E’ tempo di bilanci in Major League; la stagione regolare volge al termine e le previsioni su chi possa ottenere i prestigiosi Awards di metà novembre sono all’ordine del giorno.
Ecco una carrellata dei favoriti per il titolo di MVP cercando di non dimenticare nessuno e di non scontentare alcun tifoso (compreso chi scrive…)!!
MOST VALUABLE PLAYER AMERICAN LEAGUE
Mike Trout (Los Angeles Angels): E’ la stella del firmamento mondiale, uno stratosferico campione che vale da solo il prezzo del biglietto o una nottata in bianco davanti al video per vederlo all’opera. Il suo nome è sufficiente per inserirlo nei papabili; le sue prestazioni migliorano anno dopo anno nonostante gli infortuni! Ha concluso il 2017 con WAR totale di 54.2 che è la seconda di sempre per un giocatore venticinquenne (Ty Cobb 56.0) e sarebbe la quinta per un ventiseienne (Mantle, Hornsby, A-Rod); ovviamente nel 2018 l’ha incrementata a 63.9!! Una clamorosa on-base-percentage, la più alta in carriera, eccezionale media in battuta (terzo in assoluto), primo per Ops, sul podio per fuori campo. Basterebbe per conquistare di diritto il terzo titolo ma gli elettori potrebbero considerare la brutta stagione degli Angels come prerogativa per non assegnarglielo.
Josè Ramirez (Cleveland Indians): Già lo scorso anno ebbe una “breakout season” giungendo terzo dietro ad Altuve e Judge nella classifica come MVP; stabilì il record di 91 battute extra-base nella Major e dopo Miguel Cabrera nel 2014 è diventato il 17mo giocatore della AL a colpire almeno 25 homers e 50 doubles. Anche quest’anno il suo nome viene gridato ad alta voce: il terza base continua ad impressionare, capace di battere intorno al .300 (anche se in leggero calo dall’estate) ed in lotta con Martinez per gli Home Run, ma la differenza tra i due la fanno le migliori prestazioni difensive in un ruolo più importante e l’elemento velocità che pone Enriquito in cima alle basi rubate. E’ tra i primi anche come Obp e Rbi.
Mookie Betts (Boston Red Sox): Potrebbe possedere la miglior combinazione generale di numeri che renderebbe quasi impossibile non votarlo. Tanto per cominciare è suo il volto di Boston, della squadra cioè che sta dominando la regular season dall’inizio alla fine!! Dietro solo al “Millville Meteor” per Obp ma leader per media battuta; basi rubate e velocità felina sono le sue armi principali, si fa rispettare in tutte le categorie d’attacco ma gioca in modo eccezionale anche la fase difensiva nonostante la posizione che occupa non sia notoriamente la più importante. E’ forse insieme a Javier Baez il giocatore più versatile di tutta la Lega.
J.D. Martinez (Boston Red Sox): Ha praticamente risolto il problema offensivo che attanagliava i Red Sox lo scorso anno!! Esterno/battitore designato è un vero e proprio martello visto che per la seconda stagione consecutiva ha superato i 40 fuori campo. Aver trasformato un line up da decimo posto in uno dominante in quasi tutte le statistiche potrebbe fargli scalare posizioni. E’ anche vero che gli stessi meriti potrebbe dividerli con Betts certamente però più convincente nella fase difensiva.
Francisco Lindor (Cleveland Indians): Vicino ai premi anche lo scorso anno si sta ripetendo anche in questa stagione. Vicino al .300 di media in battuta e alla seconda stagione con più di 30 Hr potrebbe avere chances più per le sue enormi qualità difensive che ne fanno uno degli interbase più affidabili.
Jose Altuve (Houston Astros): Campione in carica, è oggi un po’ indietro (158) alle 200 battute valide con le quali ha concluso le precedenti 4 stagioni in MLB. Non vincerà ma quando si parla di MVP va sempre inserito per i numeri che sforna annualmente. E’ al sesto posto per Avg, settimo per Obp e in buona posizione per Runs e Sb.
Alex Bregman (Houston Astros): Altro Astros in annata d’oro; il terza base è letteralmente esploso rispetto all’anno scorso per Runs, battute valide, Obp e fuori campo; in fase difensiva non ha problemi ad“emigrare” in tutti i ruoli dell’infield. Anche grazie ai suoi ultimi due mesi (batte col 33%) Houston è tornata in auge pure nella fase di attacco ed oggi è forse la vera contender dell’intera Major con molte chances per conseguire il “repeat”. Questa sua rimonta potrebbe fargli avere qualche preferenza in più!!
