Che i Diamondbacks quest’anno facessero sul serio si è visto in sede di mercato, non tanto nelle acquisizioni, ma nelle non cessioni, che hanno portato (causa gli aumenti di stipendio dovuti agli arbitrati) il payroll da 93 a 131 milioni di dollari, record di franchigia.
Con lo skipper vincitore del premio “Manager dell’anno” 2017, si partiva già in buone mani, ed anche la squadra aveva poche necessità, se si esclude gli esterni, dove c’erano stati troppi infortuni e dove D.J. Martinez era transitato per pochi mesi per poi affrontare la free agency, ed il bullpen dove il vecchio Rodney non poteva essere la scelta nel ruolo di closer per il futuro.
Sono giunti pertanto Souza dai Rays e Dyson dalla free agency per aumentare le scelte sugli esterni, oltre a Boxberger e Hirano per rinforzare il bullpen. Ma l’ultimo mese di stagione regolare 2017 (stellare) è ripreso immediatamente in questo aprile, dove Arizona è subito volata in testa alla classifica, vincendo 5 dei 6 incontri contro i Dodgers, principali rivali di Division.
Ora la classifica dice 17 vinte e 7 perse, miglior record dell’intera National League, avendo vinto tutte le serie affrontate, ultima quella con i lanciatissimi Phillies, sorpresa della East Division.
Per quanto riguarda il roster, il campionato è iniziato con un esterno centro in più, quel A.J. Pollock che aveva perso quasi interamente il 2017 per infortunio. E finora è il leader offensivo, con 5 HR e 17 RBI, anche meglio del prima base e faccia della franchigia Goldschmidt, che è comunque a 4 HR e 11 RBI, sopravanzato anche dal sorprendente shortstop Ahmed, che doveva essere solo un platoon player, che invece ha già battuto 4 HR e 14 RBI!!
Anche nel ruolo di leadoff c’è una sorpresa costruita in casa: anziché Pollock, spostato in seconda o terza posizione, viste le performance offensive, sta giocando l’esterno David Peralta, che sta stupendo con .317 di average, 3 HR e 14 RBI.
E non va dimenticato che sul fronte offensivo sono in lista infortunati sia il nuovo acquisto Souza (rientro previsto per metà maggio) sia il terza base Lamb, lo scorso anno pietra angolare della produzione dei D’Backs. Nelle statistiche di squadra, Arizona è comunque in testa alla NL solo in tripli, quindi l’attacco non è così avanti rispetto alla altre…
Mentre il vero motivo di questo primo posto in classifica è il monte di lancio, dato che il reparto è il primo della National League con un 2.87 ERA totale: solo Greinke e Ray sono sopra il 3.50, e sono due lanciatori che certamente potranno riprendersi nel corso della stagione.
Corbin è già a 4 vittorie (su 5 partenze) e Boxberger a 6 salvezze (e 2 ne ha collezionate Bradley). Ed anche l’infortunio di Taijuan Walker (stagione finita per lui, operato con la Tommy John Surgery il 25 aprile) è stato sinora assorbito senza traumi, dato che Koch, promosso dal triplo A al suo posto, ha lanciato molto bene contro Padres e Phillies (12 IP 3 ER totali come partente). Senza dimenticare che Shelby Miller dovrebbe tornare disponibile intorno all’All Star Break.
La brutta partenza dei Dodgers e del suo asso Kershaw (battuto in entrambe le serie dai D’Backs) e i molti infortuni che hanno già tagliato le gambe ai Giants, lasciano ora in seconda posizione nella West Division i Colorado Rockies, che non sembrano un pericolo per la vittoria finale.
Pertanto molti analisti, e noi ci associamo umilmente, credono che Arizona possa resistere in testa per tutta la stagione e vincere la Division.