CHICAGO WHITE SOX
In piena fase di rebuilding la franchigia situata nella zona nord della Windy City si è mossa poco nella offseason mettendo a segno solo tre colpi rilevanti: il primo è Luis Avilan, lanciatore mancino di buonissimo livello, il secondo è Joakim Soria, ex closer dei Royals e il terzo è Willington Castillo, catcher discreto con la tendenza ai fuoricampo ed agli strikeout.
In prospettiva futura un lineup composto da Abreu, Davidson, Anderson, Moncada e Garcia è a dir poco spaventoso per quantità di talento ma parlando di presente è un lineup acerbo e discontinuo senza un left fielder e un designed hitter di livello.
Il comparto lanciatori guidato da uno Shields in fase calante non vede giocatori di talento che possano fare grandi cose nel presente o nell’immediato futuro anche se rimane un gruppo molto giovane e nel baseball mai dire mai. Il bullpen con i nuovi innesti ha fatto un buon passo in avanti e nonostante la partenza di Robertson e Reed nella stagione scorsa rimane un reparto discreto e abbastanza equilibrato.
Approvata in pieno la politica dei giovani del front office dei White Sox, che punta chiaramente a vincere in un periodo superiore ai 3 anni ma che anche prima con il miglioramento di un paio di giovani potrebbe già puntare ai playoffs: a mio avviso le vittorie dei White Sox potranno essere dalle 71 alle 74 facendo registrare un miglioramento rispetto al 2017.
CLEVELAND INDIANS
102 vinte nella campagna 2017 e la squadra sarà la stessa anche nel 2018, una scelta quella di non operare sul mercato comprensibile dopo che il team si è dimostrato unito e competitivo per tutta la stagione nonostante gli infortuni.
I punti forti di questa squadra rimangono una rotazione ottima con un bullpen persino migliore se possibile e un lineup molto profondo in grado di sopperire ad ogni tipo d’infortunio senza incappare in pesanti battute d’arresto ed è questa una caratteristica importante per riuscire ad affrontare una stagione lunga come quella MLB.
Inoltre posso vantare una delle migliori difese di tutta la MLB soprattutto sul diamante dove Lindor e Kipnis sono in grado non solo di chiudere su molte groundball ma anche di effettuare doppi giochi di pregevole fattura.
Per quanto riguarda il bullpen Miller è una sicurezza non solo contro mancini ma anche contro i destri ed insieme ad Allen costituisce una delle coppie più letali nei late innings degli ultimi anni.
Prevedo gli Indians vincitori della AL Central con una decina di gare sulla seconda e se riuscissero a scambiare per una superstar nel ruolo di starting pitcher d’affiancare a Kluber in vista playoffs o uno slugger di livello da mettere negli esterni li vedrei molto in alto anche in vista World Series.
DETROIT TIGERS
Dopo una decade di ottimi risultati mai però culminata con un anello i Tigers hanno appena iniziato la fase di rebuilding, una fase che si prospetta abbastanza lunga visto il mancato ricambio generazionale e più che la free agency conteranno le scelte fatte al draft e la maniera con cui verrà curato lo sviluppo dei giovani nel farm system.
Il lineup oltre a JD Martinez ha perso anche Ian Kinsler lasciando Miguel Cabrera presso che solo nel classico spot numero 3. Buona la rotazione, con lanciatori quasi tutti nelle low 90 ma con un ottimo controllo, guidata da Fulmer e Zimmerman mentre il bullpen è una totale scommessa con Greene da closer e una serie di giovani presi dal farm system che si devono ancora formare e di conseguenza specializzare in un ruolo preciso.
Nonostante la rotazione si possa considerare da playoffs lineup e soprattutto bullpen lasciano troppo a desiderare motivo per cui prevedo i Tigers vincenti in 62-65 gare nella stagione 2018.
KANSAS CITY ROYALS
Con una campagna 2017 terminata appena al di sotto del 50% con sole 80 vittorie i Royals hanno deciso di non rinnovare molti dei loro starters e in questa offseason sono dovuti correre ai ripari in free agency per tappare i buchi rimaste dopo le partenze.
Negli infielder Cutberth e Duda andranno a rimpiazzare Mustakas e Hosmer mentre negli esterni Orlando prenderà il posto di Cain. Gli unici lanciatori partenti sicuri del posto al momento sono Duffy, Hummell e Kennedy mentre nel bullpen la promozione a closer di Herrera avvenuta la stagione scorsa sarà mantenuta anche quest’anno con Maurer e Peralta come new entry nel ruolo di rilievi.
Il lineup con le partenze invernali ha perso tantissimo sia in contatto che in velocità, le due caratteristiche che hanno portato solo 2 anni fa il titolo a Kansas City.
La squadra non mi pare competitiva per un posto ai playoffs visto che il lineup è carente in quasi tutte le caratteristiche e non credo sia in gradi di produrre con consistenza i punti per poter vincere abbastanza partite da competere per la postseason.
La rotazione dei partenti appare discreta ma con un bullpen decimato rispetto a due anni fa per il settimo e l’ottavo inning non vedo lanciatori in grado di dare la consistenza che c’era in passato. Per questi motivi vedo i Royals in netto calo con sole 72-75 vittorie nel 2018.
MINNESOTA TWINS
Dopo un’ eccellente stagione nel 2017 con 85 vittorie all’attivo e l’approdo alla post season tramite Wild Card, i Twins puntano a consolidare la loro posizione all’interno dell’American League.
Per far ciò hanno mantenuto la squadra dell’anno scorso con l’aggiunta di Morrison come designed hitter, Rodney da closer e Odorizzi da terzo starter.
Acquisizioni di buon livello in piena compatibilità col salary cap che possono fare bene al presente senza danneggiare il futuro, che dipenderà molto dal numero di homerun visto l’alto numero di battitori di potenza come Morrison, Sano, Dozier e Kepler.
Per quanto riguarda la rotazione la vedo solida e migliorata anche grazie alla profondità nella depth chart in questo ruolo, stesso discorso vale per il bullpen che soprattutto negli ultimi innings dovrebbe risultare competitivo con Duke ad accoppiarsi ai mancini, Reed ai destri e Rodney come closer (sempre che ritrovi una certa continuità).
I Twins sono la squadra più difficile da prevedere in vista 2018 visto l’andamento altalenante degli ultimi 10 anni, nonostante tutto mi sento fiducioso e li vedo in leggero miglioramento con 85-88 vittorie e in piena lotta per un Wild Card nell’American League.