per sfoderare eccellenti attaccanti; il suo Settembre recita 19 runs, 29 valide, 10 fuori campo e medie a .333/.414/.736: CHAPEAU!!
Gli A’s schierano Nick Martini come leadoff ed esteno sinistro, Matt Chapman (leader di squadra con .278 di Avg) secondo in battuta e terza base, Jed Lowrie (3) in seconda, KD designed hitter nonché primo in Major con 48 home run, Matt Olson quinto e prima base, Piscotty esterno destro, Laureano esterno centro e settimo, Semien shortstop ed il catcher Lucroy.
Contro una squadra spesso zoppicante sul monte raccoglieranno le briciole.
Il gruppo dei record per fuori campo (266) ne compie “solo” due sufficienti per aprire e chiudere la gara coi suoi migliori e famosi battitori, Judge e Stanton.
Il primo dopo una base gratis concessa da Hendriks a McCutchen spara il 27mo bolide stagionale in tribuna permettendo il veloce e rassicurante 2-0 con il quale si arriverà poi fino al bottom del sesto inning.
Il secondo a risultato ampiamente in cassaforte e a fine ottavo arriva a 39 per chiudere l’incontro. Non può non partecipare alla festa degli “strike-throwers” il numero uno del 2018 Davis che aiutato dalla singola di Chapman ad inizio ottavo su una sinker di Britton a 94 mph permette a Oakland di segnare i 2 punti della bandiera per il provvisorio 6-2.
Relativamente calma piatta tra il secondo ed il sesto “tempo” di gioco se si eccettua il veloce e ovvio cambio di Hendriks dopo lo shockante incontro ravvicinato con Judge; al suo posto Lou Trivino che se la cava alla grande concedendo pochissimo ai funambolici avversari e sarà a fine serata l’unico pitcher ad uscire a testa alta per Oakland.
Altra scossa arriva a metà del quinto quando Severino scorge i fantasmi stagionali che lo vedono a 6.75 di ERA in questo inning e Boone non ci pensa su ad inserire Betances (2.70 di ERA, 4-6 in 66.2 innings) che sistema le cose eliminando Chapman, Lowrie e Davis.
Lo skipper di NY “azzecca” un’altra mossa togliendo un cupo Andujar per Hechavarria in terza delegato a coprire di più l’infield; la Pantera cubana dominerà la difesa effettuando nel settimo una spettacolare “parata” alla Yashin!!
E’ comunque il sesto l’inning che deciderà il match chiudendo ogni velleità per i ragazzi di Melvin.
Con Rodney al lancio Judge si porta in seconda con un’extra base e poi, imitato da Hicks, sigla il 3-0; subito dopo, con la base ball offerta a Stanton, due basi cariche e lo spettro del bombardiere Voit in battuta il manager A’s compie un paio di “telefonate urgenti” e richiama sul monte il glaciale Treinen, accreditato di un mostruoso 38/43 e 0.78 di ERA; sarà invece la fine dei giochi!! Difatti Blake viene preso letteralmente a pallate da una tripla di LV45 e da una volata di sacrificio di Gregorius: 6-0 e partita in cassaforte!!
Oakland conclude una buonissima stagione con il rimpianto di non avere impensierito troppo i lanciatori partenti di New York, spesso discontinui e traballanti in stagione.
New York accede nel migliore dei mondi alle Division Series con una grandissima prestazione di livello, che oltre a confermare il lineup probabilmente più forte della Major, acquisisce anche più sicurezza dalle prestazioni difensive dell’infield e da un bullpen confermatosi affidabile anche in situazioni di “emergenza precoce”!!
La sfida infernale che li aspetta coi nemici di sempre sarà una battaglia all’ultimo sangue, la più grande rivalità della storia dello sport arriva per Yankees e Red Sox nel momento di miglior splendore da quando hanno trionfato l’ultima volta (2009 e 2013).
Due corazzate che sputeranno sangue e battaglieranno dal primo all’ultimo inning di ogni partita.
E noi fanatici amanti di queste due magiche franchigie siamo già in fibrillazione!!
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.