CY YOUNG AWARD AMERICAN LEAGUE
Chris Sale (Boston Red Sox): Potrebbe essere la volta buona per vincere il primo Cy Young dopo anni di “avvicinamento”!! Conduce in maniera imbarazzante l’AL per WHIP ed ERA e prima di entrare in DL per i cronici problemi alla spalla era leader per strikeouts. E’ arrivato a concedere una media di 6 Hits per 9 innings ed ha ottenuto un record di 12-4 in 26 gare da partente. Cora lo ha gestito per farlo arrivare in postseason senza acciacchi e patemi ma in quel di Boston la preoccupazione è latente; preservato e sostituito spesso da rilievi lunghi, come nella serie attuale contro Cleveland dove in 3 innings ha preso a “pallate” Lindor, Encarnacion e Ramirez!! Un campionissimo decisivo sul monte, fuoriclasse assoluto, uno dei pochi pitchers a “spostare gli equilibri”!! Nell’anno della maturità meriterebbe il premio per la costanza con la quale domina da anni!!
Justin Verlander (Houston Astros): Trentacinquenne ma ancora splendido atleta, un esempio per tutti quelli che approcciano allo sport agonistico e che ammirano la dedizione al lavoro e all’allenamento. Ciò che è riuscito a fare nella postseason 2017 con gli Astros è rimasto indelebile in ognuno di noi!! Un ERA a 2.21, la media in battuta avversaria a .177, il record di 5-1 del team con lui partente e ovviamente la vittoria finale. Dal 2012 in 14 partite di playoff ha effettuato 102 strikeouts con un ERA di 1.94. Questo basta a capire quanto Justin sia capace di performare al massimo nelle situazioni più importanti e complicate. Per confermare ciò dopo il calo estivo con PGL addirittura quasi triplicata e 3 sconfitte sul monte ha ricominciato a dominare i suoi avversari; quasi a sentire il profumo del “win or go home” di prossimo avvento. Fino al 22 Settembre ha ottenuto 3 vittorie, ERA a 1.71, strikeouts in percentuale maggiore che in passato (ed è tutto dire) ed ha concesso un average di .164: INGIOCABILE!!
Gerrit Cole (Houston Astros): Compagno e alter ego di Verlander grazie alla trade che ha unito due grandi giocatori dallo stile simile ed ha permesso l’uno di innalzare le prestazioni dell’altro. Houston è grazie a loro nettamente la squadra più forte nella rotazione (e non solo) ed in testa in quasi tutte le stats di pitching; Cole è giusto dietro a Scherzer e JV per strikeouts lanciati (272) con un Fip a 2.74 ed è primo per S.O. per 9 innings (12.6)! I suoi meriti nell’invulnerabilità difensiva dei texani potrebbero fargli avere molte preferenze.
Corey Kluber e Trevor Bauer (Cleveland Indians): E’ giusto menzionarli insieme, la loro stagione a Cleveland può essere vista a specchio e soprattutto ci sembra troppo crudele escludere il secondo per un infortunio che lo sta estromettendo dalla corsa al trofeo. Per premiare un’altra ottima stagione degli Indians in cima all’American League gli elettori potrebbero affidarsi a Kluber, un punto fermo nelle votazioni ormai da anni. Un ERA a 2.93 (in rialzo da Agosto) e WHIP sotto a 1, secondo dietro a Snell per Wins. Nelle ultime 6 partenze di Bauer prima dell’assenza forzata il team ha ottenuto 6 vittorie!! A Luglio si trovava al terzo posto per ERA dietro a Keuchel e Rondon; ha lanciato meno di sei innings solo 4 volte su 23; possiede ancora un record di 12-6 con 214 strikeouts. Rientrato nella serie contro i Red Sox ha lanciato un solo inning!
Blake Snell (Tampa Bay Rays): La grande stagione dei Rays tra gli altri ha anche il nome di Snell!! Mancino esploso dopo due anni di anonimato. Le sue quotazione salgono vertiginosamente viste le performances che migliorano col finale di stagione: da Giugno ha avuto un Era mai superiore a 2.00 ed ha ottenuto da Agosto 8 vittorie e zero sconfitte che lo hanno fatto arrivare a 20 (primo). Nel suo arsenale di lancio ha utilizzato principalmente una fourseam fastball a 97 mph, resa così veloce e letale aumentando il backspin e diminuendo l’apertura. La media Pgl è oggi la seconda dietro solo a deGrom ed è quarto per WHIP.
Luis Severino (New York Yankees): Ancor giovanissimo pitcher degli Yankees, canterano proveniente dalle Minors newyorchesi e nono miglior prospetto nel 2014 per Baseball America, sta quest’anno mantenendo le precedenti aspettative. Alterna lanci di potenza (fastball e slider) con una formidabile changeup che disorienta gli avversari. Ottimo fino a Luglio con un record di 12-2 ed un ERA sotto al 2.00 ha subìto un calo di prestazioni drastico. Con ben 18 vittorie sul mound rimane senza dubbio il miglior pitcher di N.Y., squadra da sempre un “lascia-passare” per ottenere voti negli Awards.