MOST VALUABLE PLAYER NATIONAL LEAGUE
Nolan Arenado (Colorado Rockies): Vicino ai premi negli ultimi anni potrebbe essere arrivata la sua ora. Giocatore strepitoso nelle due fasi, praticamente il miglior difensore in terza base e capace di battere sopra il .300; leader in quasi tutte le percentuali dei Rockies ed ai vertici di Lega. Il Guanto d’oro ogni anno per lui è una formalità e la sua bacheca a 26 anni è ricca di titoli. Il mal di pancia di inizio stagione si è attutito quest’anno grazie alle prestazioni del team che oltre a lui si ritrova in roster due fenomeni come Blackmon e Story. Per il titolo MVP potrebbe essere decisiva la sorte di Colorado a fine anno. Ad oggi però il “ritorno” improvviso dei Dodgers ed il ritmo costante dei Cardinals escluderebbero la franchigia di Denver dai playoff per una partita e mezzo. In più c’è la discussione sul fattore Coors Field dove il giocatore californiano è praticamente indifendibile rispetto alle trasferte. Sono queste le due variabili che potrebbero mettere i votanti nelle condizioni di estrometterlo ancora.
Freddie Freeman (Atlanta Braves): Dopo anni di magra Atlanta è una contender vera!! Anche per questo Freeman può considerarsi perfettamente in corsa per il titolo visto che primeggia in quasi tutte le classifiche del team. Uno dei migliori prima base, giocatore “all-round”, eccellente difensore e ottimo battitore (.311); per la terza stagione consecutiva è vicino ad un Obp a .400!! L’unica pecca per gli standard da MVP è la poca “appariscenza” in campo ma speriamo venga messa in secondo piano rispetto alla sua grande stabilità.
Javier Baez (Chicago Cubs): Il suo curriculum è certamente in linea con ciò che si chiede ad un MVP; squadra da titolo, miglioramenti strepitosi rispetto l’ultima stagione (un classico per gli allievi di Maddon), ottime statistiche d’attacco nella Lega di appartenenza, al vertice nel suo team, una difesa solida e priva di errori e soprattutto una versatilità in tre posizioni chiave dell’infield non comune a nessun candidato.
Christian Yelich (Milwaukee Brewers): L’addio fortemente voluto ai Marlins in cambio di 4 giocatori lo ha rigenerato, i Brewers si sono rivelati la squadra giusta per lui e viceversa!! Insieme sono letteralmente esplosi mantenendo le posizioni di vertice per poi “volare” nella seconda parte di stagione, incanta in ogni partita e come esterno non è oggi secondo a nessuno!! Primo nella National League e terzo assoluto per media battuta!! Tra i primi per Home Run, battute valide e Runs. Qualche giorno fa è diventato il quinto giocatore nella storia della Major League a realizzare il “ciclo” due volte nella stessa stagione, e il primo a farlo contro la stessa squadra (Reds). Le sue quotazioni sono in netto rialzo.
Matt Carpenter (St Louis Cardinals): Leader per fuori campo nella NL con i Cubs sua vittima preferita. Ha spiccato il volo in estate diventando un vero contender con medie vicino al .340 ed una versatilità che gli permette di cambiare tre posizioni. Il suo Settembre non è però stato all’altezza con nessun Hr e mandato in strikeout troppe volte!
Lorenzo Cain (Milwaukee Brewers): Altro Brewer in lizza, acquisto di stagione ed esterno centro, quinto per media battuta nella NL ed uno dei pochi ad avere un WAR sopra a 4.5!! Fenomenale “ladro” di basi (primo con 28 su 35 tentativi); il suo .308/.398/.423, i 10 fuori campo, le 82 runs segnate e gli 11 assists come esterno centro ne fanno un giocatore universale.
Trevor Story (Colorado Rockies): Giocatore cresciuto tantissimo nel corso della stagione, è diventato un fattore determinante per la corsa di Colorado; costante e presente dall’inizio (tranne le ultime partite che infatti sono costate sanguinose sconfitte coi Dodgers). Tra i primissimi per Rbi, battute valide e fuori campo, ha segnato ben 81 Runs. Impressionanti i miglioramenti rispetto allo scorso anno.
Eugenio Suarez (Cincinnati Reds): Lo scorso anno un altro Reds (Votto) arrivò sul podio e Suarez è una delle poche note liete di Cincinnati. Il terza base sfiora il .300 di avg ed è terzo o giù di lì per Rbi e fuori campo. Soprattutto ad inizio anno ha strabiliato come cleanup per media battuta vicino al 40% ed ha proseguito con ottime stats di Runs e battute valide prima di un crollo nell’ultimo periodo probabilmente decisivo per estrometterlo dal race.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.