Edwin Diaz (Seattle Mariners): Se esiste una possibilità che un rilievo vinca il Cy Young questa appartiene al Mariner Edwin Diaz!! Con le 56 salvezze stagionali si è avvicinato al record di Francisco Rodriguez (62); sarà difficile a questo punto ma “Sugar” rispetto al “K-Rod” dell’epoca è stato migliore in ERA (2.02), strikeouts e nelle SV ottenute spesso con un solo punto di vantaggio.
CY YOUNG AWARD NATIONAL LEAGUE
Max Scherzer (Washington Nationals): Riassumere Mad Max in poche righe è improbabile!! Personaggio unico e inimitabile, impossibile non amarlo!! Con i suoi occhi spiritati e multicolore, la sua mente statistica, i suoi monologhi prima, durante e dopo la partita, le sue fobie, manie e scaramanzie (durante il “massacro” subito dai Kids di Atlanta incolpò il cappello facendoselo cambiare)!! Allo stesso tempo ragazzo d’oro sempre al centro di impegni sociali e persona sensibile che ha sofferto perdite gravi (il fratello a cui dedica ogni partenza). Tornando al campo un giocatore straordinario, praticamente l’elite nel suo ruolo insieme a Clayton Kershaw e Chris Sale. Conduce nettamente la Lega per numero di strikeouts (290) e Whip, secondo per K/9 e Fip, quinto con un ERA a 2.57, tra i leaders per Wins. Le carte in regola per vincere la terza volta consecutiva il premio ci sono tutte; raggiungerebbe così Randy Johnson (4 dal 1999) in un club super esclusivo.
Jacob deGrom (New York Mets): I suoi numeri mettono i brividi!! In netto vantaggio per ERA (1.77), bassissimo anche il suo Fielding Indipendent Pitching, elimina 11 battitori per 9 innings, non subisce fuori campo ed ha un Whip a 0.94 (terzo generale e primo nella National League). La penosa stagione offensiva dei Mets lo penalizza nelle vittorie (solo 9), potrebbe essere non discriminante ma certo non è una buona pubblicità per chi tallona Blue Eye in una corsa serrata.
Aaron Nola (Philadelphia Phillies): Il calo fisiologico dei Phillies ha “macchiato” leggermente la sua stagione. Nelle sue prime 24 partenze (ora è a 31) aveva concesso meno di 3 Runs per ben 18 volte aiutando il suo team a vincere 8 partite su 10. Nonostante i disastri recenti dove ha maturato un ERA a 5.01 rispetto al 2.44 generale che lo pone al quarto posto rimane al vertice in tutte le statistiche (SO, W, WHIP). Aggiungendo il changeup al suo repertorio ha diminuito Walks e Home Run. Ancora giovanissimo, alla sua quarta stagione ha dimostrato di essere un Asso del settore dimostrando una freddezza glaciale negli incontri di importanza simile ai playoff. E’ un serio contender!!
Miles Mikolas (St Louis Cardinals): Ottima stagione!! Una vera e propria rivelazione per i Cardinals che lo hanno riportato in Major dal Giappone; giocatore che potrebbe piacere agli elettori old school (anche per i baffoni anni 80) per la sicurezza con cui concede poche basi su ball, con un buon record di 16-4 ed un ERA a 3.01!! La sua curve ball non velocissima (79 mph) scende spesso a picco rispetto a quelle classiche risultando “illeggibile” dai battitori.
Zack Greinke (Arizona Diamondbacks): Il veterano pluri All Star sembrava essere entrato in una parabola discendente dopo la prima stagione ad Arizona, gli anni d’oro degli esordi (Royals 2009) e della maturità (Dodgers 2013-2015) parevano lontani ma l’investimento si è rivelato azzeccato!! Abile ad evitare basi ball, una sentenza contro i mancini e tra i leaders in Walks e Hits per inning, ha contribuito a rendere la rotazione dei Dbacks un fiore all’occhiello. Purtroppo anch’egli dopo l’estate ha calato le medie di ERA (5.60 rispetto al 3.21) e di Wins/Losses (2/6) causando in parte la discesa dal vertice del suo team.
Patrick Corbin (Arizona Diamondbacks): L’altra stella di Arizona! Sesto per strikeouts per 9 innings (11.11), settimo nella NL per ERA e quarto con un WHIP molto basso. Con la sua slider genera molti “swings & misses” e la sua sinker a 91 miglia ha una corsa inferiore rispetto alle classiche divenendo spesso una groundball.
Mike Foltynewicz (Atlanta Braves): Folty ha 9.91 strikeouts per 9 innings, quarto nella National per ERA e tra i primi per WHIP a 1.13; ci piace nominarlo per la sorprendente stagione dei Braves nella quale lui ed altri veterani hanno saputo fare da chioccia ad un gruppo di ragazzi terribili.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.